In menopausa può capitare spesso e, oltre a creare disagio nell’intimità, può rappresentare un campanello di allarme per disturbi tipici dell’età matura o patologie che è bene indagare. Ecco perché il bruciore intimo non va mai trascurato: vediamo quali possono essere le cause e cosa si può fare.
Il bruciore intimo è una sensazione molto comune: ti sarà capitato certamente una volta nella vita e sai di cosa parliamo. Forse in questo periodo in cui stai sperimentando sulla tua pelle i disturbi della menopausa questo disturbo potrebbe tornare a fare capolino: potrebbe capitare dopo un rapporto oppure anche senza un motivo apparente.
Il bruciore intimo è un disturbo che va sempre indagato perché potrebbe essere l’avvisaglia di un assottigliamento delle pareti vaginali, ovvero di Atrofia Vulvo Vaginale, una patologia progressiva che dunque tende a peggiorare nel tempo e potrebbe creare problemi, alla lunga, anche nello svolgimento di attività normali come stare seduta, indossare pantaloni attillati o andare in bicicletta. In questo post vediamo quali possono essere le cause del bruciore intimo in menopausa e cosa puoi fare per risolverlo.
Bruciore intimo: cos’è
Il bruciore intimo è una condizione di fastidio che si manifesta con:
- irritazione
- prurito
- sensazione di eccessivo calore in tutta l’area genitale
- arrossamento delle piccole labbra e delle mucose
- ipersensibilità al contatto
Si tratta, dunque, di un disturbo molto fastidioso e impattante sulla qualità di vita. Per questo motivo, aspettare che bruciori e irritazioni passino da soli non è mai una buona idea e lo stesso vale per i rimedi fai-da-te come lavande o risciacqui con acqua fredda. Possono essere palliativi, ma risultano inefficaci per combattere l’infiammazione e, anzi, potrebbero persino peggiorare le cose, visto che lavarsi troppo spesso contribuisce a rendere più sensibili e vulnerabili le mucose.
Cosa puoi fare, allora? Chiedi un consulto al tuo ginecologo, oppure prenota un teleconsulto con uno specialista in menopausa, scegliendo dalla nostra lista quello più vicino a casa tua.
Bruciore intimo: le cause e i fattori di rischio
Il bruciore intimo in menopausa può avere diverse cause:
- potrebbe trattarsi di un effetto della secchezza (legata ai cambiamenti ormonali) che rende le mucose più delicate
- potrebbe essere il segnale di un’infezione che, alla fine dell’età fertile, possono essere più ricorrenti;
- di uno dei sintomi dell’Atrofia Vulvo Vaginale.
Poiché il bruciore è una manifestazione tutt’altro che specifica ma molto comune, può essere difficile riferirlo ad una condizione precisa. Per questo motivo quando il bruciore intimo non è un disturbo passeggero va sempre indagato.
Vediamo nel dettaglio quali possono essere le sue cause principali:
- Irritazione delle pareti vaginali soggette a microlesioni: può essere determinata dallo sfregamento meccanico durante i rapporti intimi. In menopausa, quando tutto l’apparato genitale è coinvolto in un processo di modificazioni, l’amore potrebbe diventare più difficile per effetto della secchezza vaginale e della riduzione della lubrificazione naturale. Oltre a poter essere causa di bruciore, le microlesioni, a loro volta, possono rappresentare un fattore di rischio perché forniscono un facile accesso a germi e batteri favorendo l’insorgere di infezioni (il cui sintomo principale è proprio il bruciore).
- Infiammazione vaginale: il bruciore, accompagnato dal prurito e dal fastidio, ne è il principale sintomo. In menopausa per effetto dei cambiamenti dell’acidità del pH vaginale, le infiammazioni possono diventare ricorrenti.
- Infezione vaginale: nella maggior parte dei casi è questa la causa del bruciore. In questi casi si tratta dunque della reazione fisiologica dovuta a cause infettive. In menopausa le infezioni possono essere più frequenti che nella vita fertile. La causa è ancora una volta nelle fisiologiche variazioni ormonali che alterano il pH vaginale abbassando le difese intime. I sintomi più frequenti di un’infezione vaginale sono: bruciore, prurito, infiammazione e irritazione, perdite, difficoltà e aumentata frequenza nella minzione.
- Atrofia Vulvo-Vaginale: il bruciore (spesso accompagnato dal prurito) potrebbe essere uno dei primissimi segnali della manifestazione di questa condizione che in menopausa interessa ben 1 donna su 2. L’Atrofia Vulvo Vaginale è una patologia progressiva e cronica (vuol dire che, se non opportunamente trattata, tende a peggiorare nel tempo e a cronicizzare) che causa unassottigliamento dei tessuti vulvari che diventano più fragili e meno elastici. La diagnosi precoce è fondamentale per tenere sotto controllo l’Atrofia Vulvo-Vaginale: anche per questo motivo è bene indagare le cause del bruciore intimo senza indugi né rinvii.
Bruciore intimo: sintomi e complicazioni
La manifestazione del bruciore intimo e la sua durata variano in base alle cause che sono dietro questa condizione. Può interessare sia i genitali esterni (vulva) che quelli interni (vagina).
Il bruciore si può manifestare maggiormente:
- dopo i rapporti intimi
- durante la minzione
- per effetto della semplice sensibilità al tatto
Nei casi più gravi può essere sufficiente il contatto con la biancheria intima per far avvertire dolore urente accompagnato da una sensazione di gonfiore (che spesso non corrisponde a verità). Un bruciore intimo persistente può avere anche una serie di complicazioni come astenia, debolezza e febbre specialmente se la causa è un’infezione.
Bruciore intimo: la diagnosi
Abbiamo già detto che il bruciore intimo non va mai trascurato e che l’unica cosa da fare per risolverlo è indagarne le cause. L’unico che può restituire una diagnosi è il ginecologo, al quale devi rivolgerti in presenza di un fastidio che si rivela non passeggero.
Per formulare una diagnosi precisa, lo specialista potrà ritenere utile eseguire, oltre alla visita ginecologica, alcuni semplici esami come quello dell’urina, delle secrezioni genitali (mediante tampone) o le analisi del sangue; oppure accertamenti clinici più approfonditi come la biopsia, in caso di lesioni sospette.
Bruciore intimo: trattamenti e rimedi
Quando ti rechi dal ginecologo per indagare sulle cause del bruciore intimo è necessario che tu esponga in maniera dettagliata, senza imbarazzo né vergogna, il fastidio che provi e, nello specifico, in quale parte lo avverti e quando si manifesta in modo più violento.
Ciò che puoi fare da subito, è senza dubbio dedicare la giusta attenzione all’igiene intima: non lavarti troppo spesso, usa un sapone ultra delicato, possibilmente specifico per la menopausa. Anche in questo caso, chiedi consiglio al ginecologo che saprà guidarti nella scelta del giusto prodotto.
Bruciore intimo: quale prevenzione
Oltre a curare l’igiene intima puoi prevenire infiammazioni ed infezioni:
- Stando attenta a tutti gli ambienti nei quali si usano docce, panche e sedute in promiscuità (come la palestra).
- Lava le mani con attenzione sia prima che dopo aver utilizzato il bagno
- Evita biancheria intima sintetica: la miglior soluzione sono gli slip in fibre naturali traspiranti (come il cotone) e, in caso di pelle sensibile, esclusivamente bianchi per ridurre al minimo il rischio di allergie
- Evita il ricorso eccessivo a dispositivi igienici che non fanno respirare la pelle (come i salvaslip o gli assorbenti). Se ne hai bisogno cerca in commercio quelli in tessuto naturale, in cotone. Se usi prodotti lavabili, fai attenzione anche alla scelta del detersivo che usi.
- Evita di indossare con frequenza abbigliamento attillato e collant troppo stretti.
Presta attenzione anche all’intimità con partner occasionali perché i rapporti sessuali non protetti costituiscono il veicolo privilegiato di infezioni.