Dopo i “clamori” dei disturbi della premenopausa, il corpo ritrova un equilibrio. Il cielo torna sereno ed è il momento di dedicarti alle cose che ami di più, anche – e soprattutto – con il partner.
Sì, c’è una fine ai tuoi disturbi più antipatici: le vampate, l’insonnia, l’irritabilità, non sono “per sempre”. Quando il tuo corpo e la tua mente (soprattutto) decidono che è ora di fare pace con gli ormoni e si ambientano nella nuova vita, arriva il momento di riprendere in mano le redini della tua quotidianità.
Quel momento è quasi come una rinascita e tutto riprende a scorrere. Anche la vita intima può tornare a regalare a te e al tuo partner emozioni e gioia. Ed è così soprattutto per te che sai che non devi mai smettere di prenderti cura di te e della tua intimità.
La salute intima nella postmenopausa: cosa fare (prima)
L’intimità va curata per tutto il corso della vita, sia durante la vita fertile che dopo, e il primo strumento che ti consente di tenere sotto controllo i cambiamenti ai quali il tuo corpo va fisiologicamente incontro è fare visite ginecologiche con regolarità.
Il tuo specialista di fiducia, oltre ad avere il compito di effettuare controlli medici e diagnostici, deve informarti con chiarezza sulle fasi che ti attendono e sulla tua situazione contestuale.
D’altro canto, una corretta informazione è il primo passo verso la soluzione di qualunque disagio possa sopraggiungere durante le diverse fasi della transizione dalla vita fertile alla postmenopausa.
Se ritieni che le informazioni che il tuo ginecologo ti ha dato fino a oggi non siano sufficienti per te, puoi chiedere spiegazioni senza vergogna (è un tuo diritto!) oppure puoi domandare un secondo parere ad un altro ginecologo, magari scegliendolo tra quelli specializzati sulla menopausa.
Postmenopausa e intimità: i disagi per la coppia e come superarli
Terminata la fase più movimentata della menopausa tutti i disagi che hai avvertito in questi anni dovrebbero scemare gradualmente. Ma c’è uno di questi disturbi che non cessa, se non curato.
Parliamo dell’Atrofia Vulvo Vaginale, unacondizione cronica e progressiva che interessa il 50% circa delle donne in post-menopausa e che può iniziare a manifestarsi sin dalla perimenopausa con pruriti, secchezza, dolore ai rapporti, perdite.
Diagnosticare l’Atrofia Vaginale non è complesso per uno specialista, ma occorre che la donna sia consapevole dei sintomi. Accade molto spesso, infatti, che un prurito ricorrente venga scambiato per una infezione e dunque curato con rimedi casalinghi oppure trascurato. La stessa cosa vale per il bruciore oppure per le piccole perdite ematiche che possono verificarsi.
Questi segnali non vanno sottovalutati e se c’è qualche dubbio è bene rivolgersi al ginecologo e parlare con franchezza di ciò che accade.
Anche il dolore coitale (dispareunia) è un chiaro segnale che c’è qualcosa che non va. In questo caso le donne in post-menopausa sono più restie a chiedere consiglio al medico: spesso per vergogna o imbarazzo, dopo una certa età, si tende a tacere sull’argomento sesso.
E invece non bisogna farlo, perché desiderare di avere un’intimità con il tuo compagno è normalissimo ed è, anzi, un chiaro indice di salute della coppia e personale.
Pertanto l’unica cosa da fare per superare questi disagi è rivolgersi a un ginecologo.
Evitare la sessualità per dolore o vergogna, non farà migliorare certamente i sintomi dell’Atrofia Vaginale.
E poi torna il sereno, anche nella coppia
I figli sono grandi, il lavoro è ormai stabile: tu e il tuo partner potete tornare a decidere insieme senza troppi “doveri”, con creatività, fantasia, e magari ponendovi nuovi obiettivi stimolanti.
La psicologa Rita Verardi, all’indomani di un convegno dedicato proprio alla vita di coppia dopo i 50 anni ha sottolineato che con l’età migliora l’intimità con se stessi, la leggerezza, la capacità di accorgersi di ciò che cambia, la capacità di accettarsi con i propri difetti, la capacità di agire con ironia e giocosità. In coppia, poi, bisogna imparare ad “apprezzare i traguardi, i progressi raggiunti, i lati belli del partner, recuperare rituali (baci, abbracci, bigliettini, coccole, cucinare insieme, mangiare a lume di candela, scambiarsi messaggi) sono alcuni esempi di quali ingredienti possono muovere la coppia verso il nuovo cammino insieme. Ogni coppia ha il diritto, dopo aver fatto nella vita il necessario, di dedicare più tempo a sé come al partner, per continuare a dirigersi fianco a fianco verso nuovi obiettivi comuni”.
L’intimità con il partner e il fatto di mantenere una prossimità fisica, non solo mentale, fanno dunque bene al rapporto di coppia aiutando a superare i momenti più difficili.
(*) Referenze
- Nappi RE, Climacteric 2015; 18: 233-240
- Nappi RE and Kokot-Kierepa M. Climacteric 2012; 15:36-44
- Nappi RE, et al. Maturitas 2013; 75:373-379