Cosa significano esattamente questi termini? Lo scopriamo insieme ai nostri specialisti.
In questo articolo parliamo di 3 condizioni simili eppure con alcune differenze tra loro: atrofia vaginale, atrofia vulvare e distrofia vaginale. Ti forniamo le risposte alle domande più comuni su similitudini e differenze tra queste condizioni, però prima facciamo una premessa: sulle nostre pagine puoi informarti perché ciò che scriviamo è sempre controllato da esperti, ma se hai notato che qualcosa non va o sospetti che sia così perché da qualche tempo ti senti diversa, devi rivolgerti al ginecologo. Soltanto lo specialista, infatti, può effettuare una diagnosi precisa e individuare trattamenti adatti per te.
Atrofia vaginale e atrofia vulvare
L’Atrofia Vaginale eVulvare, è una patologia cronica e progressiva (quindi “scomoda” perché, se non curata, tende a peggiorare nel tempo e cronicizzare) che interessa il 50% delle donne in menopausa e postmenopausa. Vale a dire che ne soffre 1 donna su 2: una casistica importante. In effetti moltissime donne sperimentano questo disturbo pur senza mai sapere esattamente di cosa si tratta eattribuendo tutti i dolori e i disagi a un fatto “normale” legato alla menopausa, senza sapere che si può fare molto per migliorare il benessere quotidiano.
Infatti si parla molto poco di queste patologie, per vergogna e imbarazzo da parte delle donne ma anche per una sorta di “silenzio preterintenzionale”, cioè un tacere di disturbi o disagi allo specialista (o anche dal ginecologo alla paziente, a volte) volutamente, ma evitare di esporre al ginecologo dubbi può non essere d’aiuto.
“ Il 63% delle donne non sa che è una condizione cronica destinata a peggiorare con il passare del tempo; il 75% si aspetta che siano i medici ad iniziare la discussione sui sintomi della menopausa e la salute sessuale, ma i dati raccolti suggeriscono che questo si verifica soltanto nell’11% dei casi” conferma la dottoressa Rossella Nappi, ginecologa esperta in menopausa, responsabile scientifica della Fondazione Onda (Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna e di Genere).
Distrofia vaginale
Iniziamo con il dire che non c’è una vera e propria differenza fra Atrofia Vaginale e Distrofia Vaginale. Si possono intendere come l’espressione della stessa condizione, anche se – per essere davvero precisi – si può indicare qualche piccola differenza.
La distrofia vaginale è infatti caratterizzata dall’assottigliamento dei tessuti intimi e dalla perdita di elasticità in conseguenza della ridotta lubrificazione delle pareti vaginali. La differenza sta nel fatto che con il termine “distrofia” si indica un’atrofia solo parziale di un tessuto o di un organo, in questo caso della vagina, che è l’organo interno del tuo apparato riproduttivo. Ma a parte queste capziosità che nessuno ti farà notare, possiamo dire tranquillamente che sia nel caso dell’Atrofia Vaginale, sia nel caso della Distrofia Vaginale, siamo dinnanzi all’alterazione della struttura del tessuto vaginale in conseguenza del calo nella produzione di estrogeni, fisiologico in menopausa. I sintomi possono essere gli stessi dell’atrofia vulvare e vaginale, ovvero: secchezza, prurito e bruciore, dolore ai rapporti e conseguenti perdite di sangue ma anche bruciore durante la minzione e incontinenza urinaria.
Atrofia vaginale, atrofia vulvare e distrofia vaginale: la soluzione è sempre il ginecologo
È facile! Richiedi un colloquio in videoconferenza da casa tua con un ginecologo esperto in menopausa vicino a te.
Se avverti uno o più tra questi fastidi, ora che ti sei chiarita le idee e sai di cosa potrebbe trattarsi, non aspettare: prendi appuntamento con il ginecologo (qui trovi un elenco di esperti in menopausa).
C’è molto che si può fare (specialmente se sei alle prime avvisaglie) per trattare con successo l’atrofia vaginale, l’atrofia vulvare e la distrofia vaginale e tenere a bada i disturbi che possono causare ma tutto dipende da te. Come abbiamo già detto, si tratta di condizioni per le quali la diagnosi precoce può fare la differenza nel loro trattamento e nelle probabilità di successo. Aspettare che passi o fidarti dei consigli delle amiche è una cattiva idea: questi disturbi non si risolvono spontaneamente e, in più, il passaparola e il fai-da-te sono sempre dannosi per la salute.
Per aiutarti a spiegare al ginecologo quali sintomi avverti e come ti senti, ti mettiamo a disposizione un valido strumento da stampare e portare con te al momento della visita medica: scarica qui la lista di controllo della salute vaginale che può aiutarti a trovare le parole giuste per parlare con il tuo ginecologo. .
Cos’è e come si manifesta l’Atrofia Vulvo-Vaginale: attenzione a secchezza e prurito
L’Atrofia Vulvare e Vaginale si differenzia nel nome proprio in base alla zona intima che interessa. Come saprai, vagina e vulva non sono la stessa cosa.
Se hai qualche dubbio puoi approfondire l’anatomia del tuo corpo e dei cambiamenti che stai attraversando a questi link:
- come sei fatta: guida semplice all’apparato genitale femminile
- come cambia l’apparato genitale femminile in menopausa.
L’Atrofia causa un assottigliamento dei tessuti intimi, vulvari e vaginali, che diventano più fragili e meno elastici, di conseguenza possono essere più esposti al rischio di lacerarsi e sanguinare (soprattutto durante i rapporti). L’assottigliamento delle pareti vaginali e dei tessuti vulvari è già di per sé una condizione legata alla menopausa perché è la conseguenza della riduzione della lubrificazione naturale dovuta al calo nella produzione ormonale.
Accade, però, che quando questa condizione è particolarmente severa e interessa anche la zona vulvare, ossia la parte esterna dei genitali (dei quali la vagina rappresenta solo l’organo interno), può causare le 4 avvisaglie principali con cui si manifesta l’Atrofia Vulvo-Vaginale:
Per approfondire: questa è la nostra pagina con i consigli su come gestire l’Atrofia Vulvo Vaginale realizzata con il patrocinio della Società Italiana Menopausa (SIM) e dell’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda).