La menopausa è un periodo di significativi cambiamenti nel corpo di noi donne che possono portare a vari fastidi scomodi, uno dei quali è il bruciore intimo.

Le informazioni medico-scientifiche contenute in questo articolo sono state controllate dal nostro staff medico

Cosa si intende per bruciore intimo

Il bruciore intimo è una condizione di fastidio che si manifesta con:

  • irritazione
  • prurito
  • sensazione di eccessivo calore in tutta l’area genitale
  • arrossamento delle piccole labbra e delle mucose
  • ipersensibilità al contatto

Si tratta, dunque, di un disturbo molto fastidioso e impattante sulla qualità di vita.

Se vuoi capire meglio di quale disturbo si tratta, puoi leggere questo articolo che lo spiega.

Bruciore intimo esterno in menopausa: capire, affrontare, prevenire

Cambia il corpo, cambia la mente. La menopausa è un periodo di rinnovamento che va accolto con serenità. È vero che potrebbe comparire qualche disturbo, ma ogni cosa può essere affrontata con la giusta consapevolezza e con l’aiuto del ginecologo.

I disturbi della menopausa riguardano spesso la zona genitale ed è il caso del bruciore intimo, una sensazione che ricorda un’abrasione. La vulva (la parte genitale esterna) dà sensazione di calore, appare arrossata, a volte persino gonfia. 

Esaminiamo le cause di questo disturbo e scopriamo insieme come affrontarlo e prevenirlo.

Le cause principali del bruciore intimo esterno

La menopausa si caratterizza per una progressiva diminuzione della produzione di estrogeni, ormoni fondamentali, tra le altre cose, per conservare l’idratazione, la salute e l’elasticità della pelle.

Questi cambiamenti riguardano tutto il corpo e sono gli stessi che possono determinare la comparsa delle rughe o di alcuni disturbi come la sindrome dell’occhio secco o la bocca secca.

È la stessa carenza ormonale che, nella zona intima, può determinare secchezza, prurito e/o bruciore, tra i disturbi maggiormente riferiti dalle donne in menopausa ai ginecologi1.

Disturbi associati al bruciore intimo esterno

Oltre al bruciore, con l’arrivo della menopausa potresti sperimentare altri piccoli fastidi intimi che possono essere ad esso associati.

I maggiori sono:

Perché non bisogna sottovalutare il bruciore intimo esterno in menopausa

Il bruciore intimo esterno in menopausa non deve essere un tabù né un disagio con cui convivere in silenzio. Conoscere le cause, adottare strategie di gestione e prevenzione efficaci e, soprattutto, consultare un ginecologo può fare la differenza nel tuo benessere quotidiano.

Ogni disagio intimo, infatti, andrebbe segnalato al medico perché potrebbe aiutare a individuare condizioni che potrebbero peggiorare nel tempo, se trascurate, come l’Atrofia Vulvo Vaginale.

Quando è il caso di consultare il ginecologo per il bruciore intimo? Leggi questo articolo che ne parla.

Atrofia Vulvo Vaginale e bruciore intimo

Il bruciore intimo esterno potrebbe essere un segnale iniziale di Atrofia Vulvo Vaginale, una condizione progressiva che interessa mediamente una donna su due in menopausa2 e che potrebbe comportare disagi al livello intimo e sessuale specialmente se trascurata.

Il termine Atrofia Vaginale descrive un cambiamento delle mucose vulvari (esterne) e vaginali (interne) che diventano più asciutte, più fragili, meno elastiche e per questo più sensibili sia al contatto che al dolore.

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Infezioni e bruciore intimo

Diverse infezioni, come la candida o la cistite, potrebbero causare bruciore intimo, quindi è essenziale una corretta diagnosi per evitare che l’infezione peggiori.

In più, bisogna aggiungere che in menopausa le infezioni potrebbero diventare ricorrenti per via soprattutto dell’acidità tipica della zona intima che pian piano diminuisce. È proprio questa acidità dell’ambiente vulvo-vaginale a renderlo normalmente inospitale a batteri e funghi e a tenere lontane le infezioni, una specie di autoprotezione che potrebbe venire meno con la menopausa.

In questi casi il ginecologo potrebbe consigliare di assumere probiotici, ma anche di scegliere un detergente, giusto per l’età, da usare quotidianamente. Anche questo può fare la differenza.

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Gestire il bruciore intimo esterno

Quando c’è un fastidio intimo la quotidianità può diventare più impegnativa da gestire. Il bruciore può renderti nervosa, può essere persino doloroso restare seduta in ufficio per molto tempo, a volte anche camminare può diventare disagevole. La lingerie può dare fastidio anche al contatto, non c’è niente che possa farti stare bene.

Se questo è il tuo caso ci sono più cose da NON fare che cose da fare. Anzi, nella tua lista di cose da fare per risolvere il tuo bruciore intimo ce n’è solo una: prenotare una visita dal ginecologo e ascoltare i suoi consigli.

Per maggiore chiarezza, però, vediamo le cose che potresti evitare quando senti bruciore lì.

Regole di buon senso per non peggiorare il bruciore intimo esterno

L’elenco rappresenta solo delle regole di buon senso immediato, ma se si dovesse presentare questo fastidio, ricorda che devi avvisare il ginecologo per sapere come puoi gestire il disturbo.

  • Meglio evitare di lavarsi troppo spesso: la vulva si auto-protegge e le sue secrezioni, oltre ad essere un aiuto alla secchezza, sono anche lenitive. Non bisogna esagerare con l’igiene perché si laverebbe via anche la naturale protezione intima.
  • Non si dovrebbero usare gel, creme o lubrificanti fai-da-te. Prima di usare prodotti topici, di qualsiasi origine (anche naturali), bisogna ricordarsi di consultare il ginecologo per domandare un parere.
  • Preferire, rispetto a indumenti intimi sintetici e salvaslip, i tessuti naturali, meglio se bianchi e traspiranti come il cotone. A volte una buona traspirazione può fare molto: tessuti sintetici o l’uso quotidiano di salvaslip o assorbenti possono aumentare sia l’umidità che il calore della zona intima creando un ambiente più favorevole a irritazioni e infezioni.
  • Dormire con gli slip indosso può essere peggiorativo. La notte è meglio stare libera:una camicia da notte e niente biancheria può aiutare l’ambiente intimo a respirare e ritrovare il suo equilibrio naturalmente.

Fonti:

1, https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/26581580/

2. Nappi and Palacios Climacteric 2014

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