L’atrofia delle mucose è un evento frequente in menopausa. Ecco come evitare che accada alle tue gengive.

Le gengive che si ritirano rappresentano un problema piuttosto comune che molte persone, per cause differenti, possono sperimentare durante la vita.

Ci sono però dei momenti della vita nei quali questo problema può diventare particolarmente diffuso, come durante la menopausa. Durante questo periodo di cambiamenti ormonali, il corpo femminile sperimenta una serie di alterazioni che possono influire anche sulla salute della bocca.

Come mi accorgo che le gengive si ritirano?

Le gengive potrebbero iniziare a ritirarsi cioè a diminuire la loro estensione sul dente. Questo può determinare almeno due conseguenze dirette: i colletti dei denti si scoprono e diventano sensibili al caldo e al freddo (sensibilità dentale) e, per la stessa ragione, può aumentare il rischio di sviluppare delle carie. Quando poi l’arretramento delle gengive diventa molto importante, la stabilità del dente potrebbe venire a mancare: in questi casi i denti si muovono, possono subentrare infezioni e carie nascoste e il problema potrebbe aggravarsi fino a determinare la perdita del dente.

È importante, sin dai primi segnali di sensibilità dentale, rivolgersi al dentista per un controllo generale. Ci sono trattamenti adeguati per ogni grado e stadio del problema. Le gengive che si ritirano vanno trattate al più presto per evitare che il problema possa evolversi compromettendo il benessere quotidiano.

Perché in menopausa è più frequente avere le gengive che si ritirano?

La menopausa è un periodo di cambiamenti ormonali e sono proprio questi cambiamenti che potrebbero influire anche sulla salute della bocca.

I livelli di estrogeni e progesterone, gli ormoni sessuali femminili, diminuiscono durante la menopausa e questo può avere un impatto su tutte le funzioni fisiologiche del corpo, e quindi anche sulla pelle e sulle mucose. Così come la pelle può diventare più secca, meno elastica del solito e le rughe possono fare la loro comparsa, anche la bocca, gli occhi e la zona intima, cioè le mucose del nostro corpo, possono risentire di questi cambiamenti e manifestare i segni di secchezza e perdita di tono.

Questo fenomeno si chiama comunemente Atrofia ed è un elemento che dovrebbe destare la nostra attenzione dopo i 50 anni. Con l’avanzare dell’età, infatti, i tessuti delle mucose tendono a diventare meno resistenti e più vulnerabili a infezioni e infiammazioni. Ciò può portare a una diminuzione della quantità di tessuto, che, nel caso dei denti, espone le radici e causa una recessione gengivale.

L’Atrofia Vulvo Vaginale: questa sconosciuta

Abbiamo parlato di atrofia delle mucose e della perdita di tono e di elasticità che la menopausa potrebbe comportare per via delle alterazioni ormonali.

Anche la vulva e la vagina sono formate da mucose. Questo significa che per molte donne (si parla del 50% circa) si potrebbero manifestare disturbi sintomatici di questa situazione:

Gengive che si ritirano in menopausa: perché intervenire ai primi segnali

In una persona sana, le gengive coprono la radice del dente proteggendola dalle carie e dalla sensibilità. Se le gengive iniziano a ritirarsi, la radice diventa esposta aumentando il rischio di danni ai denti.

Le gengive che si ritirano in menopausa possono essere un problema comune, ma se non trattate tempestivamente, possono portare a complicazioni più gravi. È importante quindi intervenire ai primi segnali di recessione gengivale per prevenire problemi più grandi e fastidiosi.

Sopra ogni cosa, per una prevenzione quotidiana è importante mantenere una buona igiene orale con prodotti e dentifrici adatti, non aggressivi e rispettosi del naturale ecosistema della bocca. Spazzolare i denti almeno due volte al giorno, usare il filo interdentale, sottoporsi a controlli regolari, fa parte delle buone abitudini di igiene orale che possono prevenire problemi dentali e mantenere le gengive sane e forti.

Ma vediamo insieme come puoi accorgerti che le tue gengive si stanno ritirando e come intervenire.

Primo segnale della recessione gengivale: sensibilità dentale

Uno dei primi segnali di gengive che si ritirano è la sensibilità dentale. Quando le gengive si ritirano, la radice del dente diventa esposta e sensibile al caldo, al freddo e agli alimenti dolci o acidi. Se avverti una sensibilità ai denti, potrebbe essere un segnale di recessione gengivale e dovresti riferirlo al tuo dentista.

Gengive infiammate, che sanguinano: un altro segnale delle gengive che si ritirano

Se oltre alla sensibilità, le tue gengive ti sembrano più rosse del solito, senti fastidi o formicolii o noti tracce di sangue quando ti lavi i denti o hai la sensazione di avere sangue nella bocca mentre mangi, potrebbe essere un altro segnale di recessione gengivale. Questi sintomi possono indicare anche un’infiammazione delle gengive (gengivite), che può portare alla recessione gengivale se non trattata.

La recessione gengivale può anche causare la formazione di tasche gengivali, cioè spazi vuoti tra i denti e le gengive nei quali si accumula la placca dentale. Dalla placca può formarsi il tartaro, che a sua volta può causare l’infiammazione delle gengive e la loro recessione.

Infezioni, ascessi e alito cattivo: segnali inequivocabili e urgenti da controllare

Se non viene trattata velocemente, la recessione gengivale può portare a complicazioni più gravi come infezioni, ascessi e malattie parodontali, fino alla perdita dei denti. Queste complicazioni possono essere dolorose e imbarazzanti: a questi casi si associa quasi sempre un problema di alitosi persistente (alito cattivo), oltre a poter portare a scompensi funzionali, ovvero alla limitazione della capacità di mangiare normalmente o persino parlare.

Oltre che rappresentare un evidente problema di salute da risolvere al più presto, queste conseguenze della recessione dentale rendono senza dubbio difficile gestire una serena vita sociale e lavorativa.

Buono a sapersi…

Piorrea e malattia parodontale dopo i 50 anni

Attenzione: quando parliamo di piorrea o malattia parodontale, ci riferiamo ad una infezione batterica. La risposta dell’organismo a questo “attacco” infettivo è l’infiammazione che può comportare, oltre a dolore, sanguinamenti e alito cattivo, anche al progressivo riassorbimento del cosiddetto osso alveolare.

Praticamente, la porzione di osso all’interno della quale si inseriscono i denti si ritira insieme alle gengive e non è più in grado di svolgere una efficace funzione di sostegno e di collegamento dei denti alle ossa mascellari.

Ci sono più fattori che possono determinare la comparsa della piorrea:

  • Igiene orale insufficiente e quindi presenza di numerosi batteri (parodonto-patogeni) che sono l’origine principale dell’infezione
  • fattori genetici che possono determinare una predisposizione data da una ridotta capacità di contrastare questi batteri
  • altre cause legate a malattie o cattive abitudini: è più frequente che sviluppino la piorrea persone diabetiche e i forti fumatori

Gengive che si ritirano in menopausa: fondamentale l’intervento tempestivo

Ecco perché è importante intervenire ai primi segnali di gengive che si ritirano. Un dentista può valutare la salute delle gengive e raccomandare un trattamento appropriato, che può includere la pulizia dentale professionale, l’uso di antinfiammatori o antibiotici in casi di infezione o controlli più frequenti.

In sintesi, intervenire ai primi segnali di recessione gengivale durante la menopausa è importante per prevenire complicazioni dentali future. Monitorare la salute delle gengive, mantenere una buona igiene orale e consultare un dentista in caso di sintomi di recessione gengivale sono passi importanti per mantenere la salute dei denti e delle gengive durante la menopausa e oltre.

Altri elementi che contribuiscono a favorire la recessione gengivale

Oltre ai cambiamenti ormonali e all’età, ci sono altri fattori che possono contribuire alle gengive che si ritirano in menopausa. Una cattiva igiene orale, come la mancanza di spazzolatura e l’uso insufficiente del filo interdentale, può portare all’accumulo di placca e tartaro, causando l’infiammazione delle gengive e la loro recessione.

Il fumo di sigaretta può avere un impatto significativo sulla salute delle gengive. La nicotina e altre sostanze chimiche che vengono a contatto con le mucose orali possono causare infiammazioni alle gengive e una riduzione della microcircolazione sanguigna. Questo aumenta l’evoluzione dell’atrofia e accelera la regressione gengivale e riduce la capacità del corpo di combattere le infezioni.

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