Durante la menopausa può cambiare la risposta cellulare all’insulina. Questo può avere effetti sulla salute.

Le alterazioni ormonali fisiologiche in menopausa possono modificare la risposta cellulare all’insulina, l’ormone che insieme al cortisolo ha il compito di regolare il livello degli zuccheri nel sangue. Questo può tradursi in un aumentato rischio di insorgenza di diabete (non a caso il diabete di tipo 2, il più frequente che interessa circa il 90% dei casi, è maggiormente diffuso tra le donne in età matura) ma anche in una maggiore difficoltà a tenere sotto controllo il diabete nelle donne che già ne sono affette in età fertile.

In entrambi i casi, può diventare importante tenere sotto controllo il livello di zuccheri nel sangue perché, proprio per effetto delle fluttuazioni dei livelli di ormoni, questo valore potrebbe facilmente aumentare (soprattutto dopo i pasti) o divenire più altalenante.

In questo post ti diciamo tutto ciò che dovresti sapere sul rischio di diabete in menopausa e cosa si può fare per ridurlo. Ricorda, però: soltanto un medico può diagnosticare questa patologia e stabilire per te i trattamenti più idonei.

Prevenzione: fattori predisponenti il diabete e esami da fare

La ridotta produzione di estrogeni e progesterone in menopausa, unita al fisiologico rallentamento del metabolismo che riguarda tutti dopo una certa età, può provocare un’aumentata tendenza a prendere peso.

Nelle donne in menopausa, in particolare, gli squilibri ormonali tendono a modificare la distribuzione del grasso corporeo: diventa più facile accumulare adipe sul girovita, sulla schiena e sulle braccia. Dimagrire o mantenere il peso stabile può diventare invece più difficile e quindi potrebbe essere necessario rivedere le tue abitudini alimentari in virtù di un diminuito fabbisogno calorico.

Non si tratta, però, di una questione estetica (o perlomeno non solo): il sovrappeso costituisce un importante fattore di rischio per molte patologie croniche come ipertensione, ipercolesterolemia, diabete, ed è un pessimo alleato del rischio cardiovascolare.

Questo elenco dovrebbe bastare da solo per farti capire quanto sia importante la prevenzione. Non ci vuole altro che un esame del sangue e, se dovesse esserci qualche valore fuori posto, un approfondimento con un esame di controllo della glicemia che si effettua di routine anche in gravidanza e che forse hai fatto anche tu Ogtt (Test da carico orale di glucosio).

In menopausa occhio alla glicemia (ma non solo)

In questo periodo potrebbe accadere che la voglia di dolce si faccia sentire più del solito, un po’ come nei giorni prima del ciclo. Gli ormoni che si assestano potrebbero giocare brutti scherzi al tuo umore e questo potrebbe portarti a cedere spesso a snack e fuoripasto.

Una condizione psicologica delicata o più delicata del solito potrebbe condurti a gestire i momenti di nervosismo o tristezza con una soddisfazione di gola.

Ma in questo periodo gli zuccheri e le calorie extra ti sono tutt’altro che amici. Attenzione, non stiamo parlando di pane e pasta (che non devono mai mancare nella dieta) ma degli zuccheri “semplici”, ovvero di dolci e dolciumi, che sono i principali responsabili dei picchi glicemici dai quali può essere importante stare alla larga in questa fase della tua vita.

In menopausa può essere importante tenere d’occhio il valore della glicemia, ovvero la concentrazione di glucosio nel sangue che, se alta, può costituire un fattore di rischio importante per il diabete (su questo pesa parecchio l’ereditarietà genetica) e per la sindrome metabolica. Per entrambi, sovrappeso, alimentazione squilibrata e ipertensione possono costituire  dei campanelli d’allarme importanti.

C’è di più: quando si fanno manifesti sul tuo corpo i segnali dell’approssimarsi della menopausa può essere importante tenere sotto controllo anche i valori di pressione arteriosa e colesterolo.

In questa fase della tua vita può essere fondamentale affidarti ad un ginecologo dal quale farti seguire costantemente in modo da tenere sempre sotto controllo la tua salute e il tuo benessere di donna.

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Sintomi del diabete in menopausa: a cosa fare attenzione

Il diabete di tipo 2 (quello di tipo 1 riguarda l’età pediatrica e giovanile) insorge in genere per gradi e senza sintomi particolarmente riconoscibili. Per questo motivo, in assenza di un monitoraggio periodico della glicemia, può essere diagnosticato quando la malattia ha già passato la fase iniziale di esordio.

Ci sono persone che si accorgono di essere diabetiche solo al momento di sottoporsi ad un esame del sangue di routine: per questo motivo, come abbiamo detto sopra, è importante effettuare periodicamente dei check up del proprio stato di salute.

Può bastare un semplice emocromo e una visita ginecologica ogni 12 mesi per vivere la menopausa in tutta tranquillità e serenità.

In alcuni casi, invece, potrebbe essere addirittura una delle complicanze del diabete (a carico di occhi, reni, sistema nervoso e apparato cardiocircolatorio) a portare ad una prima diagnosi di questa patologia. Per questo motivo sarebbe bene non arrivare così “tardi” e sottoporsi ciclicamente a degli esami: tenere sotto controllo la glicemia costituisce un’ottima forma di prevenzione.

Da dove iniziare allora? La prima cosa utile che puoi fare è quella di prendere appuntamento con il ginecologo: sarà lui a prescriverti tutti gli esami del caso.

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