La ginecologa Novella Russo risponde: ecco quali sono gli esami da fare intorno ai 45/50 anni se vuoi conoscere l’evoluzione del tuo equilibrio ormonale e l’effettivo approssimarsi della menopausa.
Ad alcune donne viene indicato di effettuare un esame che misura i livelli ormonali. Quando è consigliabile effettuare questo esame, cosa possono rivelare i risultati e quali sono i parametri importanti da osservare per comprendere il “momento” in cui si trova il corpo?
Quali sono gli ormoni da controllare prima della menopausa?
Quando la donna attorno ai 50 anni nota l’assenza delle mestruazioni da qualche mese in associazione a disturbi come vampate, sudorazione notturna, insonnia, può chiedere di fare un prelievo di sangue per l’analisi dei suoi ormoni circolanti.
Con il sopraggiungere della menopausa, l’FSH, che è l’ormone follicolostimolante, o l’LH che è l’ormone luteinizzante, avranno un valore innalzato rispetto all’età fertile e il 17Betaestradiolo sarà assai ridotto, quindi il valore degli estrogeni circolanti sarà bassissimo.
Cosa può comportare l’abbassamento estrogenico prima della menopausa?
Questo può comportare la serie di disturbi già citati (vampate, insonnia, sudorazione, etc) e a questi si possono aggiungere nel tempo:
- una progressiva secchezza vaginale
- assottigliamento della mucosa
- livellamento delle pliche rugose vaginali (dovuto alla riduzione di collagene nelle cellule)
- innalzamento del pH vaginale
- comparsa dell’Atrofia Vulvo Vaginale.
La soluzione esiste: rivolgersi al proprio ginecologo. Sarà lui a indicare il trattamento più adatto a te e alla tua situazione.