La ginecologa Rossella Nappi, insieme al professor Emmanuele Jannini, ha studiato la menopausa inserita nel contesto ambientale della coppia, coniando questo neologismo. Un modo veloce per spiegare un mondo complesso e intenso, fatto di legami, di empatia e di intesa (anche sessuale) che non finisce: anzi.
Dal 25 ottobre scorso, qualcosa è cambiato, anche se non te ne sei accorta. È successo con il lancio del convegno Couplepause, un nuovo paradigma diagnostico-terapeutico per il benessere della donna e del partner nell’età di mezzo che per la prima volta nel nostro Paese ha preso in considerazione la menopausa come un momento che investe e cambia tutto l’ecosistema della coppia, un fenomeno – dunque – totalmente relazionale, non più solo personale e femminile.
La questione è che quando la donna si avvicina all’età della menopausa oppure vi si ritrova dentro dopo qualche piccolo disagio, anche l’uomo – verosimilmente – si ritrova con i suoi “anta” da gestire, con i primi acciacchi e con un po’ di stanchezza in più sulle spalle per gli stessi carichi di lavoro di prima. Anche se per lui la fertilità non termina e le mestruazioni non cessano fisiologicamente, ci sono tanti altri cambiamenti che possono interessarlo e che possono essere persino conseguenza diretta della menopausa della compagna.
“La coppia si evolve – dice Rossella Nappi, ordinario di Ostetricia e Ginecologia all’Università di Pavia e autrice di “Sulla cresta dell’onda”, un fortunato libro divulgativo sulla menopausa – forse non avrà più la sessualità brillante di prima, però se c’è ancora voglia, sintonia, può aprire un nuovo capitolo. Lei si terrà in forma con l’esercizio fisico (per sé innanzitutto), non accetterà di lasciarsi andare, lui farà un check-up, controllerà il colesterolo, mangerà con più attenzione, starà meglio. La fisiologia influenza la psicologia, e la vita sessuale è un ottimo indicatore della salute in generale”.
In menopausa si acquistano nuovi talenti: “Sulla cresta dell’onda” il libro che lo insegna
“E se invece la donna in menopausa acquistasse talenti nuovi proprio perché votata a vivere a lungo in uno stato di libertà?” Da qui parte Rossella Nappi nel suo libro per parlare di menopausa come di un momento importantissimo e cruciale nella vita di ogni donna.
La maggior parte delle donne pensa alla fine della vita fertile come una cosa “brutta”, come un segno ineluttabile di invecchiamento, di “perdita” di qualcosa. Basta cambiare questo punto di vista e pensare alla menopausa come un momento che non segna una fine ma l’inizio di una nuova vita, un cambiamento carico di stimoli e spunti per ripartire da te stessa.
Allora, come puoi affrontarla con serenità e senza scoraggiarti, mantenendo la tua salute e scoprendo una nuova versione di te stessa? “Sulla cresta dell’onda” è una guida esaustiva e aggiornata, uno strumento utilissimo per orientarti nel mare in tempesta della menopausa e cavalcarne i flutti, invece di lasciarsene travolgere.
“Ciascuna di noi ha la possibilità di scegliere serenamente come affrontare la menopausa” scrive Rossella Nappi nel suo libro, ed è proprio vero: la mente può fare tanto per il tuo benessere e dovresti fare in modo che lavori perché tu stia meglio. Da subito.
L’amore in menopausa? Sì anche quello è un nuovo talento da coltivare. Insieme
Dicevamo della menopausa di coppia, del fatto che la menopausa femminile diventa anche un momento di riflessione per l’uomo, del fatto che ci sono figli e famiglia da gestire insieme alle vampate e alla secchezza vaginale, che l’intimità può subire degli scossoni per via del corpo che cambia, del dolore durante i rapporti, dell’Atrofia Vulvo Vaginale e di un desiderio di essere presa in modo diverso.
Eppure sono tante le coppie che non smettono mai di volersi e cercarsi, di incontrarsi e di amarsi. Ecco perché l’amore e la sessualità sono come una pianta da coltivare: vanno nutriti e seguiti costantemente, curati con attenzione, resi oggetto d’attenzione, protetti. Se la coppia ha il piacere di farlo insieme, non ci saranno battute d’arresto significative o vissute con apprensione.
Quando c’è qualche malinteso, accade per lo più per i non-detti, per le informazioni che si tacciono, per vergogna oppure per paura. Se la donna prova dolore durante il rapporto e non ne parla con il partner, questi potrebbe interpretare in modo errato un rifiuto o una richiesta di interruzione. Se, al posto di spiegare, la donna avanza una scusa (il tristemente celebre “mal di testa”), il partner accoglierà questa informazione per quella che è, senza poter immaginare un problema di natura differente. A lungo andare, una serie di rifiuti potrebbero restare inspiegabili, se non con un allontanamento emotivo.
La cosa importante? È condividere, è sforzarsi di essere empatici, felici, complici, nella gioia sì, ma soprattutto nei momenti difficili, quando c’è bisogno di chiarezza, di comprendere i fatti per quelli che sono. È la menopausa: non una malattia, non una cosa brutta, non un motivo di onta o vergogna, ma un evento fisiologico, naturale e sintomo di salute che può significare, per il tuo partner: “Stiamo davvero diventando grandi insieme”.