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Esiste una relazione di causa effetto tra la menopausa e la pressione alta? Se sì, come è possibile gestirla al meglio per non avere gravi conseguenze sulla propria salute?
La pressione alta (ipertensione) non è di per sé una malattia, ma una patologia legata all’invecchiamento delle arterie che, ispessendosi e diventando più rigide, comportano un flusso sanguigno ridotto.
In ambito medico, l’ipertensione viene spesso indicata come “killer silenzioso”, sia perché è un disturbo che non dà sintomi eclatanti, sia perché è corresponsabile di patologie più gravi quali infarto, ictus e aneurisma.
Su 16 milioni di italiani ipertesi, a soffrirne sono soprattutto gli uomini nel 51% dei casi e il 37% delle donne, soprattutto dopo l’ingresso in menopausa, secondo i dati raccolti da Progetto Cuore.
Ipertensione e menopausa: c’è relazione?
A quanto pare sì.
Infatti, durante il periodo della fertilità, ogni donna risulta essere protetta dall’ipertensione, ma con le complesse modifiche dell’equilibrio ormonale, legate all’ingresso in menopausa, gli estrogeni nel corpo diminuiscono e tu risulti più esposta ai rischi della pressione alta: che risulta il principale fattore di rischio a molte malattie cardiovascolari.
E proprio l’ipertensione, se persiste per lungo tempo a livelli elevati, può essere causa di danni irreversibili a diversi organi: può infatti provocare scompensi o addirittura infarti, ma anche cecità, ischemie, ictus, aneurismi e aterosclerosi.
Gli alleati per combattere la pressione alta
L’ipertensione non è una vera e propria malattia, quanto piuttosto una condizione clinica, data da alterazioni di fattori complessi oltre che una predisposizione fisica: la presenza in famiglia di soggetti ipertesi, il sovrappeso e l’obesità, il diabete e abitudini poco salutari (come il fumo, l’alcool e lo stress) sono tutti fattori che contribuiscono a sviluppare condizioni critiche e predispongono alla pressione alta.
Vista la complessità dell’alterazione dei valori, la medicina oggi ci invita a mantenere uno stile di vita sano, per mantenere più a lungo una discreta forma psicofisica, e a trovare il giusto equilibrio tra alimentazione corretta e attività fisica, anche per ridurre l’intensità dei sintomi della menopausa e prevenire efficacemente l’ipertensione.
Come combattere la pressione alta con un’alimentazione corretta
Un ottimo punto di partenza è allontanare il sodio (in eccesso) dalla tua tavola. Sembra più complicato del previsto solo perché le nostre papille gustative sono ormai disabituate ai sapori naturali: in realtà le esigenze di sale del tuo organismo sono perfettamente soddisfatte dalla naturale quantità di sodio negli alimenti, è solo questione di riabituarsi ai sapori.
Aumentare il consumo di verdura e frutta e ridurre carni (soprattutto rosse), formaggi e salumi è fondamentale: le prime sono molto ricche di potassio, i secondi invece deficiano di questo elemento utile per mantenere bassa la pressione arteriosa.
Evitare (o comunque cercare di ridurre il più possibile) il consumo di caffè, alcolici, fumo e rilassarsi aiuta a ridurre gli episodi di aumento della pressione nel tuo corpo: facendoti del bene!
E non sottovalutare il girovita: riduci le quantità di cibo ingerite! Per tenere sotto controllo la pressione alta infatti è fondamentale che quello delle donne sia sotto gli 88 cm (mentre per gli uomini la soglia di allarme scatta sopra i 102 cm).
Quale e quanta attività fisica per combattere l’ipertensione
Per aiutarti a tenere sotto stretto controllo il girovita, puoi prendere in considerazione anche l’attività fisica: migliora la capillarizzazione (in particolare i microcicli sanguigni nel tuo corpo) e comporta un miglior apporto di sangue e ossigeno a tutti i tessuti, riduce lo stress, migliora l’umore e induce una condizione di benessere diffuso in tutto il corpo.
Le attività fisiche più adatte per ridurre l’ipertensione e i rischi correlati sono aerobiche, ovvero quelle attività (di media intensità) di una certa durata, come il jogging, la corsa, il ciclismo, la marcia e il nuoto di resistenza, ripetute almeno tre volte a settimana e di durata minima pari a 20-30 minuti (meglio se senza interruzioni).
L’esercizio fisico insomma è un vero e proprio intervento terapeutico in casi di ipertensione, come confermato e spiegato dal prof. Massimo Mannelli in una pubblicazione dedicata all’argomento.
La parola chiave è: prevenzione
La menopausa non è una malattia: è una fase della vita. L’ipertensione non è una malattia: è frutto di abitudini sbagliate. Se impari ad affrontarle “naturalmente” al meglio, non è mai troppo tardi per vivere con piena soddisfazione.
Ciò che può aiutarti ad affrontare meglio questi problemi è senza dubbio la consapevolezza della tua predisposizione (se c’è) oppure del tuo stato di salute. Per questo motivo una serie di analisi cliniche è indispensabile per incominciare a “fare meglio” per il tuo corpo e per la tua salute quotidianamente.
In menopausa è importantissimo fare costantemente controlli medici. Per questo motivo, abbiamo preparato per te un utile memorandum da appendere al frigorifero (o dove vuoi tu), sul quale segnare le date degli esami fatti e delle prenotazioni.
(*) Referenze
- Nappi RE, Climacteric 2015; 18: 233-240
- Nappi RE and Kokot-Kierepa M. Climacteric 2012; 15:36-44
- Nappi RE, et al. Maturitas 2013; 75:373-379