Una sensazione fastidiosa che moltissime donne sperimentano dopo l’arrivo della menopausa, la secchezza vaginale può anche rendere difficile l’amore. Vediamo insieme come attenuare il disturbo e una strada per superarlo.

La secchezza vaginale è subdola, segreta e terribilmente noiosa. E, sì, arriva in menopausa, nel momento nel quale già sei nervosa di tuo. La secchezza vaginale è antipatica perché è un disturbo continuo, imbarazzante e che non puoi raccontare a tutti. Vorresti avere un cartello che dice “lasciatemi in pace, mi prude il mondo” ma non puoi.

Non lo dici a nessuno perché pensi che passerà da sola, non lo racconti al tuo partner perché figuriamoci… magari lo dici a un’amica, ma la cosa più sensata da fare sarebbe un’altra. Quale?

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Secchezza vaginale in menopausa: cosa accade ai fluidi genitali?

Il motivo è piuttosto semplice e anche noto: in menopausa cambiano gli equilibri ormonali e con essi anche l’ecosistema intimo che da essi direttamente dipende. In particolare, cambia la capacità che le pareti della vagina hanno di “autoidratarsi” attraverso un sistema complesso di produzione di fluidi che, contrariamente a quanto si può pensare, non dipendono dalla funzione di ghiandole.intimità e menopausa

La naturale idratazione vulvare infatti, quella che vediamo dalla produzione gelatinosa e trasparente, è data da un mix di secrezioni provenienti da diverse zone dell’apparato genitale: per la maggior parte si tratta di “trasudato vaginale” che si crea “per il lento deflusso del sangue attraverso i capillari che irrorano l’epitelio vaginale”*, ma ci sono anche secreti cervicali e cellule epiteliali. “In condizioni di riposo […] le pareti della vagina anteriore e posteriore sono collabite, a contatto l’una con l’altra, e separate da un sottilissimo film di liquido vaginale umidificante”*.

Con l’eccitazione, come ben sappiamo, questo secreto aumenta per garantire un rapporto intimo agevole e senza traumi meccanici: “Durante l’eccitazione sessuale, il flusso ematico all’epitelio vaginale aumenta rapidamente […]. Questo determina l’incremento della quota di trasudato presente tra le cellule  dell’epitelio vaginale […]riversandosi così nel lume vaginale”.

Quando arriva la menopausa questo ecosistema cambia. Cambia la quantità di trasudato e cambia con esso la capacità di idratazione, sia in condizioni normali, sia quando ci sono i requisiti per un incontro passionale. E la correlazione fra livelli ormonali e capacità di produrre fluidi genitali è documentata da esperimenti scientifici: “L’effetto diretto degli ormoni sessuali sulla lubrificazione ha mostrato che la privazione di estrogeni, in modelli animali, riduce la quantità di trasudato vaginale”*

*I virgolettati sono citazioni da: Alessandra Graziottin, Valentina Rovei, Gianfranco Scarselli, Fisiologia della lubrificazione vaginale, in Fisiologia del comportamento sessuale, 2007 pag. 117 e sgg.

“…E niente, sono asciutta”

Oltre l’imbarazzo che la sensazione di secchezza in sé provoca (perché dà prurito e una sensazione sgradevole), c’è anche la questione sesso da risolvere. Perché farlo diventa difficile, a volte impossibile, ma non solo.

In Italia i casi di “gray divorce” ovvero i casi di coppie che si separano dopo i 55 anni aumentano. Secondo l’Istat, nel nostro Paese sono il 12% del totale dei casi di crisi coniugale istituzionalizzata da un ricorso all’avvocato, ma oltreoceano sono il 25%. Il motivo? Nel 60% dei casi lui cerca una nuova compagna, spesso più giovane e una rottura su tre è generata da problemi che nascono in camera da letto.

Dopo la menopausa molte donne non riescono a gestire normalmente la propria intimità perché la secchezza vaginale diventa un problema scatenante di altri problemi: l’eccitazione non si trasforma in lubrificazione, lui pensa che tu non voglia o che non ti interessi l’argomento, ci si prova lo stesso ma poi lo sfregamento meccanico provoca lesioni e abrasioni che generano infiammazioni, alle quali spesso fanno seguito infezioni e dolore… Ma tu continui a non dire niente, nonostante tutto. Pensi che siano problemi (intimi) tuoi.

Risultato? Un rapporto lesionato, il desiderio che scende, il dispiacere, l’apprensione, il senso di sconfitta che emergono e un sacco di brutti pensieri per la testa.

L’unica soluzione alla secchezza è a portata di mano

Trova un esperto

Se ti sei ritrovata in queste parole sappi che puoi fare molto per tornare a vivere una vita quotidiana e – soprattutto – una vita intima normale, appagante, soddisfacente. Innanzitutto devi parlarne con il tuo medico oppure (meglio) con un ginecologo esperto in menopausa che possa scegliere insieme a te, valutando con cura il tuo caso specifico, il percorso più adatto.

Questa non è un’opzione. È l’unico modo di venir fuori dal circolo vizioso scatenato dalla secchezza vaginale, che spesso nasconde le prime avvisaglie di Atrofia Vulvo Vaginale.

Un bravo ginecologo ti spiegherà quali sono i motivi che causano questa secchezza, quali possono essere le conseguenze e l’evoluzione del problema e come risolvere i problemi che preoccupano la coppia.

Se sei in difficoltà con il tuo medico abituale, perché hai vergogna a parlare di questi problemi, abbiamo realizzato per te una lista di specialisti esperti in problemi correlati alla menopausa: dalla nostra pagina puoi cercare quello più vicino alla tua zona. Puoi contattarlo liberamente e scegliere di prendere un appuntamento per parlare del tuo problema.

Una sola telefonata servirà a farti stare meglio e a far tornare sorrisi e il brio nella tua relazione sentimentale.

(*) Referenze

  • Nappi RE, Climacteric 2015; 18: 233-240
  • Nappi RE and Kokot-Kierepa M. Climacteric 2012; 15:36-44
  • Nappi RE, et al. Maturitas 2013; 75:373-379

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