La secchezza intima è uno dei sintomi più frequenti in menopausa e anche i più fastidiosi. Tuttavia non è raro che venga percepito come un problema non grave oppure poco rilevante. Ecco quando, invece, è il caso di parlarne con il ginecologo.

All’inizio può essere percepito come un semplice fastidio, una sensazione di avere qualcosa là sotto che non vada. Durante la giornata si sente prurito, specie dopo essere andate in bagno, usando la carta igienica.

Noi donne siamo abituate ad associare il prurito a infezioni comuni, come la candida, e in effetti è sempre questo il primo pensiero. Basta un semplice controllo medico per evidenziare la vera causa del tuo fastidio: un’analisi delle urine ti saprà dire se c’è un’infezione oppure no.

Il prurito potrebbe infatti essere causato dalle modificazioni che il tuo corpo sta affrontando, o si prepara ad affrontare, con la menopausa e con gli squilibri ormonali.

È qualcosa di preoccupante? Assolutamente no, ma è un sintomo che non va trascurato. Il fatto che dipenda da un cambiamento normale che il corpo di ogni donna affronta con il climaterio, non deve indurre a pensare che si tratti di un fattore poco rilevante o addirittura trascurabile.

Sappi che la secchezza intima e i disagi che essa comporta, può essere alleviata o addirittura superata con la giusta terapia.

Secchezza intima: cause e sintomi

Quando i tessuti della vagina non sono ben lubrificati e sani accade che anche il più piccolo sfregamento può dar fastidio e, neiL'Atrofia Vulvo-Vaginale interessa una donna su 2 casi più gravi, persino camminare, stare sedute oppure avere un rapporto intimo con il partner diventano attività proibitive: tutta la zona si irrita, brucia, dà fastidio, si gonfia fino a dare dolore oppure si potrebbero notare perdite ematiche.

Questo “senso di secchezza” viene avvertito inizialmente con un prurito, un fastidio, che è determinato dalla carenza di muco che mantiene idratate le parti intime in ogni momento della giornata: una condizione che può essere temporanea – se la causa è un’infezione, l’igiene intima sbagliata, una sensibilità ai detergenti per il bucato usati anche per la biancheria intima – oppure peggiorare gradualmente se la causa è legata a una Atrofia Vulvo Vaginale, tipica in menopausa.

La secchezza vaginale è un disturbo frequentissimo dopo la menopausa – scrive la ginecologa Alessandra Graziottin – e ne soffre il 47% delle donne già dopo soli tre anni dall’ultimo ciclo. La percentuale continua a salire, se il problema non viene curato. Una ricerca su oltre 3000 donne inglesi parla del 63%. A 10 anni dalla menopausa, la maggioranza delle donne soffre di secchezza vaginale”.

Capita che le donne che soffrono di secchezza intima non accusino nessun altro sintomo, ma è possibile che questa sia accompagnata da:

  • Bruciore durante la minzione;
  • Perdite ematiche anomale durante il giorno e soprattutto durante e dopo i rapporti sessuali;
  • Rapporti intimi dolorosi;
  • Cattivo odore;
  • Perdite vaginali rosate;
  • Dolore, prurito o bruciore.

Se sei in menopausa, dunque, è opportuno, sin dai primi sintomi, parlarne con il tuo ginecologo che saprà consigliarti la terapia migliore.

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Le conseguenze della secchezza intima

La secchezza intima può comportare molti problemi alla donna e alla coppia e la maggior parte di essi sono dovuti a un disturbo, nella maggior parte dei casi, risolvibile e curabile con la consulenza del ginecologo.

I problemi della coppia incominciano quando i rapporti diventano fastidiosi o dolorosi e dunque coccole e carezze diventano una “fatica prima di dormire”. Il piacere diventa paura del dolore, la voglia si trasforma in rifiuto, le richieste di spiegazione in momenti imbarazzanti in cui vorresti dire di no.

Il dolore durante o dopo il rapporto con il partner, chiamato dispareunia , non è una condizione normale e tanto meno va passivamente accettata come “uno dei tanti problemi della menopausa”.

Il dolore è causato dalle abrasioni (microscopiche, ma molto dolorose) che compaiono sulla delicata mucosa dell’entrata vaginale a causa di uno sfregamento ed è proprio la secchezza, ovvero la mancanza di lubrificazione, a provocare l’attrito causa di questi “taglietti”.

Ma i dolori più intensi nei rapporti di coppia, non sono quelli fisici: è nei confronti del partner che una condizione di secchezza può diventare sgradevole e irritante. “Si sentono rifiutati sessualmente – spiega ancora Alessandra Graziottin – «Ecco, sei secca perché non mi desideri più», oppure: «Dillo che non ne vuoi più sapere di far l’amore con me!». In realtà il problema è prima di tutto fisico: senza estrogeni, la lubrificazione va via. Con la menopausa, la buona volontà non c’entra per nulla. E la lubrificazione pure”.

Menopausa e visita dal ginecologo: parla della tua secchezza

Hai compreso, dunque, che anche se la tua secchezza vaginale può sembrarti un fatto secondario oppure troppo imbarazzante da raccontare al medico, è importante affrontare l’argomento perché il solo fatto di parlarne potrebbe aprirti la via alla soluzione del problema.

“Purtroppo, il problema della secchezza vaginale è poco conosciuto, poco diagnosticato e poco trattato – scrive ancora la ginecologa Graziottin – così provoca molti problemi fisici e psicologici che potrebbero essere facilmente risolti con le giuste cure. Le “tragedie della camera da letto”, come le chiamava Lev Tolstoj, il grande scrittore russo, l’avversione ai rapporti a causa del dolore (“immagino che una donna violentata si senta così”, mi ha detto una signora), la sensazione di rifiuto, i litigi, l’aggressività, perfino la violenza che ne derivano possono causare crisi di coppia gravi fino alla separazione”.

Una delle ragioni principali del fatto che non se ne parli è che le donne non attribuiscono questo disturbo alla menopausa e al cambiamento ormonale, anzi il 64% delle donne intervistate per uno studio pensa che la secchezza sia un fastidio destinato a passare con l’età.

Ora sai che non è così e puoi affrontare con serenità il problema che, nella quasi totalità dei casi, viene risolto con la giusta prescrizione medica. Parlane al tuo ginecologo, parlane al tuo medico curante, parlane anche al tuo partner e sia la tua vita di coppia che la tua salute ne gioveranno.

 

(*) Referenze

  • Nappi RE, Climacteric 2015; 18: 233-240
  • Nappi RE and Kokot-Kierepa M. Climacteric 2012; 15:36-44
  • Nappi RE, et al. Maturitas 2013; 75:373-379

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