In menopausa può accadere di avere dolore al ventre e i motivi possono essere diversi. Il disturbo è spesso causa di apprensione, ma si tratta – nella maggior parte dei casi – di un sintomo “amico”. Vediamo perché.

Questo articolo è stato realizzato in collaborazione con il nostro staff medico

Il ciclo non c’è più e i dolori mestruali sono solo (per fortuna) un ricordo. Ogni tanto, però, anche se sei in menopausa da qualche tempo, sorgono doloretti, crampi, pesantezza al basso ventre che ti ricordano proprio gli odiati dolori del ciclo.

A volte accade così, all’improvviso, senza alcun motivo apparente. Altre volte succede durante o subito dopo un rapporto intimo e la cosa contribuisce a inibire il tuo desiderio.

Inutile dire che la cosa provoca apprensione. Ma si sa come siamo noi donne: prima di decidere di fare l’unica cosa giusta (ovvero prendere appuntamento con un ginecologo) sopportiamo e aspettiamo ancora, perché speriamo che tutto passi da sé, “perché in fondo non è niente”…

In realtà questi dolori al basso ventre in menopausa possono essere un “sintomo amico”, che ci avvertono per tempo che qualcosa non va e pertanto vanno ascoltati e accolti con considerazione. Per tranquillizzarti (ma non affrancarti da una visita specialistica!) vediamo quali possono essere le cause principali.

Dolori al basso ventre e cause indipendenti dalla menopausa

Se i dolori sono persistenti e non episodici, potrebbe darsi che la menopausa c’entri poco. Parliamo dei casi in cui i dolori al basso ventre sono causati da cisti ovariche, appendicite, cistite o stitichezza.

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Cisti ovariche

Sicuramente, se la tua ultima visita ginecologica non risale a più di un anno fa, sai già di avere questo problema e certamente il tuo specialista di riferimento ti ha consigliato di tenere sotto controllo lo sviluppo della cisti. Nella maggior parte dei casi può trattarsi di una formazione benigna, che non comporta conseguenze. Naturalmente un monitoraggio costante fa sì che, se la posizione o la grandezza dovessero causare problemi (fosse anche il dolore), si possa decidere di intervenire.

Appendicite

Un’appendice infiammata richiede  il supporto del medico curante. In realtà i dolori causati da un’appendicite sono abbastanza riconoscibili e sono per lo più addominali (non pelvici).

Cistite o altre infezioni

La cistite, così come altre infezioni intime, possono essere più frequenti in menopausa e causare anche dolore pelvico come sintomo correlato. Tuttavia, insieme a ciò, dovresti avvertire anche bisogno frequente di urinare e bruciore alla minzione, oltre che prurito intimo.


Colon irritabile e emorroidi

Anche questo è un problema che chi ce l’ha, di solito, sa di avere. Generalmente sono correlati a stitichezza, sovrappeso, dieta poco equilibrata, e in menopausa questi sintomi possono acuire la loro incidenza, complice la sedentarietà o i fattori ormonali che incidono sulla regolarità intestinale. Anche ansia e stress possono giocare un ruolo importante. Se hai bisogno di un chiarimento puoi leggere qui l’articolo che ne parla.

Dolori al basso ventre durante i rapporti sessuali (dispareunia)

Da quando sei in menopausa il desiderio può essere un po’ calato, l’interesse generale per l’intimità può diventare marginale, anche perché se hai secchezza e  piccole perdite, non riesci a -vivere in modo disinvolto l’amore. È comprensibile: è piuttosto imbarazzante.

Donna con Atrofia vulvo-vaginale Donna con Atrofia vulvo-vaginale
Icona menopausa Buono a sapersi

Dolore ai rapporti

Il 59% delle donne in post-menopausa evita l'intimità sessuale.

Talvolta, può capitare di avvertire dei dolori piuttosto forti al momento della penetrazione oppure subito dopo. A volte le fitte sono così forti da rompere la magia del momento e costringerti a una “ritirata tecnica”.

Questo disturbo si chiama dispareunia e può essere direttamente collegato all’Atrofia Vulvo Vaginale, un problema che può colpire il 50% circa delle donne in menopausa.

Se avverti questo tipo di disturbo e riconosci i sintomi, ciò che devi fare è chiedere un parere specialistico: se hai difficoltà a parlare con il tuo “solito” ginecologo, perché ti imbarazza raccontare della tua vita intima o di dettagli che riguardano l’amore, puoi trovare un altro ginecologo (magari donna), specializzato in menopausa, pronto ad accogliere la tua richiesta d’aiuto.

La dispareunia impedisce di vivere serenamente il rapporto di coppia e questo non va bene. Devi prenderti cura di te per superare con successo l’impasse.

Dolore pelvico cronico

Il dolore pelvico può diventare uno scomodo compagno di viaggio e durare per lungo tempo, cronicizzando. In questo caso la scienza parla di infiammazione patologica e la menopausa sembra essere un esempio di condizione persistente e, nello stesso tempo, favorente per questa situazione.

“L’infiammazione persistente che caratterizza il dolore cronico – scrive la ginecologa Alessandra Graziottin – tende a propagarsi agli organi vicini, come in una casa un incendio tenderà a coinvolgere le altre stanze se non viene subito spento. […] Nel caso del dolore pelvico cronico, infiammazione e dolore coinvolgono progressivamente vulva, vagina, utero, ovaie, intestino, peritoneo, con sintomi correlati all’organo interessato […] se le sue cause non sono prontamente diagnosticate e curate, milioni di molecole infiammatorie inonderanno il cervello, causando neuroinfiammazione, che costituisce la base biologica più importante e sottovalutata della depressione[…]”

Come curare il dolore pelvico in menopausa

Se quando avevi il ciclo, a volte era sufficiente un analgesico per far passare il mal di pancia, adesso non puoi più liquidare così un dolore che potrebbe avvisarti di qualcosa che merita la tua attenzione.

La cosa più importante da fare è prendere subito un appuntamento con il ginecologo non perché il dolore pelvico debba allarmarti, ma perché potresti trovare subito una soluzione a un problema ancora piccolo.

Non far passare del tempo e prenditi cura di te stessa, non procrastinare quell’appuntamento: il giusto approccio al problema può farti tornare serena e libera dai dolori.

(*) Referenze

  • Nappi RE, Climacteric 2015; 18: 233-240
  • Nappi RE and Kokot-Kierepa M. Climacteric 2012; 15:36-44
  • Nappi RE, et al. Maturitas 2013; 75:373-379

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