Clitoride più piccolo!? È solo una tua impressione oppure può succedere davvero?
Quasi sempre si finisce per tenere per sé queste percezioni per vergogna e per imbarazzo ma anche, spesso, per l’incertezza che si tratti solo di sensazioni personali, magari dettate dall’insicurezza che può derivare da un periodo di cambiamenti importanti com’è quello della menopausa.
In questo post parleremo di:
In realtà l’arrivo della menopausa può portare con sé, oltre ad alcuni cambiamenti che possono riguardare corpo e mente, anche delle modificazioni a carico dell’apparato genitale femminile. Al livello intimo, infatti, qualcosa può cambiare sia nella zona esterna che in quella interna degli organi riproduttivi.
Questa nuova condizione non deve spaventarti perché è determinata dalle variazioni ormonali tipiche e normali nel periodo ed è perciò una conseguenza fisiologica di un passaggio che tutte le donne affrontano: la menopausa.
La fine dell’età fertile è un evento naturale della vita di una donna e come tale deve essere vissuta. Questo non vuol dire, però, che tu debba guardare “impotente” certi cambiamenti ed adeguarti ad essi, soprattutto se comportano fastidi intimi e intervengono a modificare l’intimità col partner.
In questo articolo ci occupiamo di un argomento molto delicato, quasi tabù perché spesso taciuto per vergogna e insicurezza: i cambiamenti che possono interessare il clitoride. Si tratta di una porzione di tessuto intimo molto piccola eppure con un ruolo fondamentale per raggiungere il piacere e, dunque, per una vita intima soddisfacente.
Cos’è il clitoride e com’è fatto?
Il clitoride è un organo erettile, come un piccolissimo pene, che si trova nella parte superiore esterna della vulva. Ha una particolare forma simile ad una Y situata nel punto di unione delle piccole labbra. La sua zona più sensibile, quella della quale ciascuna donna riesce ad avere distintamente la percezione, misura solo pochi millimetri. Eppure il clitoride è composto da una struttura complessa, che si articola in 3 parti, alcune esterne ed altre interne:
- il glande che rappresenta la zona visibile e dotata di maggior sensibilità, che è considerata il corrispettivo femminile dell’organo sessuale maschile
- l’asta, che comincia dal glande ma è solo parzialmente visibile
- i crura, che sono come due radici interne e profonde che passano vicino all’osso pubico
È questa particolare conformazione a far sì che il clitoride abbia un ruolo fondamentale nel piacere femminile.
Questo accade perché il clitoride è l’organo più innervato di tutto il corpo: in questa zona affluiscono qualcosa come 8mila terminazioni nervose. Un primato insospettabile, che spiega perché la funzione esclusiva del clitoride è quella deputata al raggiungimento dell’orgasmo.
Può succedere che il clitoride diventi più piccolo?
Quando si manifestano i segnali inequivocabili dell’avvicinarsi della menopausa, alcune donne notano in maniera chiara e distinta anche alcuni cambiamenti a livello intimo. Come tutte le cose che riguardano la menopausa, si tratta anche qui di manifestazioni personalissime: ogni donna è diversa e ogni menopausa si evidenzia in modo diverso.
Può accadere, però, che le dimensioni del clitoride diminuiscano realmente e, con esse, anche la sua sensibilità.
Un segnale, in questo senso, può essere la difficoltà a raggiungere il piacere. Insieme a questo:
- le grandi e piccole labbra potrebbero ridursi di spessore e dimensioni
- il “Monte di Venere” potrebbe abbassarsi e diventare più piatto
- potresti notare una stenosi dell’accesso vaginale cioè un restringimento dell’ingresso della vagina
Clitoride più piccolo: quali possono essere le cause?
Tra i cambiamenti ormonali tipici della menopausa che possono modificare l’apparato genitale femminile, nello specifico è la ridotta produzione di estrogeni ad essere responsabile della diminuzione delle dimensioni e della sensibilità del clitoride. Fin qui si tratta di modificazioni naturali perché legate al fisiologico calo dei livelli di ormoni.
Alcune volte, però, possono intervenire altri fattori, sempre legati agli squilibri ormonali tipici del periodo, che si configurano come vere e proprie problematiche, dunque meritevoli di approfondimento: è il caso in cui il clitoride diventa atrofico e, oltre che di volume e sensibilità, perde anche di tono.
Questa situazione può essere legata all’Atrofia Vulvo Vaginale.
Atrofia Vulvo Vaginale
1 donna su 2 è soggetta ai suoi sintomi.
Clitoride più piccolo e Atrofia Vulvo Vaginale
Una donna su due dopo i 50 anni evidenzia i segnali dell’Atrofia Vulvo Vaginale, una condizione che causa un progressivo assottigliamento dei tessuti intimi, che diventano più fragili e meno elastici.
Da questa condizione possono derivare disturbi disagevoli e imbarazzanti come:
Il clitoride è davvero più piccolo: cosa posso fare?
Come fare chiarezza e sgombrare la tua mente da ansia e paura?
Metterti al riparo dai timori e soprattutto dai rischi sulla tua salute è più semplice di quello che pensi. Rivolgiti al ginecologo senza timore: basta un semplice esame visivo di qualche secondo perché lo specialista si accorga che il tuo problema è l’Atrofia del clitoride e quindi l’Atrofia Vulvo Vaginale.
Se provi vergogna, puoi fare questo test anonimo e presentare i risultati al tuo ginecologo: sarà il test a parlare per te!
Clitoride più piccolo: quali possono essere le conseguenze?
La riduzione delle dimensioni e della sensibilità del clitoride può avere effetti sulla ricerca e sul raggiungimento del piacere.
Ciò potrebbe ripercuotersi sul rapporto di coppia e sul tuo benessere di donna. A questo potrebbe far da corollario anche un calo del desiderio, piuttosto comune in menopausa, e una riduzione della lubrificazione naturale che potrebbe rendere ancor più difficile ogni tentativo di avere rapporti.
Come hai capito, non ci sono conseguenze dirette sulla salute ma è importantissimo segnalarlo al ginecologo perché possa aiutarti a superare questo imbarazzante disagio.
Non devi rassegnarti a vivere l’intimità senza più il piacere dell’amore o (peggio) a chiudere definitivamente l’argomento. C’è molto che puoi fare per mantenere una vita intima soddisfacente in menopausa e in questo senso tu e il tuo ginecologo potete diventare alleati in questa partita.
Fa’ tu il primo passo e parla con lo specialista in modo schietto e sincero dei tuoi disagi: soltanto con un dialogo diretto potrai individuare i trattamenti su misura per te. Nel frattempo, confidati anche con il partner in modo da sgombrare il campo da equivoci: confessargli le tue difficoltà e chiarisci che le difficoltà degli ultimi tempi non dipendono dal sentimento. Se vuoi, coinvolgi il tuo partner e andate insieme dal ginecologo: potrebbe essere il primo passo per ritrovare l’intimità.
La menopausa non è una malattia, però potrebbe richiedere qualche attenzione in più nel monitorare le condizioni del tuo organismo, soprattutto in considerazione dello sforzo di adattamento al nuovo assetto ormonale che gli viene richiesto: l’incontro periodico con il ginecologo rappresenta il modo migliore per prenderti cura di te in questa delicata fase della tua vita di donna.