Le cause delle perdite di sangue dopo anni di menopausa possono essere diverse. Leggi i consigli degli esperti per affrontare questo disturbo e proteggere la tua salute in caso di sanguinamento intimo anomalo.
- Perché possono verificarsi perdite di sangue dopo anni di menopausa? Le cause più frequenti
- Perdite ematiche dovute all’Atrofia Vulvo-Vaginale
- Perdite dovute all’endometrio
- Polipi e fibromi possono causare perdite ematiche
- Cosa fare in caso di perdite di sangue dopo anni di menopausa?
- Prevenire le perdite in menopausa? Certo che si può!
In questo articolo affrontiamo un argomento tanto comune quanto fonte di ansia. Le perdite di sangue in menopausa, quando il ciclo non c’è più, possono essere determinate da cause diverse e varie.
Affrontiamo questo tema nel dettaglio e puoi leggere di più in questo articolo.
Se sei in menopausa o hai avuto perdite di sangue anomale dopo anni di menopausa, non esitare a consultare il tuo medico di fiducia per una diagnosi e un trattamento adeguati.
Buono a sapersi:
- La menopausa è un periodo della vita della donna in cui avviene la cessazione delle mestruazioni, solitamente intorno ai 50-55 anni
- In alcuni casi, dopo anni di menopausa, possono verificarsi perdite di sangue anomale che vanno controllate dallo specialista. Non sono mestruazioni, ovviamente, quindi bisogna capire da cosa possono dipendere
- Tra le cause frequenti delle perdite di sangue dopo anni di menopausa ci possono essere: Atrofia Vulvo-Vaginale, infezioni di varia natura, alterazioni dell’endometrio, polipi, fibromi o altre cause ginecologiche
- Le perdite dopo anni di menopausa possono definirsi come episodi (quindi eventi irregolari), spotting o perdite più abbondanti e costanti
- La diagnosi delle perdite di sangue dopo anni di menopausa viene effettuata tramite una semplice visita ginecologica. A seconda del giudizio dello specialista può essere richiesta un’ecografia pelvica e un pap test.
Perché possono verificarsi perdite di sangue dopo anni di menopausa? Le cause più frequenti
Le perdite di sangue, specialmente dopo la menopausa quando non aspettiamo più il ciclo mensile, possono in qualche modo essere una fonte di preoccupazione. In effetti sono il sintomo che c’è qualcosa di anomalo e per questo è sempre consigliabile fare un controllo dal ginecologo. Il consiglio è di farlo al più presto perché, che si tratti di una semplice infezione o di altre cause, la precocità dell’intervento è importante sempre per una rapida ed efficace risoluzione.
Vediamo insieme quali possono essere le cause più frequenti delle perdite di sangue dopo anni di menopausa.
Perdite ematiche dovute all’Atrofia Vulvo-Vaginale
Tra le possibili cause delle perdite di sangue dopo anni di menopausa, c’è l’Atrofia Vulvo-Vaginale
In menopausa e postmenopausa, infatti, proprio l’Atrofia Vulvo-Vaginale è una delle problematiche più frequenti alle quali le donne possono andare incontro: si calcola che una donna su due abbia a che fare con qualche disagio o disturbo provocato dalle modificazioni dei tessuti vulvari e vaginali che la menopausa, e i relativi cambiamenti negli equilibri ormonali, possono portare con sé.
Secchezza, prurito, irritazioni e dolore durante o dopo i rapporti, sono tra i segnali più chiari – insieme alle perdite ematiche – che l’Atrofia Vulvo-Vaginale sta facendo il suo corso: le mucose vaginali e vulvari si assottigliano e perdono elasticità a causa della diminuzione dei livelli di estrogeni. Questa condizione può causare irritazione e micro-lesioni alla mucosa e possono essere alla base delle perdite di sangue. È importante trattare più precocemente possibile l’Atrofia Vulvo-Vaginale per prevenire peggioramenti
Se vuoi, puoi fare qui sotto un test anonimo e veloce che ti aiuta ad inquadrare la tua salute vaginale.
Perdite dovute all’endometrio
Le alterazioni dell’endometrio sono un’altra possibile causa di perdite di sangue dopo anni di menopausa. L’endometrio è lo strato di tessuto che riveste l’interno dell’utero. Dopo la menopausa, lo spessore dell’endometrio dovrebbe ridursi e diventare molto sottile. In alcuni casi, però, l’endometrio può continuare a svilupparsi in modo anomalo causando perdite di sangue.
Si tratta di una casistica non così frequente, in generale, ma alcuni fattori come l’obesità, il diabete o l’uso prolungato di alcuni farmaci possono essere predisponenti. Ecco perché è particolarmente importante avvertire il ginecologo non appena si rilevano anomalie come una perdita ematica intima quando il ciclo non dovrebbe esserci più.
Polipi e fibromi possono causare perdite ematiche
I polipi uterini sono una sorta di escrescenza dell’endometrio che può attecchire fuori dalla sua sede, sulla mucosa dell’utero. Sono piuttosto comuni in età fertile ma, a volte, possono verificarsi dopo la menopausa. I polipi possono causare perdite di sangue e anzi ne rappresentano uno dei sintomi più frequenti. Una visita da un ginecologo è spesso risolutiva perché il professionista può fare una diagnosi corretta e individuare il trattamento più adeguato alla situazione.
I fibromi uterini sono tumori benigni che possono crescere sulla parete dell’utero. Sono comuni in età riproduttiva e solitamente regrediscono da soli quando si affaccia la menopausa. Anche i fibromi, come i polipi, possono causare spotting e piccole perdite.
Come avrai capito le perdite di sangue dopo anni di menopausa non devono essere ignorate e richiedono un’attenzione particolare.
Cosa fare in caso di perdite di sangue dopo anni di menopausa?
Le perdite di sangue dopo anni di menopausa possono destare molta preoccupazione. Contemporaneamente, però, molte donne possono provare imbarazzo a parlarne e dunque tacciono questo sintomo. Niente di più sbagliato! Riferire al ginecologo qualunque disturbo o chiedere informazioni su sensazioni anomale al livello intimo significa prenderti cura di te stessa e del tuo corpo nel modo giusto.
Quindi: la prima cosa da fare in caso di perdite di sangue è consultare il tuo ginecologo per una valutazione. Potrebbe essere sufficiente una normale visita per tranquillizzarti e per trovare il trattamento giusto e adeguato.
Sarà il medico che potrà indicare, eventualmente, l’opportunità di fare qualche esame aggiuntivo per individuare con più certezza la natura, ad esempio, di polipi o fibromi. In ogni caso niente di preoccupante né doloroso, si tratta di buone prassi di prevenzione che possono aiutarti a riacquistare benessere e salute.
Che paura l’isteroscopia!
Tante domande sui social network, tantissime donne lo chiedono a Google o alle amiche:
l’isteroscopia fa male oppure no? La paura che si tratti di un esame doloroso, insomma, è comune.
In realtà non è affatto così: se sei serena e rilassata non avvertirai alcun dolore,
al massimo un po’ di fastidio determinato da piccole contrazioni uterine che possono manifestarsi soprattutto se sei tesa.
Pensa a questo: lo strumento con il quale si svolge questa indagine diagnostica è una fibra ottica spessa dai 3 ai 5 millimetri. Un filamento con una microcamera all’estremità che serve per “vedere da vicino” le cavità uterine e la cervice. L’esame dura circa 20 minuti, si svolge in ambulatorio e puoi tornare a casa subito.
Se hai dubbi su questo esame, puoi leggere il nostro articolo che racconta come si svolge un’isteroscopia
Prevenire le perdite in menopausa? Certo che si può!
Sono un disturbo che può avere molteplici cause, l’abbiamo visto, e anche per questo è abbastanza frequente: basta una cistite, a volte, per avere delle piccole perdite.
Quindi parlare di prevenzione, in questo ambito generale, può avere una sola risposta: adottare abitudini sane come una dieta equilibrata e adatta all’età, l’esercizio fisico regolare, il mantenimento di un peso corporeo idoneo e sottoporsi regolarmente a controlli ginecologici per rilevare eventuali anomalie in fase precoce.