Il dolore alle ovaie o in generale al basso ventre dopo un rapporto sessuale può avere diverse cause. Ecco le principali.

 

Indicazioni generali

Potrebbe manifestarsi con fitte, spasmi, bruciore e insorgere anche in un secondo momento, fino a 48 ore dopo il rapporto. Parliamo del dolore al basso ventre, e più nello specifico alle ovaie, che si può avvertire dopo l’intimità.

Il termine medico-scientifico per definirlo è dispareunia, un disturbo molto comune tra le donne in menopausa.

La dispareunia, però, potrebbe avere anche altre cause oltre a quelle fisiologiche legate alla fine dell’età fertile, sebbene molto spesso siano quasi tutte riconducibili all’alterazione dei livelli ormonali in vista della menopausa. Tra queste potrebbe esserci anche l’Atrofia Vulvo Vaginale.

Per questo motivo il dolore dopo il rapporto inteso come sintomatologia acuta e disagevole (non parliamo qui di quel leggero fastidio che può essere del tutto normale avvertire dopo l’intimità con il partner) deve essere sempre riferito al ginecologo.

In questo articolo ti diciamo quali possono essere le principali cause della dispareunia e cosa si può (e si dovrebbe) fare.

Dolore ovaie dopo rapporto: l’ovulazione

Un dolore dopo il rapporto che puoi sentire localizzato esattamente nella zona delle ovaie (e non genericamente nel basso ventre) potrebbe derivare proprio da queste. Come ti sarà già capitato di notare – se sei attenta ad ascoltare il tuo corpo e a riconoscere le diverse fasi del ciclo – è nel periodo dell’ovulazione (quindi circa 14 giorni dopo la mestruazione) che si potrebbe avvertire una sensazione dolorosa alle ovaie. Anche se il tuo corpo si sta preparando alla menopausa e la prima (e più visibile) conseguenza dell’avvio di questa fase di transizione è l’irregolarità mestruale, non è detto che l’ovulazione non si verifichi puntualmente ogni mese (anche se poi il ciclo si presenta in ritardo).

Il fastidio alle ovaie riferito all’ovulazione, dunque, potrebbe essere del tutto fisiologico ma in presenza di un dolore persistente, talvolta così forte che si potrebbero avere ripercussioni sulle normali attività quotidiane, è importante rivolgersi al ginecologo per escludere, attraverso una semplice ecografia, la presenza di eventuali cisti e fibromi.

Dolore ovaie dopo rapporto: l’endometriosi

L’endometriosi è una malattia riconosciuta e inserita tra i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) come patologia cronica e invalidante. Si tratta di una condizione che porta il tessuto endometriale a crescere anche fuori dalla sua sede naturale, creando delle cisti endometriosiche che “scoppiano” durante il ciclo dando origine a mestruazioni emorragiche e dolorosissime. Per via di questa situazione, chi soffre di endometriosi spesso può manifestare anche dolore dopo i rapporti sessuali.

L’endometriosi colpisce le donne in età fertile: per questo motivo in menopausa dovrebbe essere già nota a chi ne soffre (anche perché può essere causa di infertilità) e la menopausa stessa costituisce un momento in cui i sintomi peggiori – come quelli legati al ciclo – tendono a scomparire naturalmente.

Dolore ovaie dopo rapporto in menopausa: la dispareunia

Tra tutte le possibili cause del dolore al ventre in menopausa può esserci la dispareunia. Questa può avere origini diverse, anche psicologiche determinate da insicurezza, traumi del passato, pudore e imbarazzo di fronte al partner (soprattutto se certi disagi e fastidi legati alla menopausa rendono difficile e poco piacevole l’intimità).

La dispareunia in menopausa, però, è molto più spesso determinata da cause biologiche legate alle modificazioni dell’apparato genitale femminile dopo i 50, come la perdita di tono ed elasticità dei tessuti e la riduzione della lubrificazione naturale.

In entrambi i casi, se ignorata e non indagata dallo specialista, la dispareunia può diventare cronica perché il timore di provare dolore induce una tensione emotiva e fisica continua che può determinare persino l’impossibilità di avere una vita intima soddisfacente dopo gli “anta” e ripercuotersi sulla vita di coppia.

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Dolore ovaie dopo rapporto: cosa fare

Per queste ragioni la dispareunia non dovrebbe mai essere sottovalutata ma va sempre riferita al ginecologo. Fare finta di nulla e aspettare che non capitino più certi episodi non è mai una buona idea perché il problema non si risolverà da sé.

Tutto quello che devi fare è andare dallo specialista e avere con lui un colloquio il più possibile sincero e diretto: se vuoi aiutare il ginecologo a formulare una diagnosi corretta, devi fornirgli una descrizione precisa della natura, della localizzazione e del momento del dolore.

La dispareunia, infatti, potrebbe rappresentare anche il sintomo-spia di una condizione cronica che, se non opportunamente trattata, potrebbe tendere a peggiorare con il tempo: l’Atrofia Vulvo Vaginale.

Soltanto il medico può escluderla e valutare con precisione qual è lo stato della tua salute intima che, se hai qualche disturbo, potrebbe essere per te anche fonte di ansia e preoccupazione, delle quali certamente vorresti sbarazzarti subito. Come vedi, per recuperare la serenità in un periodo nel quale lo stress potrebbe già essere un corollario della menopausa, e tutelare il tuo benessere di donna basta davvero poco: prendi appuntamento con un ginecologo, meglio se esperto in menopausa.

Non trascurare il dolore alle ovaie dopo un rapporto: attenzione all’Atrofia Vulvo Vaginale

L’Atrofia Vulvo Vaginale è un disturbo molto comune tra le donne in menopausa: riguarda il 50% di loro, ovvero una su 2. Questo spiega perché spesso dietro le cause del dolore dopo un rapporto potrebbe esserci questa condizione cronica e progressiva, che causa un assottigliamento dei tessuti vaginali e vulvari rendendoli meno elastici e quindi più fragili.

L’Atrofia Vulvo Vaginale può essere così frequente dopo i 50 anni perché è strettamente correlata alle modificazioni dei valori ormonali. Tra i suoi sintomi principali c’è proprio il dolore ai rapporti (dispareunia), insieme a:

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