Per qualcuna rappresenta una scelta di vita, quella di restare “single ma non sola” per sempre. Non avere un partner stabile dopo i 50 può rappresentare un grande vantaggio, in alcuni casi, ma può esporre ad alcune problematiche da risolvere quando arriva la menopausa.
Nessuna ombra di convivenza, niente fidanzamento, figuriamoci il matrimonio!
Il succo è questo: ci conosciamo, ci piaciamo, scatta quella molla che spinge fisicamente l’una verso l’altra, c’è una o qualche giorno/notte d’amore spassionato e poi ciao, ognuno per la sua strada, “senza morti e feriti”, come usavamo dire all’Università, quando si parlava dell’ultimo boyfriend durato meno di un buon romanzo.
E non si tratta di un’eccezione: “le applicazioni dedicate agli incontri superano quota cinquecento – si legge in un recente articolo sul Corriere della Sera – sono 50 milioni gli iscritti a Tinder (un sito/App di appuntamenti, ndr); persone che passano un’ora e mezza al giorno online. Il sesso in età avanzata? Un’indagine condotta dal Club-50plus (450 mila soci, 35 mila iscritti in Italia) dimostra che per gli over 50 è decisamente importante”.
Il fatto di fare riferimento a siti di dating non deve però dare un’impressione sbagliata (anzi se vuoi saperne di più abbiamo fatto chiarezza in questo articolo). Stiamo parlando qui di alcune donne (e anche uomini, per carità!) hanno sviluppato negli anni una vera e propria idiosincrasia al rapporto stabile: persone che nella maggior parte dei casi stanno benissimo da sole, non hanno bisogno di un partner fisso e hanno trovato l’equilibrio perfetto in questa situazione di single-non-sola. La vita sociale è attivissima: hanno amici, partecipano a serate, vanno alle feste, hanno spesso degli impegni, anche lavorativi, nei quali mettono dentro anima e corpo e che amano, al pari di un partner fedele. Insomma, tutto è rodato alla perfezione e davvero, non c’è nient’altro da aggiungere in queste vite.
In alcuni casi c’è stato un rapporto lungo alle spalle (magari un matrimonio finito, oppure una love story che ha accompagnato gli anni dell’università fin dal liceo) altre volte non è mai stata superata la soglia psicologica dei 12 mesi in coppia. Sono donne in “splendido isolamento” fatto di indipendenza, di qualche notte avventurosa, di situazioni uniche e di tante storie da raccontare agli amici.
Ma c’è un però: quando arriva la menopausa con il suo corollario di pruriti e secchezza, con i sintomi dell’Atrofia Vulvo Vaginale che mettono in difficoltà persino le coppie più affiatate, cosa ne è delle “folli notti” e degli amori passeggeri?
Quando l’Atrofia Vulvo Vaginale rende difficili i rapporti intimi
Prima non era un problema: ci si conosceva e poi filava tutto liscio. Gli intoppi potevano essere solo quelli di una nuova storia da scoprire, i famosi conti con le aspettative, insomma.
Da quando la perimenopausa ha bussato alle tue porte, invece, ecco qua una serie di fastidi con i quali non avevi mai dovuto confrontarti prima. Una strana sensazione di secchezza, di prurito che ti accompagna tutto il giorno, come fosse un’infezione; qualche piccola perdita ematica qua e là che non ti fa sentire mai “a posto” e tutto questo che nel tempo è andato aumentando, nonostante le cure che hai fatto per superare quella che credevi una cistite.
Anzi, con il tempo le cose sono andate persino peggio perché il prurito si è trasformato in irritazione vera e propria – con tanto di rossore e gonfiore – e la secchezza in dolore. Non riesci più ad avere un rapporto intimo senza provare un fastidio che è al limite del sopportabile.
Così negli ultimi tempi non ti senti più libera. Sei oppressa dal timore di avere qualcosa che non vada “là sotto”, pensi che sarebbe oltremodo imbarazzante trovarsi nella situazione di dover chiudere una partita prima ancora di uscire dagli spogliatoi. Insomma…
È una situazione estremamente spiacevole che non ti fa essere più te stessa. Hai già rinunciato più volte all’invito a cena da parte di un amico che ti piacerebbe conoscere meglio (che c’è di male?) e, davvero, non riesci a capire cosa ti stia accadendo.
Ma non doveva essere una liberazione ‘sta menopausa?
Non te l’aspettavi di certo così, la menopausa! Avevi provato a immaginarla un sacco di volte, anche perché negli ultimi anni l’irregolarità del tuo ciclo ti aveva già fatto capire che non sarebbero passati molti mesi ancora prima di dire addio per sempre a assorbenti, sindromi premestruali e mal di testa. La tua migliore amica, già in menopausa da un paio d’anni, te l’aveva raccontata come una specie di cataclisma naturale ma tu non l’avevi creduta, visto che lei esagera sempre su ogni cosa.
Qualche vampata, un po’ di fastidio sicuramente, ma tu sei abituata a fare i conti con te stessa senza piangere sulle spalle altrui. Che vuoi che sia una sudata improvvisa rispetto alla noia del ciclo mestruale, o peggio, rispetto alla sacrosanta paura di essere rimasta incinta di un uomo che certamente non avresti scelto consapevolmente come padre dei tuoi figli?
Insomma, tutti questi fastidi intimi ti hanno proprio spiazzata. Eri impreparata. Nessuno te ne aveva parlato prima, neppure il tuo ginecologo presso il quale sei sempre andata con costanza. “Ma perché non fanno un corso di preparazione alla menopausa come ci sono i corsi di preparazione al parto?”
Lo specialista giusto può aiutare a superare questi fastidi
Come tante cose della vita, hai scoperto la vera essenza della menopausa vivendola. Sicuramente all’inizio è stata più dura da accettare ma poi tutti i disagi più fastidiosi, i disturbi, i dolori sono andati via, via scemando. Anche l’Atrofia Vulvo Vaginale, che sembrava inaccettabile e irreversibile è invece miglioratata tantissimo a seguito dell’intervento del ginecologo che ha potuto consigliare una terapia adeguata.
È stato un ginecologo specializzato in problematiche inerenti la menopausa a indicarti la giusta strada. Ti ha fatto capire che cosa stava succedendo al tuo corpo, ai tuoi ormoni, ai tessuti della vagina e come tutto questo stava influenzando anche la psiche. Ti ha spiegato che è normale sentirsi un po’ giù in questi casi, che ansia e depressione possono aumentare la loro incidenza peggiorando il quadro generale.
Parlare con lui ti ha dato una grande forza e grazie a questa sei tornata a vivere appieno la tua vita, così come ti piace di più, con i tuoi ideali e i tuoi ritmi.
La vita quotidiana è tornata ad essere interessante e piena di impegni, come sempre: teatro, musica, feste e uscite serali non lasciano mai spazio alla noia. Hai ripreso persino a suonare il piano, un hobby che avevi abbandonato perché, per via dell’Atrofia Vulvo Vaginale, non riuscivi più a star seduta sullo sgabello con i piedi sui pedali: negli ultimi tempi persino questo ti dava dolore.
Cosa? Adesso è ora di trovare un compagno serio per la nuova vita matura?… nemmeno a pensarci!
(*) Referenze
- Nappi RE, Climacteric 2015; 18: 233-240
- Nappi RE and Kokot-Kierepa M. Climacteric 2012; 15:36-44
- Nappi RE, et al. Maturitas 2013; 75:373-379