Niente come il ciclo mestruale indica la fine della vita fertile. Ecco perché abbiamo realizzato questa guida per aiutarti a orientarti nella comprensione dei piccoli disturbi che possono coinvolgere la tua intimità e che possono avere a che fare con il ciclo.
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Con la menopausa termina la ciclicità che più di tutte caratterizza l’essere donna. Questo grande cambiamento (più interno che esterno, per la verità), può essere vissuto con timore perché rappresenta la fine di qualcosa, alla quale non fa seguito una diversa ciclicità: semplicemente non accade più nulla.
Le mestruazioni, infatti, cessano definitivamente e al loro posto non c’è più qualcosa che arriva un mese, dopo l’altro.
La fine del ciclo mestruale segna l’ingresso in menopausa?
La menopausa non giunge repentinamente dunque è spesso difficile per la donna individuare il momento esatto nel quale il corpo cessa l’attività ovarica.
Con buona approssimazione (in modo empirico, cioè) si può fare affidamento sull’osservazione dell’andamento delle mestruazioni che sono uno dei più importanti indicatori dello stato di attività, o meno, delle ovaie. Tuttavia le mestruazioni possono attraversare un periodo di irregolarità prima di cessare definitivamente: è la perimenopausa.
Dopo 12 mesi dall’ultimo ciclo mestruale si può dire che il corpo è effettivamente entrato in menopausa.
La risposta alla domanda è dunque: sì, la fine del ciclo segna l’ingresso nella menopausa, purché sia passato almeno un anno dall’ultima mestruazione.
Le mestruazioni scompaiono ma possono restare piccoli dolori o disturbi
Durante la perimenopausa, cioè quel periodo che precede la fine definitiva delle mestruazioni, ci possono essere periodi di irregolarità nei quali il ciclo si accorcia o si allunga tanto da saltare un mese, o anche più. Ciò che però accade con frequenza è che i dolori mestruali si accentuino, e con essi la sindrome premestruale quindi anche mal di testa, irritabilità e umore ballerino.
Quando poi il corpo entra definitivamente in menopausa e le mestruazioni scompaiono, possono allo stesso modo restare dei piccoli dolori addominali che ricordano quelli del ciclo ma che non sono premonitori della mestruazione. Allo stesso modo possono ripresentarsi dei dolori al seno.
Qui invece analizziamo le ragioni dei dolori al seno (mastodinia)
Quando il ciclo è particolarmente doloroso durante la vita fertile per via dell’endometriosi – una malattia che comporta la crescita del tessuto endometriale al di fuori della sua sede naturale (l’utero) – i dolori acuti che rendono questa malattia invalidante tendono a scomparire gradualmente in menopausa. È però possibile che qualche dolore resti. In questo articolo ti spieghiamo perché.
Ma quelle perdite… sono ancora mestruazioni?
In perimenopausa è abbastanza normale avere delle perdite ematiche. Le motivazioni possono essere di diversa natura, ma per lo più si tratta di spotting, un cosiddetto “sintomo amico” che va osservato con cura e riferito al ginecologo.
Spesso non c’è nulla di preoccupante, tuttavia è bene escludere alcune ragioni di perdite ematiche che potrebbero essere più importanti come l’Atrofia Vulvo Vaginale, una situazione comune nelle donne in menopausa (le indagini parlano di un’incidenza del 50% circa) che porta le pareti delle mucose vaginali e vulvari ad assottigliarsi, a diventare più fragili e asciutte e dunque soggette ad abrasioni o microlesioni dolorose, oltre che sanguinolente. Questo può accadere frequentemente dopo un rapporto intimo, ed è una delle ragioni che conduce molte donne dopo la menopausa a evitare rapporti completi con il partner. Ovviamente l’astinenza non è né un rimedio, né tanto meno una soluzione al problema, anzi: potrebbe generare altre questioni, estranee a quelle fisiche, che hanno un impatto sulla vita quotidiana.
In caso di perdite, di qualunque natura ed entità, ti consigliamo di parlarne con il tuo ginecologo. In alternativa, se hai timore, ti vergogni o pensi di aver bisogno di un secondo parere, puoi scegliere un professionista esperto in problematiche della menopausa dal nostro elenco aggiornato di ginecologi, scegliendo quello più vicino a casa tua.
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