La menopausa certamente non è la causa del russare ma spesso si incomincia a produrre rumori notturni proprio in questo periodo della vita. Ecco un quadro della situazione e come provare a risolvere questo fastidio.
Abbiamo raccontato già i motivi per i quali la menopausa potrebbe interferire con la vita di coppia: sbalzi d’umore e irritabilità, rapporti intimi dolorosi, problemi di incontinenza e pavimento pelvico lasso, insonnia.
Tanti motivi per cui può capitare che il partner si trovi a vivere di riflesso alcuni fastidi del periodo, tanto che alcuni medici e specialisti parlano di couplepause (menopausa di coppia).
Ci sono però anche altri disagi che il partner può avvertire e che possono manifestarsi con più frequenza dopo una cert’età. Ad esempio se si inizia a russare.
Non ci riferiamo ad uno sporadico episodio magari dovuto ad un raffreddore (e alla conseguente difficoltà di respirare bene in posizione supina) ma alla roncopatia vera e propria (cioè il russare con costanza).
In questo articolo parleremo di:
Russare “patologico”: cos’è la roncopatia
La roncopatia è considerata un disturbo prettamente maschile ma può interessare anche le donne in età matura. È causata da un problema che interessa le alte vie aeree (quelle dietro la gola) che restringendosi, per diversi motivi (fisiologici), ostacolano il passaggio dell’aria facendo vibrare i tessuti. La conseguenza, spesso spiacevolissima, è la produzione dei tipici suoni notturni.
La roncopatia può realmente risultare insopportabile per il partner e, a lungo andare, causare una sensazione di stanchezza cronica, sia in chi russa, sia in chi ne subisce le conseguenze e spesso è costretto a frequenti risvegli.
Perché in menopausa si può iniziare a russare
Sgombriamo il campo da qualunque equivoco: non è la menopausa la causa del russare e, in ogni caso, non parliamo di una malattia per cui non c’è molto da temere, se non la mancanza di sonno ristoratore. La ridotta produzione di ormoni (in particolare di estrogeni) negli anni che precedono l’ultima mestruazione non ha nulla a che vedere con questo disturbo. O almeno fino ad oggi non è stata dimostrata alcuna correlazione tra menopausa e roncopatia.
Il sensibile calo nella produzione di ormoni però, potrebbe essere legato ai disturbi del sonno: gli squilibri ormonali, infatti, hanno effetti sul meccanismo sonno/veglia e possono determinare risvegli frequenti, difficoltà a riaddormentarsi o persino insonnia. È chiaro che questo scenario, unito ai risvegli frequenti che il russare o le apnee notturne (un fenomeno spesso connesso con la roncopatia) provocano, può determinare una seria difficoltà di riposare e gestire le attività quotidiane.
Se russa la donna: le cause
Per alcune donne la menopausa può essere un periodo denso di cambiamenti fisici e psicologici e per questo impegnativo da gestire. Così quando il partner ti “rimprovera” una notte rumorosa durante la quale hai russato, rispondi imputando le cause alla stanchezza eccessiva, come se la roncopatia fosse la conseguenza di un sonno particolarmente profondo.
Ma non è così e lo abbiamo visto spiegando che questo disturbo è determinato da un problema delle vie aeree (dietro il quale possono esserci diverse cause). E, inoltre, quando si russa a soffrire è prima di tutto la qualità del sonno. La roncopatia, infatti, determina un sonno più leggero.
Vediamo le principali cause della roncopatia.
Perché hai incominciato a russare proprio in menopausa?
- Sovrappeso: in menopausa la tendenza a mettere su qualche chilo si fa più accentuata. È più facile accumulare grasso specialmente nel girovita e diventa difficile perderlo. Dunque i chili di troppo possono davvero portarti a difficoltà respiratorie durante la notte che culminano con la tendenza a russare.
- Fumo di sigaretta: fumare, oltre a essere una pessima abitudine da abbandonare al più presto, irrita le prime vie aeree, proprio quelle coinvolte nell’atto del russare. Dunque chi fuma statisticamente russa di più rispetto a chi non ha questo vizio.
- L’età conta: con il passare degli anni le strutture delle prime vie aeree si restringono ed il passaggio dell’aria si fa più difficoltoso. Ecco perché potresti iniziare a russare proprio in menopausa.
- Una cena troppo abbondanteprima di andare a dormire potrebbe causare una notte particolarmente rumorosa. Oltretutto mangiare molto la sera, ora che sei in menopausa, è una pessima abitudine: rende più difficile la digestione e faticosa la notte. Preferisci una cena “light” concentrandoti di più, magari, su una buona colazione per incominciare bene la giornata.
Russi frequentemente? Ecco i rischi più comuni
Le apnee ostruttive del sonno (OSA) rappresentano il rischio più importante della roncopatia. Si verificano quando all’atto del russare seguono delle interruzioni del respiro che possono durare anche diversi secondi. Queste occlusioni, oltre ai frequenti risvegli e al sonno che viene continuamente interrotto, le apnee possono causare affaticamento cardiovascolare e polmonare, oltre a sofferenza cerebrale.
Bisogna specificare, però: se russi hai solo un disturbo, le apnee notturne sono invece una vera e propria patologia (“sommersa” perché molte persone ne soffrono senza saperlo). In Italia si calcola che soffrano di apnee ostruttive del sonno un uomo su 2 e una donna su 4 (fonte dati Ansa).
Ma mentre negli uomini il fenomeno può associarsi alla roncopatia nel lungo periodo (10 o 20 anni dopo le roncopatie), nelle donne che dopo la menopausa iniziano a russare le apnee notturne si possono manifestare molto rapidamente (fonte: Luigi Ferini Strambi, direttore del Centro Medicina per il sonno dell’ospedale San Raffaele di Milano).
Cosa si può fare per smettere di russare e quando è necessario rivolgersi al medico
Alcune attenzioni non devono mai mancare:
- Evitare il sovrappeso
- Evitare il fumo
- Evitare pasti abbondanti specialmente di sera
- Evitare il consumo di alcol
- Dormire su un fianco anziché supini
Sono tutti accorgimenti validi ma che possono non essere sufficienti per smettere di russare o quanto meno per tenere sotto controllo il disturbo. Quando la roncopatia diventa un vero e proprio problema (sia per se stessi che per la persona con cui si divide il letto) è necessario rivolgersi ad uno specialista.
Se temi di aver iniziato a russare puoi parlarne con il medico che saprà indirizzarti, se lo riterrà opportuno, verso un centro specifico per i disturbi del sonno. Potrebbe essere utile sottoporti all’esame del sonno (si chiama polisonnografia) per registrarne l’andamento ed indagare eventuali apnee associate al russamento.