Torna anche quest’anno l’evento organizzato da Susan G. Komen Italia che da 19 anni raccoglie attorno a una gara podistica amatoriale tantissime donne e sostenitori che testimoniano impegno e attività per la lotta ai tumori del seno. L’appuntamento di Roma è il più grande al mondo, in termini di partecipazione e ilmiopiccolosegreto ci sarà.

Ci sono molte donne che devono affrontare momenti difficili, nella vita. Alcune di queste lottano tutti i giorni per mantenere una vita il più possibile normale, anche quando la diagnosi che identifica il loro malessere è di tumore al seno.

È proprio pensando a tutte queste coraggiose guerriere che Susan G. Komen Italia, un’organizzazione basata sul volontariato, in prima linea nella lotta ai tumori del seno a livello internazionale, organizza iniziative ed eventi volti a raccogliere fondi, stimolare la cultura della prevenzione, migliorare le cure e supportare le donne che hanno subito un’operazione.

Race for the Cure è una delle iniziative più riuscite che ogni anno, solo nell’edizione capitolina, raccoglie oltre 65 mila persone attorno a una gara podistica non competitiva finalizzata alla raccolta di fondi per la ricerca, il sostegno e la vita di progetti di altre associazioni italiane per la lotta ai tumori alla mammella.

Quando la terapia rende necessaria la menopausa indotta

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Una delle conseguenze delle terapie che si seguono dopo una diagnosi di tumore al seno e che si rendono necessarie per poter iniziare delle cure efficaci, è la brusca interruzione dell’attività ovarica (ablazione ovarica) che ha come risultato pratico una induzione della menopausa.

Purtroppo la menopausa indotta  da cure chemioterapiche  può portare alla comparsa di sintomi anche più severi rispetto a quella naturale (anche perchè brusca ed improvvisa): vampate di calore, insonnia, irritabilità – nella prima fase – e poi soprattutto secchezza vaginale e atrofia vulvare sono tra i fastidi più imbarazzanti, che le donne hanno difficoltà a riferire non solo al proprio partner ma anche al proprio medico o specialista.

In particolare l’Atrofia Vulvo Vaginale (AVV), interessa fino a circa il 50% delle donne in post-menopausa. Tale condizione si verifica in conseguenza sia della menopausa naturale, che della menopausa indotta.L'Atrofia Vulvo-Vaginale interessa una donna su 2

Proprio su queste donne con una storia tumorale, che sempre più spesso sono giovani donne, i sintomi dell’Atrofia Vulvo Vaginale sono maggiormente fastidiosi ed hanno un peso importante sulla qualità della quotidianità e sulla vita intima con sintomi quali secchezza o dolore durante i rapporti sessuali. Non si deve tra l’altro dimenticare che queste problematiche, legate alla menopausa, persistono anche dopo la fine del trattamento quando la donna dovrebbe iniziare un nuovo “percorso di benessere”.

In Italia sono 692.955 le donne che hanno avuto una diagnosi di carcinoma mammario e circa 50 mila i nuovi casi che vengono diagnosticati ogni anno. L’incidenza dell’AVV moderata-severa nelle pazienti oncologiche ha una prevalenza anche superiore a quelle riportata nelle donne in menopausa naturale: a causa dell’AVV il 60-80% riportano disturbi della funzione sessuale. Al momento, tuttavia, restano ancora non disponibili a carico del SSN alcune opzioni di trattamento  efficaci e prive di controindicazioni per le pazienti oncologiche.

Dal punto di vista dell’assistenza sanitaria, infatti, non tutte le terapie che si rivolgono alle pazienti oncologiche con AVV sono rimborsate. E’ necessario anche tener presente che alcuni trattamenti per l’AVV sono controindicati per le pazienti oncologiche.

Intimità di coppia in menopausa: se ne parla a Roma il 19 maggio 2018

Un doveroso approfondimento e una informazione puntuale in merito all’AVV in menopausa (soprattutto quando è indotta), sarà oggetto dell’incontro pubblico all’interno dell’area conferenze del villaggio della Race for the Cure a Roma.

Si parlerà di AVV nelle donne con storia di tumore al seno e d’impatto sulla loro qualità di vita nel corso dell’incontro “Femminilità e intimità di coppia in menopausa, il ruolo dell’atrofia vulvo vaginale” sabato 19 Maggio dalle 11.30 alle 12.30 nel Villaggio Race al Circo Massimo con la Prof.ssa Roberta Rossi sociologa Psicoterapeuta Sessuologa, Presidente FISS – Federazione italiana di sessuologia scientifica e la Prof.ssa Paola Villa Medico chirurgo con specializzazione in ginecologia ed ostetricia, Responsabile centro menopausa del Policlinico Universitario Agostino Gemelli.. L’incontro è organizzato da Shionogi con la collaborazione di Susan G. Komen Italia.

Invito Race for the Cure 2018

(*) Referenze

  • Nappi RE, Climacteric 2015; 18: 233-240
  • Nappi RE and Kokot-Kierepa M. Climacteric 2012; 15:36-44
  • Nappi RE, et al. Maturitas 2013; 75:373-379

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