È una condizione patologica cronica comune in menopausa: interessa 1 donna su 2. Eppure è ancora sottovalutata, specialmente perché i sintomi sono simili ad altri disturbi. Se non opportunamente trattata, l’Atrofia Vulvo Vaginale può avere ripercussioni sulla qualità di vita della donna. Ecco come è possibile prevenirla.
L’Atrofia Vulvo Vaginale è una condizione cronica e progressiva legata alla menopausa, che può peggiorare nel tempo. Ne soffre 1 donna su 2 dopo la fine dell’età fertile. Eppure, nonostante i numeri importanti, l’Atrofia Vulvo Vaginale viene spesso sottovalutata dalle donne che la scambiano per un disturbo tipico dell’età della menopausa. Ecco perché se ne parla ancora troppo poco e se ne sa – spesso – ancor meno.
“Il 63% delle donne non sa che l’Atrofia Vulvo Vaginale è una condizione cronica destinata a peggiorare con il passare del tempo – dice la professoressa Rossella Nappi, ginecologa esperta in menopausa – e il 75% si aspetta che siano i medici ad iniziare la discussione sui sintomi menopausali e la salute sessuale”.
Cos’è l’Atrofia Vulvo Vaginale e perché è importante prevenirla
L’Atrofia Vulvo Vaginale è una condizione patologica cronica e progressiva che causa un assottigliamento dei tessuti vulvari. Le pareti vaginali, già più asciutte per via della diminuzione della lubrificazione naturale causata dai cambiamenti ormonali della menopausa, diventano più fragili e meno elastiche.
Poiché si tratta di un disturbo cronico e progressivo, l’Atrofia Vulvo Vaginale può peggiorare nel tempo e provocare una serie di disagi e fastidi intimi che possono ripercuotersi sulla tua quotidianità e sull’intimità di coppia.
Per questi motivi è fondamentale conoscere i fattori protettivi rispetto all’Atrofia Vulvo Vaginale, contro la quale le armi migliori sono la prevenzione e la diagnosi precoce. Entrambe hanno un unico comune denominatore: la visita dal ginecologo.
Atrofia Vulvo Vaginale: quali sono i fattori protettivi
Di seguito delle semplici ma importanti linee-guida che costituiscono fattori protettivi rispetto all’Atrofia Vulvo Vaginale ma anche norme fondamentali per prenderti cura del tuo corpo e della tua salute:
- segui un regime alimentare adeguato
- tieniti in forma con un’attività fisica leggera ma costante
- sottoponiti periodicamente agli screening da fare in menopausa.
Contro l’Atrofia Vulvo Vaginale l’arma migliore è la visita dal ginecologo
Le visite di controllo periodiche dal ginecologo costituiscono l’arma migliore per prevenire o diagnosticare precocemente l’Atrofia Vulvo Vaginale. Poiché questa condizione patologica tende a diventare cronica, lo abbiamo detto, per gestirla nel modo migliore è importante individuarla il prima possibile. In questo senso la visita dal ginecologo costituisce lo strumento più potente di prevenzione e diagnosi precoce.
Perché possa essere davvero risolutiva, però, è importante che tu faccia la tua parte sforzandoti di parlare con franchezza e sincerità allo specialista. Un gesto così semplice è anche il più sensato che tu possa fare per prevenire e trattare l’Atrofia Vulvo Vaginale: non esitare a descrivere al ginecologo fastidi e disturbi intimi, anche se può essere imbarazzante farlo.
Atrofia Vulvo Vaginale: consigli utili per rivolgerti al ginecologo
Oggi ci sono diversi trattamenti che possono risultare utili nel gestire i sintomi e gli effetti dell’Atrofia Vulvo Vaginale.
Per individuare la soluzione migliore, però, spetta a te fare il primo passo: nel momento in cui metterai da parte l’imbarazzo e parlerai con lo specialista delle tue difficoltà, avrai già imboccato la strada migliore per tutelare la tua salute e riacquistare la tua serenità di donna.
Se hai ancora qualche dubbio e la visita dal ginecologo ti spaventa, puoi leggere questa pagina dedicata dove troverai tanti consigli utili per superare paura e imbarazzo della visita.
Oltre ciò hai a disposizione:
- una lista di controllo che può aiutarti a spiegare al ginecologo i tuoi sintomi e come ti senti
- un test per l’Atrofia Vulvo-Vaginale (che naturalmente non sostituisce la diagnosi del ginecologo).
Quali sono le cause dell’Atrofia Vulvo Vaginale: c’è un legame con la menopausa?
L’Atrofia Vulvo Vaginale è legata ai valori ormonali che si modificano in maniera graduale e progressiva man mano che ci si avvicina alla menopausa. È importante, però, rivolgersi sempre al ginecologo per evitare di scambiare i sintomi-spia dell’Atrofia Vulvo Vaginale per semplici disturbi che possono essere tipici della fine dell’età fertile.
La secchezza vaginale, ad esempio, è una condizione molto comune alle donne in menopausa perché è legata al calo nella produzione di estrogeni che è fisiologico alla cessazione dell’attività ovarica. “Ne soffre il 47% delle donne già dopo soli 3 anni dall’ultimo ciclo e la percentuale continua a salire se non viene curata: a 10 anni dalla menopausa ne soffre la maggioranza delle donne” dice la professoressa Alessandra Graziottin, Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell’Ospedale . San Raffaele Resnati, Milano. “Solo il 4% delle donne, però, attribuisce i sintomi di secchezza vaginale, di dolore ai rapporti, di fastidio e bruciore all’Atrofia Vulvo Vaginale”.
Guarda qui una infografica dettagliata sulla secchezza vaginale
Quali sono gli effetti dell’Atrofia Vulvo Vaginale
La più frequente conseguenza dell’Atrofia Vulvo Vaginale è la rinuncia ai rapporti intimi a causa del dolore che questi provocano durante o dopo.
Spesso per vergogna si sceglie di “sopportare” certi momenti di imbarazzo in cui si vorrebbe solo dire di “no” ma quando il dolore si fa insopportabile quasi 7 donne su 10 decidono di rinunciare all’intimità . Infatti “Il 67% delle donne dopo i 55 anni con Atrofia Vulvo Vaginale evita l’intimità con il proprio partner”, dice la ginecologa Rossella Nappi.
Questo, però, è un grave errore perché una comunicazione franca e spontanea con il proprio partner e con il ginecologo può essere risolutiva. Non devi rinunciare all’! Farlo vuol dire privarti di una parte fondamentale per il tuo benessere fisico ed emotivo di donna, tanto più in una fase delicata, come quella della menopausa, in cui il tuo equilibrio psicofisico potrebbe aver bisogno di un surplus di coccole e di attenzioni da parte del tuo compagno.
C’è di più: in questa fase l’intimità con il partner può anche essere utile per tenere “allenati” alcuni muscoli del corpo (come il pavimento pelvico) che rivestono un ruolo fondamentale per il tuo benessere di donna. L’amore può rivelarsi di grande aiuto per affrontare le trasformazioni fisiche ed emotive che, in alcuni casi, potrebbero risultare un po’ faticose da gestire. E poi l’amore maturo può persino essere migliore…