Se due persone sono “oltre” il semplice rapporto di coppia e sono in grado di divertirsi insieme, allora una storia d’amore può diventare davvero un abbraccio caldo e accogliente che dura tutta la vita. Ma la complicità non è questione di fortuna. È anche impegno reciproco e disponibilità a cambiare ogni giorno.
Quando mi dicono che sono una donna fortunata ad aver trovato un uomo che mi sta accanto con amore e dedizione tutti i giorni e con il quale sembra che nulla sia un problema, rispondo che hanno ragione, ma la complicità di coppia non è questione di fortuna: “L’ho educato bene!”, mi diverto a rispondere, raccogliendo i sorrisi dei miei interlocutori.
Eppure – battute a parte – la (bella) vita di coppia è così: ci si cambia a vicenda, si matura, si cresce insieme. Più che “L’ho educato bene!”, dovrei rispondere: “Ci siamo insegnati a vicenda a farlo” (ma non farebbe ridere).
Sì perché deve esserci la disponibilità a mettersi in discussione, ad accogliere l’altro in sé, altrimenti…
… Altrimenti la coppia sarà sempre una somma di io + te e mai un’entità a sé stante. Un’entità che ha senso da sola, che non ha bisogno d’altro, che si alimenta del proprio amore e che cresce ogni giorno un po’, coccolando ogni cambiamento facile e difficile (l’arrivo dei figli, le notti insonni, i momenti scuri, le crisi e – sì – anche la menopausa) come un’occasione di fare ancora un’altra cosa assieme, di giocare in squadra e dimostrare di essere più forti di qualunque inciampo.
È una bella storia? Sì, ma non solo. Dietro tutto ciò c’è tanta voglia di realizzare questo obiettivo e per questo tanto impegno reciproco e quotidiano per essere sempre in grado di sorridere insieme, divertirsi insieme e fare insieme.
Cos’altro, più di questo, mantiene giovani e felici?
Scopri le basi sulle quali si regge la tua vita e scrivi la lista delle priorità
Oggi voglio essere molto schietta e diretta. Quando c’è qualcosa che non va, in ogni ambito, ci sono due tipologie di persone:
- Quelle che si lamentano di quanto sono sfortunate
- Quelle che tirano dritto e cercano una soluzione
Personalmente, nutro una forte idiosincrasia per le persone del primo tipo: non sopporto la lagna. E naturalmente questo atteggiamento l’ho riportato anche nel rapporto di coppia.
Ma non è stato sempre così. La maturità mi ha aiutato molto e con essa anche il mio compagno di vita. Lui mi ha insegnato che anche ciò che sembra fondamentale, importantissimo, imprescindibile… potrebbe non esserlo, guardandolo da un’altra angolatura e con un’altra lista di priorità in mano.
In questo articolo sulla complicità di coppia è importante, secondo me, mettere bene a fuoco questo concetto: ognuna di noi ha la possibilità di farsi una propria lista di priorità. E non parlo di panni da lavare, di lavoro o di parrucchiere. Parlo di pilastri della vita. Di quelle cose che stanno più nel profondo. Che regolano la nostra esistenza.
Ci hai mai pensato? Hai mai pensato, cioè, al fatto che ci sono delle gambe sulle quali si regge l’esistenza e che determinano il modo di vivere di ciascuno di noi?
Beh, io ho 2 nomi per queste “gambe”:
- Cultura, intesa come l’insieme degli insegnamenti che hanno forgiato il nostro carattere: la nostra storia, la nostra famiglia, l’educazione ricevuta, le porte prese in faccia e quelle superate, le esperienze fatte, gli “incidenti” di percorso incontrati, etc.
- Valori, intesi come gli strumenti di interpretazione della realtà che abbiamo a disposizione, quelli più importanti, quelli imprescindibili, ai quali non possiamo rinunciare.
È su queste due gambe che dovrebbe reggersi la tua lista delle priorità.
Recuperare la complicità di coppia? Segui questi accorgimenti
Lo abbiamo ripetuto più volte: cambiare non è affatto facile. Perché ti obbliga a mandare all’altro paese tutte le tue certezze e le tue sicurezze, perché ti costringe a lasciare la proverbiale strada vecchia, per una nuova, perché è un po’ un salto nel vuoto, ogni tanto. Ma tant’è. Potrebbe essere la più grande chans della tua vita e il modo migliore di essere felice costruendo ogni giorno un rapporto di coppia nuovo e complice.
Sta a te decidere se cogliere quest’occasione oppure no.
La complicità di coppia dipende fortemente dalla tua disponibilità, anche perché è solo su di te che puoi agire (davvero, dopo tutto questo tempo, credi ancora di poter cambiare lui?).
- Valuta com’eri e come sei. È il momento di tornare a sorridere.
Guardati con un occhio maturo e responsabile: cos’è cambiato in te negli ultimi tempi? Forse l’arrivo della menopausa ti ha reso più irritabile, meno tollerante, più irascibile o depressa? Bene. È normalissimo ma… È arrivato il momento di riprendere la tua vita in mano: sai che dipende solo da te?
La menopausa è un evento naturale e tutte le donne, mediamente dopo i 50 anni, lo attraversano. Forse tutte le tue coetanee sono nervose, depresse e ingrassate? No! C’è un’altissima percentuale di splendide signore mature che vivono appieno la propria vita di coppia (anche quella intima), la propria vita personale e che sono felici con il partner.
Perché non puoi essere anche tu una di queste? Costa fatica? Dovrai pensare di fare un po’ di attività fisica? Magari una dieta? Reagire invece di buttarti giù?
Ogni grande traguardo ha bisogno di un impegno altrettanto grande! Pensare il contrario significa ancora credere nelle fatine buone che fanno magìe.
- L’intimità è diventata un problema? Valuta i tuoi sintomi e prendili sul serio
Moltissime donne dopo la menopausa hanno iniziato a provare fastidi intimi: bruciori, dolore ai rapporti, secchezza, ma pensando che si trattasse di una cosa “normale” in menopausa li hanno ignorati per molto tempo, peggiorando la situazione e lamentando conseguenze anche nel rapporto con il partner.
Invece di ignorarli, prova a prendere sul serio le tue sensazioni e parlane con il tuo ginecologo oppure chiedi un secondo parere di un esperto perché una soluzione esiste e puoi tornare a vivere la tua intimità e le attività quotidiane con lo stesso agio di prima.
Una delle cose che mantiene la complicità di una coppia è la capacità di mantenere una vicinanza fisica serena per entrambi. Forse l’intimità non sarà più acrobatica come una volta, ma certamente il tempo avrà giocato a vostro favore nella conoscenza della “mappa del piacere” dell’uno e dell’altra.
- Coppia è anche team: quindi delega, coinvolgi, racconta
Ci sono coppie che le vedi lontane un miglio: sono una squadra persino quando vanno a fare la spesa, persino quando coccolano i nipoti, persino quando rimproverano i figli. Qual è il loro segreto? Lo stesso dei grandi team: empatia e sicurezza psicologica.
“La sicurezza psicologica – scrivono gli esperti del Progetto Aristotele, una ricerca che ha coinvolto oltre 100 aziende – è la capacità dei membri del team d’interfacciarsi tra loro a livello personale e di sentirsi a proprio agio nella richiesta di informazioni e nella proposta di nuove idee. La sicurezza psicologica richiede empatia e comunicazione aperta. Tutti gli elementi del gruppo devono avere la stessa possibilità di esprimere le proprie idee e le proprie opinioni. All’interno del team vincente – conclude la ricerca – ci dev’essere un alto grado di sensibilità sociale, ossia un mix di umanità e di empatia.”
Scopri di più sull’empatia, il segreto per raggiungere la perfetta intesa di coppia
Essere in grado di mettere in campo empatia e sicurezza psicologica ti porterà anche a una maggiore facilità di delega, di coinvolgimento nelle attività quotidiane. Anche questo è fondamentale per una maggiore complicità di coppia. La delega è sintomatica di fiducia. Il coinvolgimento diventa sinonimo di piacere di stare insieme. Il racconto dà modo di partecipare emotivamente alle situazioni, anche quando non si è presenti fisicamente.
- Riconosci i tuoi errori
Già, chiedere scusa e assumersi le proprie responsabilità in modo esplicito è importantissimo, nella coppia. Compiere errori è umano e questo non farà di te un mostro né una persona indegna. Anzi.
Il fatto di ammettere di aver sbagliato, il fatto di chiedere la possibilità di essere “perdonati” per questo, il fatto di sostenere chiaramente le proprie responsabilità, fa di te una persona sulla quale si può contare.
Rifletti: se la stessa cosa accadesse al contrario e fossi tu a ricevere le scuse sincere e convinte del tuo compagno, non penseresti esattamente questo?
Sei pronta per tornare a vivere la coppia come una vera squadra vincente?
Se sei arrivata alla fine di questo articolo significa che sai quanto sia importante la complicità all’interno di una coppia duratura. Adesso sai cosa fare e puoi iniziare subito a vivere la tua vita accanto al partner che hai scelto nel migliore dei modi.
Inizia su-bi-to!
L’amore è quella cosa che tu sei da una parte e lei dall’altra eppure vi sovrapponete così perfettamente che siete uno e non due. Uno come i piedi, gli occhi, le mani, come i tempi del battito e le forme del respiro. E chi guarda da una parte e poi dall’altra, cercando il due e non l’uno, resta stupito, perché anche lontani il vostro spazio e la vostra anima non si possono dividere con niente.
(Fabrizio Caramagna)
(*) Referenze
- Nappi RE, Climacteric 2015; 18: 233-240
- Nappi RE and Kokot-Kierepa M. Climacteric 2012; 15:36-44
- Nappi RE, et al. Maturitas 2013; 75:373-379