Un tuffo allo stomaco, una sensazione di vuoto, un attimo di stranezza. Così alcune persone definiscono l’extrasistole. Ecco cos’è, perché può capitare frequentemente e cosa puoi fare per controllare che tutto sia normale.
Le extrasistoli sono alterazioni del normale battito cardiaco che possono verificarsi anche in persone perfettamente sane: non sono, dunque, necessariamente collegate ad una patologia cardiaca. Sono la forma più semplice e frequente di aritmia cardiaca e, in assenza di altri problemi a carico del cuore, non devono destare preoccupazione. Può essere sufficiente un caffè di troppo oppure un periodo di stress per vederle spuntare dal nulla.
Molte persone non sanno neanche di averne avute: spesso si sorprendono a percepire un momento di “stranezza” nel quale avvertono la sensazione che il cuore acceleri o che ci sia un attimo di sospensione nel normale battito cardiaco. È un attimo, per cui molti non riconducono neppure il fenomeno all’extrasistolia.
Raccontata così, questa anomalia del ritmo cardiaco potrebbe spaventare ma in realtà si tratta soltanto di un “battito prematuro” rispetto allo stimolo normale del cuore che può verificarsi per cause diverse e che, lo ripetiamo, se la salute è buona, non deve spaventare.
Se sei preoccupata perché temi che le tue extrasistoli siano sintomatiche di altri problemi o vuoi indagarne la natura, puoi rivolgerti al tuo medico di famiglia che potrà consigliarti alcuni esami diagnostici.
Ma prima, vediamo insieme di cosa si tratta.
In questo post parleremo di:
Extrasistole: cosa sono
Abbiamo già detto che l’extrasistolia è un’aritmia del cuore non necessariamente correlata a patologie cardiache.
Questa alterazione del ritmo cardiaco deriva dalla comparsa anticipata degli impulsi di contrazione cardiaca (la sistole) rispetto all’arrivo del battito del cuore: ciò determina battiti irregolari con un aumento e una diminuzione della frequenza cardiaca. Non di rado, infatti, questo fenomeno viene raccontato anche come la “sensazione che il cuore si fermi”.
Le extrasistoli si possono anche avvertire in maniera “forte” perché a volte compaiono in una sede diversa dal nodo del seno atriale, cioè nel posto dal quale ha normalmente origine il ritmo del cuore. Per questo motivo sono definite anche battiti “ectopici”, che hanno cioè luogo in una sede diversa da quella normale. È come una contrazione muscolare involontaria e improvvisa, un lieve tic che compare e scompare subito.
Extrasistole: quali sono le sensazioni e come individuarla
In genere, chi ha sperimentato una o più extrasistoli, riferisce di aver avuto una sensazione di vuoto, un momento di sospensione che si ripercuote nel torace o nello stomaco, una sensazione di “tuffo al cuore”.
La percezione di ciascuno di noi è diversa perché ogni organismo è diverso e ogni individuo ascolta in maniera differente il proprio corpo, ma in linea generale possiamo dire che il battito cardiaco che arriva “in anticipo” provoca una sensazione di vuoto all’interno del torace, in genere avvertita a livello dello sterno.
In ogni caso, queste sensazioni sono un effetto del battito successivo a quello “prematuro”, che viene sentito appunto in modo più “forte” dopo aver percepito un momento di sospensione. In realtà, quindi, quella che si avverte non è l’extrasistole vera e propria ma è il battito successivo a destabilizzare la percezione del proprio ritmo cardiaco. In modo più semplice e schematico, questi possono essere le sensazioni più comuni delle extrasistoli:
- sensazione di battito cardiaco doppio
- sensazione di battito cardiaco mancante
- palpitazioni
- nausea
- vertigini
- debolezza
- reflusso gastroesofageo
Questa condizione può spaventare e provocare, a sua volta, ansia e sudorazione eccessiva, a volte scambiata anche per l’arrivo di una vampata di calore che poi magari (potenza della mente!) arriva per davvero…
Extrasistole: quali possono essere le cause
Le cause dell’extrasistolia possono essere diverse perché, come abbiamo detto, questa anomalia non interessa soltanto gli individui con problemi cardiaci ma è ampiamente diffusa anche tra i soggetti sani. Non è una malattia e non ne è sintomo, ma ci sono dei fattori che possono risultare scatenanti:
- stress che è principio di molti disturbi ma che puoi imparare a gestire
- affaticamento e sforzi eccessivi, come per esempio dopo un allenamento non adatto alla tua età e alle tue condizioni fisiche
- abuso di caffè o alcol
- fumo di sigaretta
- colesterolo alto che, in menopausa e nei soggetti predisposti, è un valore da tenere sempre sotto controllo
Extrasistole: perché può essere frequente
Le extrasistoli possono rappresentare fenomeni isolati, che si verificano di rado in conseguenza di uno dei fattori che abbiamo elencato qui sopra, oppure essere frequenti. In questo caso è particolarmente importante monitorarne l’andamento ed indagare sulle loro cause.
Che siano sporadici o ricorrenti, gli episodi di extrasistolia possono verificarsi con ritmo e modalità diverse: potrebbe accadere che gli impulsi di contrazione cardiaca si manifestino in anticipo rispetto all’arrivo del battito del cuore una sola volta oppure più volte consecutive. In quest’ultimo caso si parla di extrasistoli a coppie o a triplette e di ritmo cardiaco bigemino (nel caso di una doppia ripetizione), trigemino (nel caso di una cadenza tripla dell’alternanza extrasistole-sistole normale) e via di seguito.
Esistono poi determinate fasi biologiche della vita, caratterizzate da cambiamenti ormonali fisiologici, come la transizione verso la menopausa, nelle quali questa forma di aritmia cardiaca può manifestarsi con maggiore frequenza. Nelle donne ciò può accadere perché l’alterazione del rapporto di equilibrio tra estrogeni e progesterone può avere ripercussioni anche sull’attività del cuore.
Oltre a regolare il ciclo mestruale, infatti, gli estrogeni svolgono un’importante funzione sull’attività di ghiandole e organi come tiroide, intestino e cuore. Per questo motivo quando i livelli sono al minimo, proprio in menopausa, potrebbe accadere di avvertire anomalie cardiache.
In particolare ci riferiamo a:
- Tachicardia, che può avere uno stretto legame con la menopausa specialmente se si manifesta prevalentemente di notte
- Palpitazioni, cioè la sensazione di avere il “cuore in gola”
- aritmie (come nel caso dell’extrasistole)
Extrasistole: cosa puoi fare per controllarla
Se pensi di soffrire di episodi di extrasistolia e ti sei riconosciuta nella descrizione che ne abbiamo fatto, rivolgiti subito al tuo medico di base o a un cardiologo. Questo è il primo passo per avere una diagnosi esatta della tua problematica e per stabilire come indagarla. Se elettrocardiogramma e prelievo di sangue escludono altre patologie, la tua aritmia cardiaca potrebbe essere generata da fattori fisiologici o ambientali come la carenza di estrogeni oppure stress e agitazione.
Sarà molto utile, in questi casi, osservare una serie di comportamenti mirati ad avere uno stile di vita più sano, a tutto vantaggio della salute del tuo cuore e del tuo benessere in generale:
- pratica una leggera ma costante attività fisica (prima però fa stabilire la tua idoneità fisica da un’attenta visita medico-sportiva che comprenda anche un elettrocardiogramma)
- se non sei una sportiva prova le discipline dolci come lo yoga e il pilates che, oltre a favorire il rilassamento, distendono la muscolatura e aiutano a mantenere flessibili le articolazioni
- evita sostanze eccitanti: caffè, cioccolato (soprattutto di sera), spezie e alimenti piccanti possono aumentare la tendenza all’extrasistolia
- niente fumo o alcol: il loro consumo è nocivo per la salute in generale, per tutti e a tutte le età
- segui un’alimentazione sana ed equilibrata: prediligi cereali integrali, carni bianche e pesce; consuma ogni giorno almeno 5 porzioni tra frutta e verdura; limita il consumo di carni rosse e di grassi animali (come burro e uova)
- controlla con regolarità l’attività del cuore, come del resto la tua salute in generale, soprattutto in questa delicata fase della tua vita di donna. Perciò, anche una volta esclusa qualsiasi causa patologica per i tuoi episodi di extrasistolia, ricordati di prendere appuntamento una volta l’anno con il cardiologo e con il ginecologo, dal quale sarebbe opportuno farti seguire costantemente per tutta la durata del periodo nel quale il tuo corpo si prepara all’arrivo della menopausa.
In questa fase lo specialista può fare molto per aiutarti a tenere sotto controllo piccoli fastidi e disagi che la fine dell’età fertile potrebbe portare con sé.