Dopo un divorzio, trascorso un po’ di tempo, è normale avere il desiderio di iniziare un nuovo rapporto, rimettersi in gioco sentimentalmente parlando. Ecco qualche consiglio su come fare ad iniziare una nuova emozionante storia d’amore.

Dolore, solitudine, angoscia, stanchezza: un turbinio di emozioni che può coglierti impreparata quando un amore finisce e tutti i progetti in comune si dissolvono nel vento. A maggior ragione se ti ritrovi ad affrontare tutto da sola, lontana dagli affetti, con dei figli e non proprio d’amore e d’accordo con l’ormai ex-partner.

Ci vuole tempo perché l’equilibrio si ristabilisca. Ci vogliono forza, determinazione e serenità. Ci vuole consapevolezza per sopravvivere, tirarti fuori dalle macerie e ricostruire te stessa, giorno dopo giorno, pezzo dopo pezzo.

Certamente cambierà la tua visione dell’amore e, di conseguenza, affronterai l’idea di una nuova relazione in modo più cauto e con priorità riviste e rivisitate oppure ti butterai in una nuova storia a capofitto per cercare di alleviare il dolore, cercando qualcuno su cui appoggiarti e da cui farti sostenere.

In entrambi i casi è importante che l’altro sia, da subito, un valore aggiunto nella tua vita: una presenza in cui rivitalizzarti emotivamente, senza inutili carichi di responsabilità.

Crea nuove occasioni

Ma perché ci sia un altro devi prima crearti le occasioni per incontrare nuove persone! Quindi chiama le amiche, visita una mostra, iscriviti in palestra, vai al cinema (da sola, coi figli o con le amiche): rompi la monotonia dell’ingorgo di pensieri poco positivi che possono passarti per la testa, alleggerisci il tuo cuore.

Rispolvera la passione per il teatro e la recitazione o per la cucina thailandese o quel vecchio sogno nel cassetto di imparare lo spagnolo o suonare la chitarra: frequentare corsi (soprattutto se di gruppo) e nuovi ambienti con persone con cui hai già qualcosa in comune è un ottimo modo di fare nuovi incontri.

E se anche non dovessi incontrare nessuno di interessante ed entusiasmante, poco male: avrai comunque scoperto una nuova te!

Dai valore ai tuoi rapporti

Comunque vada, dopo il divorzio, il posto di comando per la gestione emotivamente più appagante devi lasciarla al tuo entusiasmo: fino a che sarà presente, puoi stare certa che ti regalerà emozioni piacevoli e contribuirà al tuo benessere interiore.

Se e quando decidi di frequentare qualcuno, più l’entusiasmo (e la sua energia positiva) dura nel tempo nella vostra storia, maggiore sarà la possibilità di ritrovarsi in una vera e propria relazione d’amore. Ma c’è del positivo anche nel caso in cui l’entusiasmo si disperda velocemente, visto che comunque ti ha permesso di attraversare e lasciarti alle spalle un periodo difficoltoso.

Ovvio che il discorso fatto vale se hai metabolizzato completamente il trauma della perdita. Altrimenti meglio continuare per un altro po’ di tempo a lavorare su te stessa, a imparare a volerti bene e prenderti cura di te: riuscire a stare sola con te stessa in totale serenità è la base di ogni relazione sana.

Quando ti sentirai pronta a fidarti di te e dei tuoi sentimenti, saprai fidarti anche degli altri: sarà allora che corpo e mente, all’unisono, saranno di nuovo disponibili all’amore.

Ciò significa che tutto avrà un gusto più naturale e al periodo di riabilitazione sentimentale, seguirà una svolta sessuale.

Se nel periodo immediatamente successivo al divorzio la libido si era azzerata e il sesso era finito nel dimenticatoio (per ovvi motivi), adesso l’argomento riprende decisamente quota. E lo fa con cognizione di causa.

Anche se sai che, in fondo, il sesso è come andare in bicicletta, ansia e timore di non essere all’altezza della situazione e del compagno possono sempre essere in agguato, soprattutto se nella relazione precedente lamentavi dolori ed eccessiva secchezza durante i rapporti, dovuti forse ad una possibile atrofia vulvo vaginale.

Meglio inserire la voce “visita dal ginecologo” tra gli impegni che fanno parte del programma “prenditi cura di te”. E poi, non è detto che il periodo di castità (o mancanza di quotidianità) debba per forza concludersi con un unico incontro (sarebbe come abbuffarsi dopo un lungo periodo di digiuno: si rischia solo di star male…), è decisamente più interessante viverlo come una degustazione per veri intenditori, capaci di assaporare i gusti e scoprire nuovi piaceri.

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(*) Referenze

  • Nappi RE, Climacteric 2015; 18: 233-240
  • Nappi RE and Kokot-Kierepa M. Climacteric 2012; 15:36-44
  • Nappi RE, et al. Maturitas 2013; 75:373-379

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