Dai primi disturbi della perimenopausa al ritorno alla stabilità del post-menopausa. Cosa accade nel frattempo?
A un certo punto della vita, in un’età che può variare molto da donna a donna, le ovaie cessano definitivamente la loro attività e inizia la menopausa. Questo non si verifica dall’oggi al domani ma nel corso di un lungo processo di trasformazione che coinvolge corpo e mente. Al suo interno, la menopausa rappresenta solo una delle fasi attraverso le quali, negli anni (e a cominciare da molto tempo prima dell’ultima mestruazione), l’organismo si modifica lentamente e progressivamente fino ad assestarsi su un nuovo equilibrio. Quando arriva questa fase di ritrovata stabilità si parla di post-menopausa.
La fine della vita fertile, insomma, è molto più che la semplice scomparsa delle mestruazioni ma un vero e proprio “viaggio” (che è doveroso vivere nel miglior modo possibile) fatto di diverse tappe:
- perimenopausa: è il periodo a cavallo della menopausa, quello nel quale iniziano a manifestarsi le oscillazioni ormonali e le irregolarità mestruali
- menopausa: inizia effettivamente dopo 12 mesi consecutivi senza mestruazioni
- postmenopausa: è il periodo che comincia quando ormai la menopausa è conclamata e il corpo si è assestato sul nuovo equilibrio ormonale.
In questo post ti forniamo una guida per orientarti attraverso queste fasi e gli eventuali disturbi che possono accompagnare ciascuna di loro.
In questo post parleremo di:
Disturbi della perimenopausa: come riconoscerli
La perimenopausa è il periodo nel quale si manifestano i primi cambiamenti del corpo che, attraverso essi, inizia ad inviare segnali del fatto che i livelli di estrogeni e progesterone iniziano a vacillare. Queste alterazioni ormonali sono del tutto fisiologiche a partire dai 42-45 anni ma non è detto che si verifichino per tutte le donne alla stessa età.
La perimenopausa può durare anni (persino 6 o 7) e comprende anche i 12 mesi successivi all’ultima mestruazione. Si chiama perimenopausa proprio perché il prefisso “peri” vuol dire “un po’ prima e un po’ dopo” (la menopausa). Ecco quali sono i disturbi che può portare con sé:
- Irregolarità mestruale: è il segnale più chiaro del fatto che gli ormoni iniziano a fare i “capricci”. In questo periodo possono verificarsi cicli più lunghi o più ravvicinati, con flussi insolitamente scarsi o particolarmente abbondanti.
- Vampate di calore e sudorazioni notturne: sono uno degli effetti più tipici dello squilibrio ormonale. Superata la fase della menopausa vera e propria, questi disturbi tenderanno a scomparire o comunque a farsi più lievi.
- Gonfiore e tendenza a prendere peso: anche questa è una conseguenza del calo nella produzione ormonale, che accelera il fisiologico rallentamento del metabolismo e la naturale alterazione dell’equilibrio idrico, eventi inevitabili per chiunque con il passare degli anni. A ciò si aggiunge il fatto che la menopausa cambia la distribuzione del grasso corporeo, con la tendenza ad accumularsi maggiormente sul girovita.
- Disturbi del sonno: il “balletto” ormonale può alterare il ritmo sonno/ veglia ma anche le sudorazioni notturne, se così intense da svegliarti e costringerti ad alzarti per rinfrescarti, possono minare la qualità del tuo riposo.
- Sbalzi d’umore: in questo periodo potrebbe capitarti di sentirti su “un’altalena” per via dell’oscillare repentino dei tuoi stati d’animo. Se ti capita di piangere spesso, anche per niente, sii indulgente e comprensiva con te stessa: potrebbe trattarsi di uno scherzo dei tuoi ormoni.
- Secchezza vaginale: è un disturbo molto frequente (interessa 9 donne su 10) negli anni a ridosso della menopausa. Per effetto della riduzione della lubrificazione naturale dovuta al calo dei livelli di estrogeni, le mucose intime diventano più asciutte, sottili e di conseguenza più fragili. La secchezza vaginale, benché abbia quasi sempre cause fisiologiche, va indagata in ogni caso perché potrebbe provocare irritazioni e fastidi intimi ma anche conseguenze più importanti come il dolore ai rapporti (dispareunia).
Questo fastidio potrebbe anche nascondere un altro problema: l’Atrofia Vulvo Vaginale, per la quale la diagnosi precoce è fondamentale.
- Perdite ematiche: in perimenopausa potrebbero essere piuttosto normali (è il cosiddetto spotting). In particolare, potrebbe essere frequente notare tracce di sangue dopo un rapporto. Questo non vuol dire, però, che questi episodi possano essere sottovalutati: le perdite, di qualunque natura esse siano, vanno sempre riferite al ginecologo, l’unico che può effettuare una valutazione precisa del problema. Come la secchezza vaginale, anche le perdite ematiche, infatti, potrebbero essere il sintomo spia dell’Atrofia Vulvo Vaginale, una condizione cronica che interessa 1 donna su 2 in menopausa e che rende le pareti vaginali più sottili e fragili, di conseguenza esposte al rischio di microlesioni.
Disturbi pre o post menopausa? La soluzione è sempre una visita dal ginecologo
Quando noti sul tuo corpo i primi segnali del cambiamento, quindi già dalla perimenopausa, prendi appuntamento con il ginecologo. La menopausa è un evento del tutto naturale della vita di una donna (non una malattia!) ma è importante farsi seguire periodicamente da uno specialista per assicurarsi che l’organismo viva questa delicata fase senza rischi per la salute e per il benessere.
I controlli periodici dal ginecologo costituiscono anche il modo migliore per arrivare in forma alla postmenopausa, quando il tuo organismo avrà attraversato le fasi più “turbolente” delle oscillazioni ormonali e ritroverà il suo equilibrio.
È facile! Richiedi un colloquio in videoconferenza da casa tua con un ginecologo esperto in menopausa vicino a te.
Menopausa: quali sono i segnali
Il segnale inequivocabile dell’arrivo della menopausa è la cessazione definitiva delle mestruazioni. Questa non si verifica repentinamente da un giorno all’altro ma al termine di un lungo periodo di irregolarità (che iniziano a manifestarsi nella perimenopausa). Come capire che sarà l’ultima mestruazione? Per esserne certa devi contare 12 mesi consecutivi in cui il ciclo non si ripresenterà mai: da questo momento potrai dirti effettivamente in menopausa.
A partire da questa fase – che alcune donne vivono come una “liberazione” dall’appuntamento mensile con il ciclo e che, invece, altre faticano ad accettare – i segnali dell’approssimarsi della menopausa che ti hanno tenuto compagnia per un bel po’, come le vampate di calore e il gonfiore, tendono a farsi più deboli o a scomparire del tutto.
Tuttavia, potresti avvertire altri fastidi e disagi che possono ritenersi “normali” (ma questo potrà dirlo soltanto il ginecologo al quale è bene riportarli con chiarezza e sincerità) anche adesso che le tue ovaie sono definitivamente a riposo. Ecco cosa potresti aspettarti:
- Dolori simil-mestruali anche se sei in menopausa: in perimenopausa potresti aver avvertito dolori mestruali più intensi (anche mal di testa e irritabilità tipici della sindrome premestruale potrebbero essere stati più forti) e anche adesso potresti sentire dolori che ricordano quelli del ciclo (anche se sai che questo non arriverà).
- Dolori al seno: anche le fitte al seno che per anni potrebbero aver accompagnato i giorni a ridosso del ciclo potrebbero tornare a farsi sentire. In questo caso, sapendo che non è l’arrivo delle mestruazioni a scatenarle, possono essere fonte di ansia e preoccupazione. Si chiama mastodinia senza ciclo e si manifesta con dolore intenso e senso di pesantezza al seno, gonfiore e bruciore. Può avere diverse cause che vanno sempre accertate.
- Perdite: perdite anomale, anche di natura diversa, potrebbero verificarsi pure se la menopausa è conclamata. In questo periodo le perdite potrebbero anche presentarsi in modo differente rispetto ai sanguinamenti che forse hai conosciuto in perimenopausa: qui trovi tutto quello che devi sapere sulle perdite rosa e sulle perdite gialle.
Post-menopausa: torna il sereno
La postmenopausa è il periodo che inizia dopo 12 mesi consecutivi senza mestruazioni. Se con l’ingresso nella menopausa vera e propria fastidi e disagi che ti hanno accompagnata nel lungo periodo della perimenopausa si sono fatti più lievi, ancor di più in questa fase potresti avvertirli sempre meno fino a vederli scomparire. Con ogni probabilità, questo avverrà tanto più quanto ti sarai presa cura di te fino a questo momento.
Se negli anni precedenti hai seguito un’alimentazione equilibrata, praticato attività fisica anche leggera e fatto regolare prevenzione attraverso controlli periodici dal ginecologo, la post-menopausa può essere una straordinaria fase della vita. Ormai libera dal lavoro e dall’impegno di accudire i figli diventati grandi, potresti riscoprire la gioia di dedicarti alle tue passioni e ai tuoi hobbies ma anche un rinnovato entusiasmo per la vita di coppia.
Anche se adesso avverti meno disagi, però, potresti correre qualche rischio in più per la tua salute. Ecco a cosa devi stare attenta:
- Infezioni ricorrenti: possono essere frequenti in menopausa ma ancor di più in questa fase successiva per effetto della carenza ormonale che cambia il pH vaginale.
- Incontinenza: potrebbe essere la conseguenza del prolasso uterino o della vescica, un problema che può essere frequente nelle donne mature (anche per effetto dell’Atrofia Vulvo Vaginale). Un aiuto decisivo può arrivare dalla ginnastica specifica per rinforzare il pavimento pelvico.
- Depressione: dopo aver attraversato la “burrasca” fatta di sbalzi d’umore e nervosismo degli ultimi anni, è probabile che adesso la tua mente torni facilmente ad uno stato di quiete e serenità. Alcune donne, invece, potrebbero ritrovarsi ancora a fare i conti con un calo dell’umore cronico (soprattutto se la menopausa si è rivelata un percorso particolarmente faticoso). Se è particolarmente importante, questa condizione va affrontata chiedendo un sostegno psicologico.