In questa fase della vita di una donna le infezioni intime possono essere ricorrenti a causa delle variazioni ormonali che alterano il pH vaginale e ne riducono la capacità di proteggerti da germi e batteri. Ecco quali sono le infezioni più ricorrenti in menopausa.
In menopausa le infezioni vaginali possono essere più frequenti che nella vita fertile. Questo può accadere perché le difese intime sono più basse a causa delle variazioni ormonali, fisiologiche quando l’attività ovarica cessa. La ridotta produzione di estrogeni, in particolare, è responsabile di una serie di cambiamenti esterni e interni dell’apparato genitale che modificano anche il pH vaginale.
In questo post parleremo di:
- Cause delle infezioni ricorrenti in menopausa: cambia il pH
- Che cos’è un’infezione vaginale?
- I sintomi più frequenti di un’infezione vaginale in menopausa
- Quali possono essere le infezioni vaginali più ricorrenti in menopausa
- L’Atrofia Vulvo Vaginale non è una infezione. Ecco perché devi ascoltare il tuo corpo
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Cause delle infezioni ricorrenti in menopausa: cambia il pH
Durante la vita fertile l’ambiente intimo ha un pH tendenzialmente acido (in media 4,5) che costituisce una barriera protettiva naturale per batteri e agenti patogeni.
Quando si avvicina la fine dell’età fertile, per effetto del calo progressivo degli estrogeni, il pH tende a diventare alcalino (avvicinandosi a 7) e questo fa sì che le infezioni possano attecchire con più facilità, trovando un ambiente più ospitale. In questa situazione può essere più frequente incorrere in infezioni recidive o ricorrenti.
Che cos’è un’infezione vaginale?
Anche se la domanda sembra banale, in realtà non lo è. Ci sono molti disturbi intimi che possono essere scambiati per infezione, senza esserlo: un esempio è l’Atrofia Vulvo Vaginale, una condizione patologica molto frequente in menopausa e postmenopausa (interessa circa il 50% delle donne) che presenta alcuni sintomi iniziali simili a quelli di un’infezione: prurito, bruciori, iper-sensibilità, perdite ematiche.
Un’infezione vaginale è una reazione patologica dovuta a cause infettive.
I sintomi più frequenti di un’infezione vaginale in menopausa
Le conseguenze di un’infezione vaginale sono le stesse che descriveresti più frequentemente come “sintomi”. Sono cioè delle alterazioni al normale stato delle cose, che ti fanno accorgere che qualcosa non va.
Le principali sono le seguenti: puoi cliccare su ogni sintomatologia per approfondirne la lettura in un articolo specifico.
- infiammazioni e irritazioni della mucosa vaginale esterna (che può arrossarsi, gonfiarsi, dare bruciore e prurito)
- Prurito interno
- bruciore intimo simile a una sensibilità allo sfregamento e al contatto (anche con gli indumenti)
- Perdite anomale
- Bruciore o frequenza anomala della minzione
Si tratta di sintomi non specifici ma comuni a diversi tipi di infezioni. Per questo motivo è fondamentale consultare sempre il ginecologo. Soltanto lo specialista, infatti, può risalire con certezza alle cause di un’infezione vaginale (spesso basta un tampone vaginale) e individuare un trattamento adeguato.
La diagnosi specifica del medico è fondamentale per tenere sotto controllo presto i sintomi più fastidiosi e recuperare la serenità, a tutto vantaggio della vita intima, che in menopausa può e deve continuare.
Quali possono essere le infezioni vaginali più ricorrenti in menopausa
Elenco delle più diffuse infezioni intime, frequenti in menopausa.
Vaginite (o vaginosi) batterica
La vaginite batterica è una definizione generica per le infezioni vaginali più diffuse causate da batteri. Si può contrarre entrando a contatto con microrganismi infettivi. Il contagio può avvenire in tutte quelle situazioni in cui le barriere protettive degli indumenti sono ridotte al minimo (nello spogliatoio di una palestra o in spiaggia), oppure c’è una condizione ambientale (umidità, calore, ad esempio se si resta con il costume bagnato a lungo) che può favorire il proliferare di batteri.
La vaginite batterica in generale ha sintomi come secrezioni bianche o grigiastre, schiumose o dall’odore cattivo, spesso simile al pesce.
Gardnerella
Tra le infezioni batteriche, la Gardnerella è una delle più frequenti. Si tratta di un batterio endogeno, cioè presente normalmente nelle mucose in determinate concentrazioni. Questo batterio si riproduce in modo anomalo quando il pH si modifica e può dare luogo ad un’ infezione. Spesso l’infezione è asintomatica e di risoluzione pressoché spontanea.
Candidosi (o candida)
La candida è una infezione molto frequente, sia durante la vita fertile che in menopausa quando può diventare particolarmente aggressiva e quindi essere recidivante. In generale, la candida si caratterizza per le perdite bianche simili a latte cagliato.
L’infezione da candida è causata dal fungo Candida Albicans, un lievito spesso già presente nella flora vaginale, ma che può provocare infezioni in presenza di una serie di alterazioni. Tra queste ci sono le alterazioni tipiche della menopausa:
- l’aumento del pH vaginale, che crea un ambiente fertile per i microrganismi fungini
- la secchezza vaginale che rende più esposte le pareti vaginali, e più facile – per i microrganismi – attecchire su microlesioni o abrasioni, frequenti in assenza di lubrificazione naturale.
Tricomoniasi
È un’infezione vaginale che si contrae per lo più per via sessuale o attraverso il contatto con asciugamani usati in promiscuità o per rapporti non protetti con chi ne è affetto. La tricomoniasi è causata dal protozoo trichomonas vaginalis e può rimanere latente anche anni, per poi manifestarsi in concomitanza con un’alterazione del pH vaginale (una condizione tipica della menopausa). Si manifesta con perdite biancastre e, tratto comune alle altre infezioni vaginali, prurito, bruciore e dolore durante i rapporti.
Cistite
Ogni donna, durante la sua vita, quasi certamente ha incontrato la cistite almeno una volta: una infezione che colpisce primariamente la vescica estremamente frequente. Il responsabile dell’infezione è il batterio Escherichia Coli, presente naturalmente nella flora intestinale e nelle feci.
La conformazione anatomica dell’apparato genitale femminile può favorire la contaminazione batterica, molto più facilmente di quanto non accada negli uomini. Per questo motivo è importantissimo imparare a gestire l’igiene intima in modo da non favorire lo scambio di batteri né con altre persone (es. i familiari, nello scambio di asciugamani), né con te stessa (nelle operazioni di lavaggio).
I sintomi più frequenti della cistite sono:
- Difficoltà nella minzione, che spesso viene eliminata lentamente e con un flusso molto debole
- Dolore e bruciore nell’urinare che persiste e si acuisce dopo la fine della minzione
- Sensazione di non aver svuotato completamente la vescica
- Bisogno continuo di urinare
- Talvolta perdita di sangue con l’urina
L’Atrofia Vulvo Vaginale non è una infezione. Ecco perché devi ascoltare il tuo corpo
C’è anche un tipo di vaginite che non ha una causa infettiva ma può avere origine da una naturale atrofia delle pareti vaginali e vulvari.
Si tratta dell’Atrofia Vulvo Vaginale, molto frequente in menopausa perché, si stima, interessa 1 donna su 2.
È una condizione patologica progressiva che se non precocemente individuata e opportunamente trattata può peggiorare nel tempo e a diventare cronica.
L’Atrofia Vulvo Vaginale si manifesta con:
Si tratta di sintomi piuttosto generici e comuni a molte infezioni: per questo motivo è importante rivolgersi al ginecologo in modo da effettuare una diagnosi precisa. In questo caso, in particolare, la diagnosi precoce è fondamentale per gestire l’Atrofia Vulvo Vaginale e i disturbi che può portare con sé.