Gravi disturbi dell’alimentazione, l’anoressia, la bulimia o l’obesità possono modificare il corpo in modo importante e influire anche sul futuro. Ecco come.
I disturbi alimentari sono più frequenti nella popolazione femminile e, dicono le ultime stime, da qualche tempo cominciano ad interessare in modo considerevole anche le donne in età matura. In ogni caso, un approccio sbagliato all’alimentazione, a qualunque età, può modificare il corpo in modo importante e avere ripercussioni sulla salute.
In questo articolo indaghiamo nello specifico come le questioni di peso influenzino la menopausa.
In questo post parleremo di:
Anoressia, bulimia, obesità: quali differenze
Cominciamo col dire che in questo articolo parliamo di questioni conclamate e codificate come disturbi alimentari, cioè situazioni nelle quali si vive un rapporto conflittuale con il cibo.
Questo rappresenta spesso la manifestazione di un disagio psicologico e diventa causa di problemi di salute che possono diventare gravi e complessi da recuperare specialmente se intervengono in una fase complessa come la menopausa.
Ma intanto facciamo chiarezza sul significato di alcuni termini:
- Anoressia: i suoi tratti distintivi sono il rifiuto del cibo e la paura di prendere peso che diventa persino terrore. Chi ne soffre può avere una percezione distorta della propria immagine. Chi ne soffre generalmente perde peso rapidamente e in modo molto evidente arrivando anche a livelli di grave sottopeso pur senza averne un riscontro personale nell’immagine allo specchio. Chi è malato di anoressia si ostina a rifiutare il cibo e ad eliminare in ogni modo le poche calorie ingerite tramite lunghi digiuni, un’estenuante attività fisica, ricorso a lassativi o altri escamotage spesso dannosi e lesivi dell’equilibrio fisico. Un intervento specialistico precoce può evitare danni all’organismo e ristabilire efficacemente un equilibrio psicologico e fisico.
- Bulimia: il disagio in questo caso si esprime in grandi abbuffate di cibo (spesso ipercalorico) ingerito in modo compulsivo e vorace. Poiché queste smisurate ingestioni di cibo appagano solo nell’immediato, a seguire arrivano altri sentimenti spiacevoli: il senso di colpa e la vergogna. Il pentimento rispetto all’azione di binge-eating (ovvero di abbuffata compulsiva) si traduce in altri comportamenti estremamente dannosi specialmente se reiterati: induzione del vomito, uso di lassativi o sforzi fisici eccessivi allo scopo di smaltire le calorie assunte. La bulimia è una malattia più subdola dell’anoressia perché rende la perdita di peso meno evidente nell’immediato. Anche in questo caso un intervento specialistico può essere risolutivo.
- Grave sovrappeso o obesità: ci sono molti eventi che possono portare una persona a mangiare eccessivamente e a prendere peso in modo incontrollato. Ciò che bisogna tener presente è che la bilancia è un indicatore importante per la salute: non può esistere salute piena e benessere in una persona con un grave problema di peso.
In secondo luogo c’è da dire che l’obesità o il grave sovrappeso, quando si manifestano in età adulta e senza che ci sia stata una situazione analoga in precedenza, è spesso connessa a disagi psicologici e alla difficoltà nella gestione di emozioni negative come ansia, stress, tristezza. Il cibo può diventare un palliativo che sembra essere efficace nell’immediato. Così le porzioni aumentano, i condimenti si arricchiscono di sapidità, la voglia di dolce trova sfogo spesso e volentieri e il risultato è un aumento di peso importante nel tempo, gradualmente.
In questi casi è decisivo il fatto di accorgersi che il corpo sta cambiando, che stai ingrassando, che ti vedi diversamente da come eri prima. Qui è importante decidere di cambiare qualcosa, sapendo di poterlo fare (e anche in questo caso uno specialista può aiutare).
Il sovrappeso non è colpa della menopausa!
Se l’ultimo punto ti ha toccato da vicino e se stai pensando che hai superato i 45 e che il tuo risultato impietoso nello specchio sia colpa della menopausa… saremo impietosi anche noi, a fin di bene: stai solo tentando di spostare il problema, di seppellire le tue responsabilità e la tua determinazione, non stai considerando la tua forza. Come dire? Siccome “non è colpa tua” sei autorizzata a fare niente.
Di vero c’è solo che la menopausa potrebbe essere responsabile (ma non è sempre così) di un rallentamento naturale del metabolismo e quindi ciò potrebbe favorire un aumento di peso. La parola “favorire” è la chiave. L’aumento di peso non è una conseguenza diretta della menopausa: si può mantenere un fisico asciutto e tonico per molti anni diventando ancor più diligenti nell’alimentazione e nell’attività fisica. Esempi di donne snelle e attive ben oltre i 50 anni non mancheranno neppure intorno a te.
In questi casi può bastare davvero poco: ridurre un po’ le porzioni, magari consultando un nutrizionista per esser certa di assumere tutti i nutrienti necessari, fare un po’ di movimento – anche una bella passeggiata veloce ogni giorno – e a dare importanza a qualche piccolo cambiamento che potrebbe darti fastidio. Caldane, difficoltà a riposare bene la notte, sudorazioni, possono portare a irritabilità e nervosismo che non ti aiutano né con il benessere né a perdere peso.
Anoressia e bulimia: quali rischi
L’eccessiva magrezza o le severe oscillazioni di peso a cui possono andare incontro le persone malate di anoressia o bulimia, possono avere gravi conseguenze sulla salute.
Nelle donne in età fertile, una delle prime manifestazioni del disagio del corpo è la scomparsa del ciclo mestruale (amenorrea). Se il ciclo non riparte per un lungo periodo, potrebbe comportare calo nella produzione di estrogeni e progesterone un po’ come accade in menopausa, e dunque aggravandone i disagi tra i quali:
- riduzione della massa ossea, un fattore naturale dopo i 50 anni che, però, può rappresentare un fattore di rischio per l’osteoporosi
- secchezza vaginale e in generale secchezza delle mucose (occhi, bocca)
- dolore ai rapporti
- disturbi del sonno perché gli ormoni giocano un ruolo importante anche nel meccanismo di regolazione sonno/veglia
Obesità: quali rischi
La cultura del benessere basata anche su di un’alimentazione sana ha fatto sì che già da ragazzi tutti sappiamo (o dovremmo sapere) che un peso eccessivo comporta rischi importanti per la salute, in primo luogo può essere responsabile di:
- ipertensione
- diabete
- malattie cardiovascolari
- sindrome metabolica
- alcuni tipi di tumore
Anoressia, bulimia, obesità: come influenzano la menopausa
Quando l’amenorrea che può derivare dall’anoressia e dalla bulimia non viene risolta mediante un’alimentazione adeguata a ripristinare la produzione ormonale, può anticipare la fine della vita fertile, a volte determinando una menopausa precoce.
L’obesità, invece, può costituire un fattore predisponente per la menopausa tardiva perché le importanti riserve di grasso nell’organismo potrebbero “compensare” la riduzione dell’attività ovarica, ritardando la cessazione definitiva delle mestruazioni. Anche la menopausa troppo ritardata rispetto all’età anagrafica potrebbe portare con sé alcune problematiche tipiche, primo fra tutti il peggioramento dei disturbi tipici della menopausa che possono arrivare in modo repentino e più severo della norma.
Accanto a ciò, bisogna sempre ricordare che sia in menopausa che in una situazione di eccesso di peso, aumentano il rischio cardiovascolare, la tendenza all’ipertensione e all’ipercolesterolemia.
Se vuoi ritrovare il tuo benessere, fatti aiutare
In menopausa può aumentare la tendenza a prendere peso e questo, di per sé, è già sufficiente per non rinviare più il momento di seguire una sana alimentazione e dedicarsi di più alla propria forma fisica e alla propria salute.
Nel caso di disturbi alimentari presenti o passati, è ancora più importante stabilire finalmente un giusto rapporto con il cibo. I consigli per un’alimentazione specifica in menopausa non sono mai abbastanza, ma se la tua situazione pensi che meriti un’attenzione maggiore, allora cerca il consiglio di uno o più specialisti.
Forse una dieta su misura per te che tenga conto delle indicazioni anche del ginecologo, il consiglio di un trainer per trovare un allenamento giusto e piacevole, il supporto di chi ti aiuta a lasciare andare qualche questione irrisolta che ti tiene ancora incollata al cibo come rifugio, possono essere più risolutive di tentativi fai-da-te. Non devi vergognarti né del tuo sovrappeso, né tantomeno del fatto che questo possa essersi trasformato oggi in un problema da risolvere.
Prendi consapevolezza del fatto che dimagrire nel modo giusto potrebbe equivalere a stare davvero meglio.