Una delle questioni più scottanti che riguarda le donne in menopausa è quella legata al cosiddetto “calo del desiderio”. Questo intoppo nella vita di coppia può generare malumori, malintesi o addirittura sfociare in una vera e propria crisi. Ma davvero il desiderio è legato alla menopausa?
Con i primi caldi e l’arrivo impetuoso della primavera si risvegliano i sensi degli uomini e degli animali. Un cambiamento primordiale, che viene alla luce come un rinnovamento ogni anno. Così aumenta l’esposizione al sole e alla luce naturale, anche perché le giornate si allungano sensibilmente, un particolare non di poco conto, se si considera che proprio i raggi solari e la loro azione attraverso la pelle è funzionale a stimolare la produzione di serotonina, endorfine e dopamina.
Dunque le condizioni ci sono tutte per superare la letargia invernale, che ci tiene preferibilmente chiuse in casa e che assopisce persino le idee di contatto fisico ravvicinato. Ma non è l’inverno il responsabile del temuto calo del desiderio: sono gli stimoli biologici ai quali il cervello risponde solitamente con uno stimolo sessuale che viaggiano più lenti del solito.
E se c’è qualcosa di funzionale c’è anche il modo di far riprendere l’allenamento ai nostri neuroni per comunicare correttamente ed efficacemente la libido e la voglia di stare insieme. Vediamo come.
Chi pensa bene, vive meglio. Anche l’intimità in menopausa
Oramai non sei più una ragazzina e sai perfettamente che la tua “testa”, ovvero il tuo atteggiamento mentale, la tua motivazione, la tua positività e propositività, possono cambiare letteralmente le sorti di una vicenda.
Così è anche per il rapporto di coppia e per il desiderio sessuale che è – tout cours – una questione soprattutto psicologica. Basti pensare che, a livello mentale, il centro del desiderio è l’assenza: tanto più qualcosa “manca” quanto più siamo a desiderarla.
Dunque l’atteggiamento nei confronti del partner è fondamentale e aiuta (può aiutare) a superare senza stress e traumi i momenti nei quali, per via degli ormoni, non siamo più pronte a rispondere come una volta. Se questi momenti normali nei quali la sessualità all’interno della coppia subisce una battuta d’arresto o un sensibile rallentamento, vengono vissuti senza drammi e in maniera aperta e sincera, confrontandosi su quali siano le ragioni di ciò, sarà ugualmente semplice superare il momento critico.
Accusare il partner o – peggio – sentirsi accusate dal partner di non “avere più voglia” è qualcosa che non rema a favore della risoluzione della questione e getta soltanto benzina sul fuoco.
L’attrazione intima è fatta di tante sfumature differenti
Quando il nostro corpo è generalmente in salute e riusciamo a mantenere un’attività fisica leggera ma costante, facciamo in modo che sia più pronto a rispondere agli stimoli esterni, compresi quelli amorosi.
Già, perché ci sono differenti tipi di stimolo che possono arrivare all’attenzione del nostro cervello e che possono permetterci di provare eccitazione, coinvolgimento, calore. Lo dice bene la ginecologa Alessandra Graziottin sul suo blog, si possono distinguere tipi differenti di atteggiamento intimo che sono generati da altrettante occasioni:
- “possiamo distinguere il sesso amoroso, che nasce dal bisogno/desiderio di amore e di intimità emotiva. Tipico dell’amore romantico, se la coppia è innamorata fa sognare più di ogni altro. E, se corrisposto, può far raggiungere vette di felicità assoluta, soprattutto nelle donne;
- il sesso ricreativo o sperimentale, che nasce dal desiderio di gioco, di novità, di trasgressione, di divertimento, di complicità: tipico dei giovani maschi, è oggi sperimentato con gusto da ambo i sessi, e a tutte le età, con la complicità di una crescente disinvoltura sessuale, di maggiore disinibizione, di minori regole morali, di prostituzione facilmente fruibile, e di Internet; […]
- il sesso riparativo, o consolatorio, in cui il bisogno sessuale nasce da motivazioni non sessuali (ansia, tristezza, sentimento di solitudine, abitudine, noia): quante donne accettano un rapporto senza gioia per tutte queste ragioni?
- il sesso strumentale, finalizzato a ottenere dei vantaggi diretti o indiretti, economici, professionali, relazionali”.
Cosa fa crescere il desiderio, allora? Sicuramente la consapevolezza di ciò che lo origina, della spinta che dà luogo all’incontro.
Il desiderio in menopausa nasce anche in un corpo sano
Fino a qualche anno fa “salute sessuale” era un’espressione che si utilizzava quasi esclusivamente parlando di mondo maschile laddove la correlazione fra circolazione sanguigna, al colesterolo alto, ipertensione, con la parte meccanica della sessualità è evidente e ampiamente documentata.
Oggi la scienza medica ha chiarito anche l’importanza di quanto un corpo sano nelle donne possa essere un presupposto importante per mantenere un’attività intima spontanea e desiderata. Anche nel nostro caso tutto ciò che non permette un’attività cardiocircolatoria ottimale, compresi fumo, sovrappeso, sedentarietà, potrebbe essere la ragione scatenante o che rende più severo il calo del desiderio in menopausa.
L’afflusso sanguigno alle aree genitali è infatti fondamentale per garantire una buona attività intima: anche nell’apparato genitale femminile esistono infatti dei corpi cavernosi (così come nell’uomo) che si congesitionano con il flusso sanguigno che aumenta: queste aree – fondamentali per l’eccitazione – si trovano soprattutto nell’area del clitoride e della vulva.
È grazie al turgore che la vasodilatazione provoca in queste aree che il corpo dà l’avvio alla lubrificazione, da un lato, e alla piacevole sensazione di eccitamento che rende appagante il rapporto intimo.
Lo stimolo che porta maggior afflusso di sangue ai genitali nasce, naturalmente, da un desiderio psicologico, mentale che è fattore scatenante e primario di ogni attività intima. Tuttavia in mancanza di risposta adeguata e di supporto da parte del sistema cardiocircolatorio non può esserci soddisfazione finale.
Questo è tanto più vero in menopausa quando i noti problemi di secchezza vaginale possono compromettere la normale attività intima, dando luogo anche a dispareunia (dolore durante il rapporto). In questi casi un dialogo schietto e sincero con il tuo ginecologo potrà aiutarti a comprendere le ragioni del problema: se si tratta di un evento contingente (magari dovuto a stress e stanchezza) oppure se si tratta delle avvisaglie dell’Atrofia Vulvo Vaginale, una condizione patologica che interessa la metà delle donne in menopausa e può essere efficacemente affrontata con l’aiuto di uno specialista.
Perché lo stress è nemico del desiderio
La stanchezza oppure la tensione che ognuno di noi tutti i giorni si trova a vivere per questioni di lavoro oppure per ragioni legate alle attività quotidiane, possono incidere in modo negativo sul desiderio intimo. La conferma arriva dalla sessuologa Chiara Simonelli, Presidente della società italiana di Sessuologia che, in una recente intervista ha dichiarato: “Certamente l’ansia non aiuta la sessualità: l’incontro con un’altra persona e il lasciarsi andare al piacere proprio e altrui prevedono che tanto l’uomo che la donna siano capaci di staccare l’attenzione rispetto al mondo esterno, immergendosi nell’esperienza che si sta vivendo”.
Quando questo non accade perché la vita quotidiana incombe su quella personale e profonda troppo pesantemente, ecco venir fuori ciò che in modo generico chiamiamo stress.
Le reazioni del nostro corpo sono governate dal cervello e in particolare da un sistema neurovegetativo che ne coordina le funzioni. Questo sistema ha due correnti contrapposte: da un lato quella del nervo vago, portatore di “pace”: sonno, sano appetito, relax, pressione sanguigna bassa, frequenza cardiaca regolare, riposo mentale; dall’altra quella del nervo simpatico che, contrariamente al suo nome, è invece portatore d’ira, di tensione muscolare, di vasocostrizione, di aumento di pressione, di battiti accelerati.
In realtà la funzione importantissima del nervo simpatico è quella di “salvarci” in situazioni di pericolo, aumentando le capacità di reazione al pericolo, tuttavia quando siamo sotto stress questo nervo viene stimolato contrastando il riposo e con esso la capacità di rilassarsi e dunque una buona sessualità.
“L’ansia e gli attacchi di panico sono davvero molto diffusi attualmente”, continua la dottoressa che conferma quanto sia importante all’interno della coppia continuare ad avere una vita intima attiva. Uno dei motivi è l’armonia tra i partner: “Perché, non scordiamocelo, il rapporto sessuale è anche un veicolo della riconferma di essere amati dall’altra persona”.
Come aumentare il desiderio in menopausa?
È vero che ogni situazione è a sé stante, ma è vero allo stesso tempo che i meccanismi che governano la mente delle persone sono più o meno i medesimi.
Bisogna avere il coraggio di ri-mettersi in discussione, senza fossilizzarsi su posizioni prese e date per assodate e in particolare:
- La menopausa non è la fine della vita intima, se ci sono dei problemi funzionali (bruciori, pruriti, dolore ai rapporti, Atrofia Vulvo Vaginale), bisogna parlarne innanzitutto con il proprio partner e poi con il ginecologo perché esistono dei percorsi per curare ogni disturbo.
- Se ti senti stanca e stressata hai il diritto, ma soprattutto il dovere, di riposare e di recuperare la tua vitalità: prenditi una pausa, programma una vacanza con o senza il partner, prenota una giornata in una Spa, insomma fai ciò che più ti piace fare e che più ti allontana dai nervosismi e dai pensieri di tutti i giorni.
- Se non ti piaci più e pensi di non piacere più neppure a lui, di riflesso, perché con la menopausa è arrivato qualche chilo di troppo, iscriviti in palestra, segui un corso di pilates, di yoga, oppure unisciti a un gruppo di walking. Oltre ciò esci a fare shopping e compra qualcosa che ti piaccia davvero facendoti consigliare dal tuo partner.
- Segui una dieta completa e leggera che non ti appesantisca, ti aiuti a sentirti sazia ma senza eccedere in calorie. Se il tuo sovrappeso è più importante fatti consigliare da un dietologo.
- Fai qualcosa di nuovo con il tuo compagno di vita: un corso, un torneo di burraco, un’esperienza speciale (in barca, in montagna, in moto, etc). Non importa cosa sia, vi servirà per ritrovare la complicità di coppia.
- Quando ne hai voglia, concediti e sii tu a chiedere a lui, anche se la situazione o il momento non sembrano “perfetti”: servirà a fargli capire che lo desideri ancora e che il brutto momento sta passando. Non sai quanto grande sarà il beneficio per la coppia!
- Ridi e sorridi insieme a lui, perché l’ironia è uno degli ingredienti che cementa di più i rapporti interpersonali, compresi i rapporti d’amore. Se lui si diverte con te sarà felice di starti accanto.
(*) Referenze
- Nappi RE, Climacteric 2015; 18: 233-240
- Nappi RE and Kokot-Kierepa M. Climacteric 2012; 15:36-44
- Nappi RE, et al. Maturitas 2013; 75:373-379