In bagno non si tratta solo di “fare le proprie cose” e basta. La posizione che assumi insieme a piccoli accorgimenti può fare una grande differenza per la tua salute.
Parliamo di un argomento un po’ delicato, ma decisamente importante: come andare in bagno nel modo giusto e non solo dopo i cinquant’anni. Sì, hai letto bene. Esiste anche un modo giusto di “fare le proprie cose”, un modo che può aiutarti fattivamente a preservare la tua salute intima e il tuo benessere.
Si tratta di un tema poco conosciuto che non sempre è oggetto di una opportuna informazione. Negli ultimi anni, grazie anche alle attività dei professionisti sui social e sul web, se ne parla certamente più d’un tempo, ma è davvero necessario fermarsi sull’argomento e provare a fare chiarezza su un aspetto spesso trascurato e invece molto importante.
Imparare ad andare in bagno nel modo giusto è particolarmente importante in menopausa quando l’intero apparato genitale femminile, i suoi tessuti, le sue mucose e i suoi organi, subiscono grandi cambiamenti.
Disagi molto comuni in menopausa come dolore, bruciori intimi, infezioni ricorrenti, cedimenti del pavimento pelvico, potrebbero essere peggiorati da una gestione poco corretta delle nostre funzioni fisiologiche. In questo articolo ti spieghiamo perché.
La posizione corretta quando vai in bagno
La postura che assumi quando sei in bagno è fondamentale per la salute intima e non solo. Si tratta di un gesto che tutti compiono più volte al giorno e che è molto legato all’abitudine. Qualche anno fa è stato addirittura pubblicato un libro (L’intestino felice della giovane biologa Giulia Enders) che spiega come e perché dovremmo cambiare il modo di andare in bagno a tutto beneficio della salute.
Assumere una posizione adeguata quando vai in bagno è importante perché potrebbe contribuire ad evitare una serie di problemi particolarmente fastidiosi e frequenti, specialmente durante la menopausa. Perciò, prima di approfondire i motivi, qual è la posizione più corretta da assumere?
Nel libro che abbiamo citato, ma anche per voce di esperti gastroenterologi e medici, la posizione che viene consigliata come maggiormente adeguata è quella accovacciata. La stessa, in sostanza, che si adotterebbe su un bagno alla turca oppure, se preferisci, facendo uno squat in palestra. In questa posizione, le cosce disegnano un angolo di circa 35° con il tronco e c’è meno pressione sul retto da parte dei muscoli pelvici e dunque l’evacuazione avviene in modo più veloce e semplice quindi senza sforzo.
Il punto infatti è proprio questo: è importantissimo evitare lo sforzo perché questo potrebbe danneggiare le pareti rettali ma anche, e soprattutto, i muscoli pelvici che, specialmente dopo la menopausa, sono sempre più oggetto di attenzione perché contribuiscono al benessere quotidiano delle donne.
Sai cos’è il pavimento pelvico e perché è così importante?
Il pavimento pelvico è una struttura muscolare complessa che si trova nella parte inferiore del bacino. Ha la forma di un’amaca e sostiene nella loro posizione gli organi pelvici, tra cui vescica, utero e retto, consentendo il loro funzionamento fisiologico. Questi muscoli svolgono un ruolo cruciale ma dopo i cambiamenti ormonali tipici della menopausa, specialmente se ci sono stati uno o più parti vaginali, il pavimento pelvico potrebbe indebolirsi. Questo indebolimento può portare al prolasso degli organi pelvici, un problema comune nelle donne ma estremamente impattante nella vita quotidiana: lo “scivolamento” degli organi pelvici potrebbe condurre infatti a difficoltà o dolore durante i rapporti sessuali, incontinenza urinaria o fecale, disagio nel rapporto con il proprio corpo. La salute del pavimento pelvico è quindi fondamentale per la qualità della vita e il benessere generale, ed è particolarmente importante curarla durante periodi di cambiamento fisiologico come la menopausa.
Per approfondire:
- Cos’è il pavimento pelvico
- Pavimento pelvico e menopausa: come cambia
- Prolasso pelvico in menopausa: cause e sintomi
- Esercizi per rinforzare il pavimento pelvico
Come posso assumere una posizione corretta nel mio bagno?
Siamo tutti abituati ormai, nella nostra cultura, ad un certo tipo di sanitari ed è oggettivamente improbabile proporre di cambiarli. Perciò, senza installare un WC alla turca, ecco come puoi assumere delle posizioni più ergonomiche e corrette quando vai in bagno.
La soluzione è usare un semplice sgabello di fronte al WC, un rialzo da posizionare sotto i piedi per assumere quella che viene indicata come la postura più naturale. In questo modo puoi stare comunque seduta come sempre ma lasciando che il tuo corpo lavori più efficacemente. Un rialzo ti permette infatti di alzare l’angolo che le cosce fanno con il tronco, che dunque si avvicinano, simulando di fatto la posizione accovacciata che sarebbe quella biomeccanicamente più efficace e corretta per l’evacuazione.
Quando sei seduta, inoltre, cerca di tenere la schiena dritta, perpendicolare al pavimento.
Puoi chiedere maggiori informazioni al tuo ginecologo.
Parola d’ordine: niente sforzo
La menopausa è un periodo di grandi cambiamenti per le donne, che vanno ben oltre la cessazione del ciclo mestruale. Uno degli aspetti meno discussi, ma altrettanto importanti, è come questi cambiamenti ormonali possono influenzare la nostra salute pelvica e, in particolare, il nostro comportamento in bagno. Se pensi che spingere un po’ per velocizzare le operazioni in bagno sia un gesto innocuo, è il momento di ripensarci. Soprattutto durante la menopausa, evitare lo sforzo durante la minzione o l’evacuazione è fondamentale per una serie di ragioni.
Innanzitutto, la minzione e l’evacuazione sono processi fisiologici che dovrebbero avvenire naturalmente, senza necessità di forzare. Ora fatti una domanda: quante volte – per sbrigarti oppure per farla prima di uscire – hai “forzato” l’evacuazione o la minzione? Bene. Da oggi non dovresti farlo più.
Spingere può causare un aumento della pressione addominale, una situazione che potrebbe accelerare o peggiorare problemi di lassità del pavimento pelvico e, in alcuni casi, dare persino luogo a ragadi o emorroidi.
Durante la menopausa, la carenza di estrogeni rende i tessuti genitali, ma in generale di tutto il corpo, meno elastici e più fragili. Ecco perché uno sforzo eccessivo, specialmente se ripetuto più volte al giorno, potrebbe mettere a serio rischio la salute del pavimento pelvico.
Rispettare il proprio corpo significa anche assecondare i suoi ritmi naturali. Quindi, se senti lo stimolo di andare in bagno, non ignorarlo e prenditi il tuo tempo per un atto naturale e fisiologico. Se invece non ne senti la necessità, evita di andare lo stesso. È tipico prima di uscire… “la faccio ora così dopo non devo farla”… ma è sbagliato!
Non solo stimolo e postura: è importante anche il tempo che passi in bagno
Impariamo ad andare in bagno da piccolissime, assecondando il segnale che il corpo ci manda, quello che chiamiamo lo stimolo.
Ma nella frenesia della vita quotidiana spesso siamo costrette a non assecondare questo stimolo nel momento in cui si presenta. In poche parole, troppo spesso tratteniamo oppure andiamo in bagno senza avere lo stimolo.
Ogni cosa a suo tempo: un’altra ragione per assecondare lo stimolo senza trattenere o anticipare
Assecondare lo stimolo naturale di andare in bagno è cruciale e l’abbiamo già spiegato sopra. Ma ci sono altri motivi per i quali non dovresti ignorare o ritardare la risposta a questi impulsi. Intanto ritardare significa andare incontro, molto probabilmente, a disagi e gonfiori temporanei, ma anche a uno stress eccessivo sui muscoli del pavimento pelvico. Ma anche tentare di andare in bagno senza uno stimolo vero e proprio può creare tensioni inutili su questa delicata struttura muscolare.
Ma non è solo un fatto di pavimento pelvico.
Urina e feci sono scorie che vanno espulse dal corpo nel momento in cui il corpo stesso lo richiede. Il fatto di trattenere queste scorie più del previsto può esporre al rischio di sviluppare infezioni: batteri, tossine e sostanze acide presenti naturalmente nelle feci e nelle urine possono trovare il modo di attecchire e proliferare.
Inoltre, nel caso delle feci, trattenerle più del previsto potrebbe portare a stitichezza o difficoltà di evacuazione successiva. Questo accade perché, permanendo nell’intestino, le feci si disidratano diventando più dure e secche e, ovviamente, difficili da espellere.
Non restare seduta né più, né meno del previsto
L’invito che ti rivolgiamo è a prenderti il tuo tempo, almeno per le tue funzioni fisiologiche. E l’esortazione la sentiamo particolarmente urgente, specialmente in questi tempi in cui si fa tutto velocemente e persino andare in bagno si trasforma in “una volata”.
Quindi prima regola: niente fretta. Cercare di terminare in poco tempo significherebbe spingere e ora sai bene – come ti abbiamo spiegato nel precedente paragrafo – quanto questo possa essere dannoso.
Seconda regola: niente lunghe sedute! Se sei abituata a portare il telefono, il cruciverba o il tuo libro, e sei una che potrebbe restare in bagno per tante ore, questa informazione è per te. Stare seduti troppo tempo sul gabinetto, pone il corpo in una posizione tale per cui la zona perineale (cioè quella fra l’ingresso della vagina e l’ano) si trova più in basso delle cosce. In questa posizione le vene e le arterie di quest’area sono soggette a una maggiore pressione.
Come posso andare in bagno nel modo giusto?
Andare in bagno è un’attività quotidiana che, come molti aspetti della vita, merita una maggiore considerazione, soprattutto durante fasi importanti di transizione come la menopausa.
Dall’ascolto dello stimolo naturale al tempo che ci concediamo, ogni dettaglio conta. Adottare la giusta postura, evitare sforzi eccessivi e prendersi il tempo necessario non sono solo gesti di rispetto verso il nostro corpo, ma sono passaggi fondamentali per la manutenzione di una salute intima, sessuale e pelvica di lunga durata.
Questo diventa ancora più importante in menopausa quando le mucose e i tessuti, anche della zona intima, diventano naturalmente più fragili e il pavimento pelvico è soggetto a indebolimento. La salute intima non è mai un dettaglio e, in questo caso, potrebbe iniziare con qualcosa di così semplice come cambiare il modo in cui andiamo in bagno.
Quindi, la prossima volta che senti lo stimolo naturale, ricorda che prenderti cura di te in quel momento è un investimento a lungo termine nella tua salute e nel tuo benessere generale e se hai dei dubbi, chiedi informazioni al tuo ginecologo.