Un suono, un fischio continuo, un rumore di fondo che può diventare costante durante le giornate. Ecco cause, conseguenze e consigli per trattare questo disturbo.

Questo articolo è stato scritto e revisionato in collaborazione con il nostro staff medico

Immagina di avere una zanzara che ti ronza continuamente in un orecchio, giorno e notte, che tu viva la tua vita quotidiana o dorma. Parliamo di acufeni, termine con il quale si definiscono quei ronzii (ma possono essere anche fischi o sibili) alle orecchie che arrivano dall’interno, quando cioè non c’è una fonte sonora esterna.

Questo fenomeno può essere temporaneo o cronico (in questo caso, che interessa il 2% della popolazione, può risultare invalidante) e riguarda generalmente gli adulti, anche se può colpire anche i bambini. Questa variabilità si verifica perché le cause possono essere molto diverse tra loro. Talvolta, quando gli acufeni si manifestano nelle donne dopo i 50, vengono messi anche in correlazione con la menopausa.

Quali possono essere le cause degli acufeni

Gli acufeni possono comparire in molte situazioni. Generalmente si fanno evidenti a seguito di infezioni o di infiammazioni dell’orecchio, come nel caso di otiti, specialmente se trascurate. Possono comparire però anche a seguito di una terapia antibiotica, cortisonica, antidepressiva o sedativa, ma anche in presenza di disturbi neurologici e traumi acustici, come dopo l’esposizione a un forte scoppio.

Anche l’ipertensione può dare origine a episodi di acufene. Non sempre, però, gli acufeni hanno una causa scatenante fisica. Può accadere, infatti, che si evidenzino origini psicosomatiche, che l’acufene sia cioè la conseguenza di una condizione emotiva dolorosa o di un disagio psicologico che “sfoga” e si manifesta attraverso un disturbo dell’orecchio.

La correlazione tra emozioni negative e dolore fisico non è nuova alla scienza e dunque potrebbe essere che un momento di grande sconforto conduca anche a una manifestazione fisica che pare di origine diversa. Proprio durante la menopausa, che è una fase tanto naturale quanto delicata della vita di una donna, un momento di forte stress potrebbe avere un impatto più profondo di altri momenti della tua vita.

Può esserci relazione tra acufeni e menopausa?

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I ridotti livelli di estrogeni tipici delle variazioni ormonali che precedono la fine dell’età fertile non hanno soltanto conseguenze sull’irregolarità mestruale, che ben conoscerai. Possono ripercuotersi, invece, sull’organismo nella sua globalità e influire sulla salute della bocca o su quella degli occhi, ad esempio.

Secondo un recente studio coreano pubblicato sulla rivista “Obstetrics & Gynecology” (fonte Adnkronos), un basso livello di estrogeni esporrebbe anche a rischi per l’udito e, in generale, per la salute dell’orecchio interno. Siamo chiari: questo non vuol dire che menopausa sia sinonimo di problemi dell’udito. Tuttavia l’invecchiamento fisiologico del corpo e dei tessuti è un dato di fatto e con esso possono giungere anche piccoli problemi di udito. Il deficit uditivo è infatti comune dopo una certa età, e il suo tasso aumenta con l’avanzare degli anni. Secondo studi di settore, oltre un quarto della popolazione dai 65 anni in su è affetto da deficit uditivo. Entro i 75 anni, un terzo delle persone mostra segni di deficit uditivo. Questo non significa che con l’arrivo della menopausa avrai problemi di acufeni, ma che dovrai fare più attenzione a infezioni e infiammazioni onde ritardare il più possibile l’insorgenza di conseguenze sull’udito.

Acufeni: stress, nervosismo e insonnia tra le conseguenze

Nella stragrande maggioranza dei casi, le conseguenze più comuni degli acufeni sono stress e nervosismo. Si tratta di reazioni assolutamente normali a un fenomeno tra i più fastidiosi e noiosi che riguardano l’orecchio. Ecco perché è importante non sottovalutare questo disturbo e ricorrere alla visita di uno specialista anche se sembra solo la conseguenza di un banale raffreddore.

Risolvere presto è importante anche perché gli acufeni possono rappresentare un fenomeno parecchio disagevole di giorno, quando ci si relaziona con il mondo esterno, e ancor più difficile da gestire di notte, quando possono compromettere la qualità del riposo. Questa condizione potrebbe peggiorare in menopausa, quando il sonno potrebbe essere già messo alla prova da un riposo “leggero”, risvegli frequenti, insonnia e peggioramento dello stato di ansia specialmente se sei un soggetto che ne ha già sofferto in precedenza.

Acufeni: ecco cosa fare

Per quanto detto, ecco alcuni consigli utili se ti accorgi di un fischio o di un fruscio costanti, nell’orecchio:

  1. Rivolgiti subito al medico generico: sarà lui a valutare la necessità di una visita dello specialista. Non aspettare che il disturbo passi da sé: se avverti qualcosa di strano, riportalo al medico. Non si tratta di una cosa grave, né pericolosa, ma sicuramente molto fastidiosa. Per questo è importante recuperare il tuo benessere quotidiano al più presto. Il medico può formulare una diagnosi corretta per il tuo problema e individuare un trattamento adeguato per te.
  2. Cerca di lavorare su ansia e stress: riequilibrare corpo e mente con le discipline dolci come lo yoga o la mindfulness, che ha un approccio olistico al problema, può aiutarti molto per riuscire a mantenere la calma e a gestire il fastidio dell’acufene. Imparare a controllare lo stress può avere già di per sé un’influenza benefica sul sintomo e, ancor di più, sull’insieme degli altri disturbi correlati al climaterio.
  3. Evita il fumo: non è mai amico della salute e sicuramente non lo è dell’apparato che comprende orecchio, naso e gola che, come sai, sono correlati tra loro.
  4. Cura per bene i raffreddori e le influenze di stagione, giacché una delle cause degli acufeni sono proprio le infezioni e le infiammazioni non curate.
  5. Copriti per bene le orecchie con un cappello se ne hai già sofferto e, in ogni caso, se soffri spesso di otiti. Il freddo dei mesi invernali contribuisce sensibilmente ad abbassare le difese immunitarie e può facilitare le infiammazioni del tratto auricolare.
  6. Distraiti con l’ascolto di musica rilassante a volume moderato: la musica può essere una buona distrazione nei momenti di fastidio perché può aiutarti ad “ingannare” il tuo udito e a spostare l’attenzione sui suoni dolci anziché sul ronzio tipico dell’acufene.

Tu cambi e anche il tuo corpo cambia: controlli regolari e prevenzione sono la chiave

Con il passare degli anni il corpo cambia, tutti gli organi subiscono delle trasformazioni. Anche il tuo apparato genitale si modifica, ecco perché è importante fare controlli regolari dal ginecologo, possibilmente esperto in menopausa così come è utile rispettare tutti gli altri appuntamenti di prevenzione per mantenere una buona salute, a lungo.

Abbiamo visto come un approccio preventivo è fondamentale anche nel caso dell’acufene, e lo stesso è per molte delle più comuni malattie o disturbi tipici degli anni che passano. Volersi bene significa anche rispettare i check-up periodici ed essere consapevoli che il corpo cambia e ha bisogno di crescente “manutenzione”. Puoi scaricare una lista dei principali controlli da eseguire dopo i 50 anni qui.

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