Il dolore al seno che arriva inaspettato, senza un legame con l’andamento del ciclo mestruale, può suonare come un campanello d’allarme. Quasi sempre si tratta di un semplice fastidio e nulla di più, ma per esserne certa è fondamentale una visita specialistica.
Il dolore al seno (mastodinia) è un sintomo molto frequente nelle donne di qualunque età, generalmente in prossimità dell’arrivo delle mestruazioni, ma non solo. La mastodinia, infatti, può essere del tutto indipendente dal ciclo mestruale e presentarsi anche in menopausa.
Quando il dolore al seno arriva senza una correlazione con le mestruazioni, potrebbe essere fonte di ansia e preoccupazione. Anche in considerazione del fatto che si tratta di un disturbo talmente generico (può avere cause molto diverse, persino un banale modello di reggiseno sbagliato) che è difficile individuarne l’origine. La cosa più semplice ed utile da fare per fugare ogni dubbio (e ritrovare la serenità) è quella di sottoporsi ad una visita senologica.
In questo post parliamo nello specifico della mastodinia indipendente dal ciclo mestruale e del dolore al seno in menopausa. Ecco cos’è e cosa fare se ne soffri.
Cos’è la mastodinia
Mastodinia è il termine medico che identifica il dolore al seno. Questo può manifestarsi come:
- dolore intenso
- pesantezza del tessuto mammario
- fitte all’interno del seno
- gonfiore del seno
- bruciore del seno e delle aree circostanti
Come abbiamo detto esistono almeno due diversi tipi di mastodinia:
- mastodinia legata al ciclo mestruale, quindi fisiologica e ciclica che si presenta spesso in relazione all’ovulazione oppure all’arrivo del ciclo.
- mastodinia indipendente dal ciclo, che può avere origine da diversi fattori e che va riportata al medico per indagarne le cause. Puoi parlarne anche con il ginecologo, che in casi specifici ti indirizzerà dallo specialista senologo.
Seno gonfio e dolorante in menopausa: le cause
Parliamo proprio di quest’ultimo caso: la mastodinia ciclo-indipendente, cioè il dolore al seno che si manifesta indipendentemente dai cambiamenti ormonali legati al ciclo mestruale.
Questo tipo di mastodinia, proprio perché non collegato all’arrivo delle mestruazioni, può insorgere improvvisamente e altrettanto improvvisamente sparire, oppure, in alcuni casi, essere persistente per lunghi periodi. Proprio per questa varietà del disturbo, non è sempre facile individuarne con certezza le cause.
Le più frequenti possono essere:
- Squilibri ormonali tipici della menopausa: le variazioni nella produzione di estrogeni e progesterone possono determinare dolore e fitte al seno
- Terapie ormonali: l’assunzione di farmaci a base di ormoni può avere come effetto collaterale il dolore del seno
- Noduli al seno: alcuni possono provocare dolore se cambiano posizione all’interno della mammella o sono parecchio duri. I noduli vanno sempre controllati periodicamente: in molti casi l’asportazione non è necessaria ma il monitoraggio costante del loro comportamento sì.
- Neoplasie al seno: solo in rarissimi casi (appena lo 0,4%, secondo la Lilt, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) il dolore al seno può essere sintomo di una lesione maligna. Ciò comunque non esclude che sia consigliabile riferire al medico qualunque tipo di fastidio. Quando comportano dolore, le neoplasie al seno possono determinare gonfiore, dolore al seno ma anche al capezzolo e retrazione dello stesso, arrossamento e ispessimento dell’intera mammella.
Dolore e bruciore al seno: cosa fare
Una mammografia ogni due anni per le donne tra 45 e i 69 anni dovrebbe essere un controllo di routine (secondo le Linee Guida del Sistema Sanitario Nazionale); quando il dolore al seno arriva improvviso e appare evidente, per le ragioni che ciascuna donna conosce, che non è collegato al ciclo mestruale, è fondamentale rivolgersi subito al medico.
Puoi riportare il tuo disturbo anche al ginecologo o rivolgerti direttamente ad un senologo che procederà con gli screening del caso (mammografia o ecografia mammaria, anche secondo l’età).
Escluse patologie importanti, il dolore, che in genere regredisce spontaneamente, può essere alleviato con trattamenti che saranno consigliati dallo stesso specialista che effettuerà la visita di controllo.