I dolori simil mestruali senza ciclo sono abbastanza comuni, anche durante la fase della menopausa. Scopriamo cause e possibili rimedi.

Già prima dei 40 anni circa una donna su 3 inizia a manifestare alcuni cambiamenti nel proprio ciclo mestruale, modificazioni climateriche – come si chiamano in gergo – che sono un segnale normale che il corpo si prepara a una nuova fase di vita. Dopo i 40 e fino ai 44 alcuni sintomi tipici della premenopausa si manifestano per il 41% delle donne.

I sintomi della premenopausa sono generalmente legati alla regolarità del ciclo mestruale: hai iniziato ad avere cicli irregolari, prima un po’ più corti (anche due volte in un mese), poi più lunghi, oltre i 40 giorni, ma ciò che non ti ha abbandonato sono i dolori mestruali che si sono fatti – in alcuni casi – anche più intensi.

Peggioramento dei dolori mestruali in pre menopausa: quando è normale e quando no

In alcune donne in premenopausa, il dolore si può manifestare anche al momento dell’ovulazione o di anovulazione (che segnala la presenza di ciclo mestruale ma senza rilascio di ovulo) oppure nei giorni immediatamente precedenti il ciclo. In altri casi può persistere anche dopo la fine delle mestruazioni.

Si tratta dei più classici crampi al ventre o anche di mal di testa, mal di schiena specie nella zona lombare, fino a nausee e problemi intestinali. La maggior parte delle donne è abituata a gestire questi disagi con tranquillità, ma se il dolore oppure i disturbi interferiscono pesantemente con la vita quotidiana (si parla di sindrome premestruale invalidante) è cosa buona e giusta parlarne al più presto con il ginecologo.

Il peggioramento della sindrome premestruale nella fase iniziale del climaterio è uno dei sintomi meno noti della premenopausa. Si parla spesso di vampate o insonnia ma quasi mai dei dolori che possono presentarsi anche più acuti del solito, prima e dopo il ciclo mestruale.

Una fase dolorosa può presentarsi, a volte, anche senza mestruazione vera e propria perché la produzione ovarica va esaurendosi. Al posto della mestruazione oppure in concomitanza con l’ovulazione – dunque 14 giorni circa dopo l’inizio del ciclo – possono presentarsi macchie scure (spotting) oppure vere e proprie perdite ematiche.

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Dismenorrea in premenopausa

La dismenorrea o mestruazione dolorosa è un problema che ha un andamento, nella vita di una donna, che cambia nel tempo. L'Atrofia Vulvo-Vaginale interessa una donna su 2Nelle giovani donne, ai primi anni di ciclo, le mestruazioni dolorose sono molto frequenti e si stima che siano tra le più importanti cause di assenza da scuola o dal lavoro.

Solitamente dopo i 30 anni o ancor di più dopo la prima gravidanza, i dolori tendono a scemare fino –  in alcuni casi – a scomparire del tutto. È durante la premenopausa che possono ritornare all’improvviso.

Quando si tratta di dismenorrea primaria, i dolori non hanno cause patologiche: sono veri e propri crampi muscolari provocati da un’eccessiva produzione di prostaglandine, una specie di ormone, che determina contrazioni dell’utero, lo stesso che interviene nella fase prodromica del travaglio.

Tuttavia, al presentarsi di dolori di tipo mestruale in menopausa o in premenopausa è bene parlarne con uno specialista perché potrebbe trattarsi anche di una sorta di dismenorrea secondaria ovvero generata da una condizione non fisiologica ma patologica. Possono dare manifestazioni dolorose di questo genere, infatti, l’endometriosi le cisti o i fibromi a carico dell’apparato urogenitale, infiammazioni di vario genere tra cui anche quelle conseguenza dell’AVV (Atrofia Vulvo Vaginale).

Anche altre patologie, come appendicite, coliche o cistiti, possono causare dolori talmente simili a quelli mestruali da essere confusi.

Ecco perché per stabilire con certezza le cause del dolore, il ginecologo avrà bisogno di effettuare una serie di esami clinici di routine tra i quali (probabili) un’analisi delle urine, una ecografia transvaginale e/o un tampone.

 Dolori di tipo mestruale in menopausa

Dopo 12 mesi di assenza totale di mestruazioni si può considerare terminata la fase premenopausale e iniziata quella della menopausa vera e propria. In questo momento, non ricorrendo un ciclo, non si dovrebbero verificare episodi dolorosi simili a quelli mestruali.

In ogni caso potrebbe accadere che la menopausa porti con sé disturbi genitali che ricordano i fastidi del ciclo: sempre a causa dei cambiamenti ormonali la struttura stessa dell’intero apparato riproduttivo cambia e possono intervenire alcuni fattori che facilitano prurito intimo, aumento della frequenza di minzione, infezioni come cistiti e vaginiti.

Proprio questi disturbi hanno come conseguenza possibile dolori al basso ventre, mal di testa, mal di schiena, dolori alle gambe e dispareunia, ovvero dolori durante e dopo i rapporti intimi.

Anche il rilassamento perineale (o addirittura un vero e proprio prolasso) e il restringimento dell’utero possono causare crampi e dolori simili a quelli mestruali.

Inutile ricordare che in qualsiasi caso di dolore genitale in menopausa, che rappresenta comunque un campanello d’allarme per il tuo corpo, va consultato uno specialista.

 

(*) Referenze

  • Nappi RE, Climacteric 2015; 18: 233-240
  • Nappi RE and Kokot-Kierepa M. Climacteric 2012; 15:36-44
  • Nappi RE, et al. Maturitas 2013; 75:373-379

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