Passeggero o persistente, superficiale o profondo, leggero o intenso. Il dolore dopo i rapporti intimi può essere di molti tipi e costituisce un segnale da non trascurare.

Questo articolo è stato scritto in collaborazione con i nostri medici e specialisti

Nella terminologia medica il dolore legato ai rapporti intimi si chiama dispareunia. Può manifestarsi prima, durante e dopo l’atto sessuale, fino a due giorni successivi. In questo articolo parliamo nello specifico del dolore dopo il rapporto, che può essere passeggero o persistente, più o meno intenso e più o meno profondo a seconda della tipologia e della localizzazione.

La dispareunia è un disturbo di gran lunga più comune tra le donne in menopausa rispetto a quanto non lo sia durante la vita fertile. Le variazioni ormonali possono infatti essere un fattore centrale e determinante per il manifestarsi di questi dolori. Ricordiamo ancora una volta che questi cambiamenti negli equilibri degli ormoni sono assolutamente fisiologici alla fine dell’età fertile, dunque normali. Questo non vuol dire, però, che il dolore dopo il rapporto deve essere accettato passivamente e sopportato.

Per questo motivo è importante parlarne con il ginecologo perché ci sono diversi accorgimenti preventivi e di trattamenti utili che è possibile discutere con lo specialista.

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Cos’è la dispareunia

La dispareunia è la sensazione dolorosa che la donna può avvertire nella zona del ventre e che compare più o meno improvvisamente in relazione a un rapporto intimo: durante o dopo.

Può trattarsi di un lieve dolore ma anche di spasmi di forte intensità che possono essere così problematici da scoraggiare nell’approccio all’intimità e avere persino ripercussioni psicologiche. A seconda della localizzazione del dolore, si distinguono:

  • Dispareunia superficiale: il dolore è localizzato nella parte più esterna della vagina (o all’introito). In genere si avverte già durante la penetrazione.
  • Dispareunia profonda: il dolore è profondo, localizzato in modo viscerale nel basso ventre. Questo è il tipo di dolore che più di frequente si avverte dopo il rapporto, quello di cui ci occupiamo in questo articolo.

Se vuoi approfondire la differenza tra dispareunia superficiale e profonda, qui ci sono due articoli per te:

Le possibili cause del dolore dopo il rapporto

Il dolore dopo il rapporto può avere diverse cause.

Saper ascoltare il tuo corpo ed essere in grado di raccontare ciò che ti accade al ginecologo è importantissimo per definire bene qual è il problema reale: in poche parole per formulare la giusta diagnosi.

In menopausa l’amore può essere doloroso per molti motivi, ma c’è molto che si può fare per vivere serenamente il sesso anche dopo i 50.

Ecco cosa devi sapere: in menopausa il dolore dopo il rapporto è quasi sempre legato ai cambiamenti ormonali e alle modificazioni dell’apparato genitale femminile, che a loro volta sono la diretta conseguenza della ridotta produzione di ormoni (di estrogeni in particolare).

Parliamo nello specifico di condizioni naturali che possono intervenire quando l’attività ovarica cessa: sono la secchezza vaginale, l’assottigliamento dei tessuti vulvari, il prurito oppure le piccole lesioni che da queste situazioni possono essere determinate.

Può accadere, però, che il dolore dopo il rapporto sia anche causato da:

  • Infiammazioni che durante la menopausa possono essere più frequenti. La motivazione è che, a causa della ridotta lubrificazione naturale che è fisiologica in menopausa, l’azione meccanica del rapporto intimo può causare una serie di microlesioni sulle pareti vaginali che possono infiammarsi.
  • Prurito. In menopausa il prurito è frequente, soprattutto a causa della secchezza vaginale. La compulsione a grattarsi può causare un’irritazione delle mucose che possono dare dolore al contatto.
  • Bruciore. Sempre a causa della secchezza vaginale, in menopausa è frequente avvertire bruciore intimo, direttamente connesso con l’infiammazione oppure no. È chiaro che uno sfregamento su un tessuto già di per sé sensibile, può generare dolore.

Allo stesso modo, il dolore può essere causato da:

  • Infezioni recidive che in menopausa possono essere più frequenti perché quando diminuisce la produzione di ormoni il pH vaginale si modifica e non riesce più, con la sua acidità naturale, a costituire una barriera efficace contro gli agenti patogeni come batteri, virus o funghi.
  • Atrofia vaginale: è una condizione frequente, che interessa una donna su due e che va tenuta sotto controllo dal ginecologo perché può evolvere e peggiorare nel tempo. All’origine c’è sempre la carenza di estrogeni che, in determinate condizioni, può scatenare un processo di atrofia di vagina e vulva , rendendo i tessuti più sottili e meno elastici e di conseguenza più fragili. In menopausa l’atrofia vulvo-vaginale è tra le principali cause del dolore dopo il rapporto.

Quando la causa del dolore dopo il rapporto è l’Atrofia Vulvo-Vaginale

Si tratta di una condizione cronica e progressiva che, se non opportunamente trattata, può peggiorare nel tempo. L’Atrofia Vulvo-vaginale causa un assottigliamento dei tessuti vulvari, che diventano più fragili e meno elastici: da questa condizione deriva il dolore dopo l’atto sessuale e la difficoltà ad avere rapporti.

È importante sottolineare che le avvisaglie principali dell’Atrofia Vulvo Vaginale sono contemporaneamente disturbi molto frequenti in menopausa. Ma non solo: si tratta di disagi che la maggior parte delle donne ha sperimentato con una certa frequenza anche durante la vita fertile perché legati al ciclo, o a infezioni (come la candida, ad esempio). Questo fatto rende questi disturbi in qualche modo “noti” e per questo molte donne tendono a non considerarli con la dovuta attenzione.

Si tratta infatti di:

Questi sono i campanelli d’allarme che è bene non sottovalutare e che è importante riportare al ginecologo. Lo specialista può ricondurli alla causa esatta e individuare un trattamento adeguato e personalizzato.

Dolore dopo il rapporto: cosa fare

Quindi, riassumendo, se dovessi avvertire con una certa frequenza del dolore intimo durante o dopo un rapporto:

  • Rivolgiti al ginecologo: è la prima e più utile cosa da fare se il dolore si fa sentire. C’è molto che si può fare per trattare questa problematica e recuperare il sorriso sotto le lenzuola ma è importate che tu diventi alleata del tuo medico instaurando un dialogo schietto e sincero con lui.
  • Cura con più attenzione l’igiene intima perché le mutate condizioni dell’ecosistema vulvare necessitano di qualche cambiamento nelle tue abitudini. È importante evitare di lavarsi troppo spesso ma soprattutto usare detergenti intimi specifici per la menopausa, più delicati e leggermente più acidi.
  • Indossa solo tessuti naturali: scegli biancheria intima in puro cotone, preferibilmente di colore bianco, ed evita i tessuti sintetici che impediscono una corretta traspirazione.
  • Già di per sé la menopausa può modificare l’intimità per via dei disagi e fastidi che può comportare, per il calo del desiderio, purtroppo frequente per molte donne, ma anche per tanti tabù che riguardano la vita di coppia in menopausa.

In una fase così delicata, è importante ascoltare i segnali che il corpo invia per mantenere il proprio benessere e una buona qualità di vita.

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