Se avverti prurito, bruciori o fastidi intimi, prima di pensare al peggio domandati se utilizzi i giusti prodotti per l’igiene intima e se li usi con la giusta frequenza. In menopausa cambia l’ecosistema vaginale e per questo occorre fare attenzione. Quali sono le caratteristiche di un buon sapone? Come e quanto usarlo? Tutte le risposte in questo articolo.

Un’igiene intima efficace è fondamentale per contrastare fastidiose infezioni e per mantenere freschezza e agio durante la giornata. Ma a volte un eccesso di zelo oppure l’utilizzo di prodotti non adatti alla condizione dell’ecosistema femminile possono determinare, allo stesso modo, infezioni, irritazioni, bruciori e altri fastidi.

Le varie fasi di vita di una donna, infatti, richiedono di osservare delle regole nell’igiene intima: in menopausa, durante la gravidanza, in età fertile. Ognuno di questi momenti si caratterizza per cambiamenti e modificazioni che intervengono anche sull’acidità dell’ambiente vaginale. La ragione è sempre ormonale: cambiano gli equilibri e cambia l’ecosistema.

Come la menopausa cambia l’acidità dell’ambiente intimo

Con la fine della vita fertile scende il livello di estrogeni e si assiste a un assottigliamento naturale dei tessuti epiteliali. La mucosa diventa più delicata e sensibile, a volte persino fragile. In alcuni casi questo non comporta particolari fastidi ma per una donna su due si trasforma in una condizione patologica da tenere sotto controllo ginecologico (Atrofia Vulvo Vaginale).L'Atrofia Vulvo-Vaginale interessa una donna su 2

Insieme a ciò, diminuisce la capacità di auto-lubrificazione, quindi aumenta la secchezza vaginale e cambia l’acidità (il pH) dell’ambiente intimo che può aumentare fino anche a 7, ambiente neutro e dunque meno efficace nel contrastare i batteri con i quali naturalmente ogni giorno entriamo in contatto.

Bisogna notare che per tutta la vita fertile (tranne che in gravidanza) l’ambiente intimo registra un’acidità media di pH 4,5 ed è proprio questo valore a rendere l’ecosistema “inospitale” e in molti casi “inaccessibile” alla maggior parte dei batteri che non vi resistono. In realtà le sentinelle che ci proteggono sono i cosiddetti “lattobacilli di Doderlein”, che prosperano in ambiente acido: batteri simbionti in grado di far fermentare il glicogeno generando acido lattico.

È facile dunque comprendere come, un ambiente neutro che non dà la possibilità ai lattobacilli di “produrre” acido lattico, sia più indifeso e più facilmente attaccabile dalle infezioni. È per questo motivo che sono più frequenti i casi di cistite in menopausa e in generale le infezioni intime.

Posso proteggere il mio ecosistema con la giusta igiene intima?

È chiaro che lavaggi troppo frequenti possono interferire negativamente con le capacità di autodifesa dell’ambiente vaginale.

Innanzitutto è importante non esagerare con l’igiene. Questa regola è vera già durante la vita fertile e diventa ancora più importante da osservare in menopausa quando, tra l’altro, l’uso di saponi aggressivi, di asciugamani ruvidi e acqua fredda possono causare irritazioni, abrasioni, lesioni e – ancora una volta – facilitare il diffondersi di infezioni.

Lavarsi due volte al giorno è sufficiente a garantire una buona igiene intima.

Oltre questo è importantissimo scegliere e utilizzare il giusto detergente seguendo queste indicazioni di massima:

  • Cerca sempre un detergente non aggressivo e possibilmente specifico per la menopausa, che rispetti l’acidità della vagina.
  • Scegli detergenti naturali, con basso contenuto di tensioattivi e profumi che possono rivelarsi irritanti per la mucosa delicata; sono ottimi i detergenti che contengono camomilla, aloe oppure Tea Tree Oil, sostanze naturali in grado di contrastare le infezioni senza aggredire la cute.

Se hai dei dubbi oppure vuoi uno strumento per controllare la salute intima in modo semplice, indolore e soprattutto immediato, puoi misurare il pH vaginale con uno stick tornasole. Si tratta di un cartoncino imbevuto di una sostanza che si colora a seconda dell’acidità dell’ambiente che incontra e si trova in tutte le farmacie. Applica lo stick sulle pareti intime per qualche secondo e poi controlla il colore dello stick confrontandolo con la scala riportata sulla confezione.

Se invece hai irritazioni oppure perdite sospette è opportuno effettuare una indagine più approfondita da un ginecologo esperto in menopausa che probabilmente eseguirà un tampone per verificare la presenza di infezioni e controllerà lo stato generale del tessuto epiteliale per verificare se si tratta delle prime fasi di una Atrofia Vulvo Vaginale.

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Saponi, gel, olii, ovuli o lavande? Qual è il prodotto migliore per l’igiene intima in menopausa?

Uno studio condotto dal Menopause Journal ha esaminato le abitudini di un campione di oltre 100 donne in menopausa rispetto alle pratiche di igiene intima. Quello che è venuto fuori è un quadro nel quale si evidenziano comportamenti sbagliati e in particolare:

  • La maggior parte delle donne sceglie prodotti da banco senza consultare il proprio medico o il ginecologo;
  • Anche in presenza di disturbi e fastidi come pruriti, secchezza, bruciori e perdite si tende ad acquistare prodotti di automedicazione oppure a ricorrere a cure fai-da-te
  • Più della metà delle donne sulle quali si è concentrata l’indagine ha acquistato negli ultimi 3 mesi prodotti per contenere dei disturbi intimi senza parlarne con uno specialista.

L’uso di questi prodotti senza una precisa indicazione medica è comune ma assai rischioso: nella migliore delle ipotesi il problema non si risolve, nella peggiore si provocano danni che possono essere anche irreversibili, oltre a alterare il quadro generale andando a inficiare anche indagini medico-scientifiche successive.

Igiene intima in menopausa: come fare

In sintesi, come curare al meglio l’igiene intima in menopausa? Ecco le regole principali:

  • Durante la prossima visita di routine dal tuo ginecologo (le fai, vero?!) chiedi di consigliarti un prodotto specifico per l’igiene intima;
  • Non usare lavande vaginali pensando di far meglio: questi presidi vanno usati solo in caso di reale necessità oppure di infezioni;
  • Due bidet al giorno sono sufficienti: non esagerare con l’igiene intima. In ogni caso utilizza acqua tiepida, mai fredda;
  • Nel lavaggio, procedi da davanti a dietro evitando movimenti in senso contrario che potrebbero causare contaminazioni da Escherichia Coli (colibatteri normalmente presenti nelle feci) che causano vaginiti e cistiti;
  • Attenzione a non asciugarti sfregando con tessuti ruvidi. Piuttosto tampona con asciugamani di lino che vanno cambiati spessissimo, possibilmente ogni giorno. In alternativa utilizza carta bianca monouso senza profumi;
  • Bevi tanto, durante tutto il giorno. Una corretta idratazione favorisce una depurazione dell’organismo dall’interno e mantiene anche una buona regolarità intestinale, importante per evitare infezioni.

Come consiglio aggiuntivo, ma non secondario, è importante che tu ricordi di non indossare biancheria intima sintetica né di usare assorbenti o proteggislip che spesso, oltre a impedire ai tessuti di respirare, contengono anche profumi che irritano le mucose. Allo stesso modo sarebbero da evitare pantaloni troppo stretti che inibiscono la microcircolazione.

(*) Referenze

  • Nappi RE, Climacteric 2015; 18: 233-240
  • Nappi RE and Kokot-Kierepa M. Climacteric 2012; 15:36-44
  • Nappi RE, et al. Maturitas 2013; 75:373-379

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