A volte le conseguenze emotive della menopausa interferiscono con la vita quotidiana e di coppia in modo sensibile. Ecco come superare un momento difficile.

Questo articolo è stato scritto in collaborazione con il nostro staff medico

Per molte donne la menopausa è un passaggio difficile da accettare, anche se fisiologico e quindi del tutto naturale.

Questa difficoltà può avere ripercussioni sulla stabilità emotiva, in alcuni casi già messa alla prova dai cambiamenti ormonali. Ciò che determina la scomparsa del ciclo mestruale, infatti, porta con sé cambiamenti fisici ma anche psicologici, che in taluni possono essere complessi da gestire.

Il pianto facile in menopausa

Può accadere di ritrovarsi all’improvviso con la lacrima “facile”, tristi e malinconiche, facilmente irritabili, attanagliate da un senso di angoscia che quasi paralizza le giornate e fa venire voglia di piangere.

Anche un semplice momento di stanchezza (ne possono capitare con frequenza in questa fase) può scivolare nell’apatia. Per qualcun’altra il fattore scatenante può essere il non riconoscersi più nell’immagine che restituisce lo specchio.

Potrebbe succedere che anche una parola del partner involontariamente detta male o mal interpretata possa sfociare in un pianto. Insomma, le variabili sono tante ma di certo c’è che questi stati emotivi, se frequenti e ripetuti nel tempo, possono condizionare la quotidianità e la qualità di vita.

Il rischio che diventino difficili da gestire (per la donna ma anche per chi le sta accanto) e ci si trovi a fare i conti con un periodo difficile è concreto. Così come quello che, nei casi peggiori, si cada in depressione. Non tutte le donne accusano questi sintomi ma se ti ritrovi in queste sensazioni e pensi di essere arrivata al “limite” non rimandare più il momento: devi rivolgerti al medico di base o al ginecologo.

Quali sono le cause dell’instabilità emotiva in menopausa

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Insonnia, aumento di peso, irritabilità, secchezza vaginale, dolore durante i rapporti intimi, sono tra i principali sintomi della menopausa dovuti alla ridotta produzione ormonale e, in particolare, al crollo dei livelli di estrogeni. Gli ormoni, però, sono anche responsabili di una serie di “sintomi psicologici”: irritabilità, sbalzi d’umore, ansia, agitazione, disturbi del sonno.

Si tratta di fastidi più o meno grandi che si possono alleviare in modo da ritrovare la serenità: il tuo punto di riferimento dovrebbe essere il ginecologo (dal quale dovresti farti seguire periodicamente anche adesso che sei in menopausa).

In particolare, i disturbi del sonno, che per alcune donne sono un corollario della menopausa, possono giocare un ruolo importante nel rendere irritabili, nervose, inclini al pianto, perché il malessere che deriva da una serie di nottate in bianco cresce in modo esattamente proporzionale al numero di ore di riposo sottratte all’organismo.

Perché gli squilibri ormonali influenzano anche il cervello

In che modo gli squilibri ormonali della menopausa si ripercuotono sul cervello? Lo spiega la  Professoressa Alessandra Graziottin, Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica San Raffaele Resnati di Milano: “Il primo a risentire del terremoto ormonale che si verifica in menopausa è l’ipotalamo, la centralina che regola tutta la nostra vita neurovegetativa: esso governa infatti la pressione sanguigna, la temperatura corporea, il ritmo cardiaco, il ritmo del sonno.

Non a caso le vampate, tipico sintomo della menopausa, si associano anche a tachicardie notturne, ipertensione e insonnia. Se questi sintomi persistono, potrebbe soffrirne una seconda area del cervello, il lobo limbico: ed ecco che l’umore si abbassa, a volte fino alla depressione. Questo disturbo può colpire circa un terzo delle donne che dopo la menopausa hanno vampate e insonnia, in parte per l’effetto diretto della carenza estrogenica, in parte per quello indiretto dovuto alla scarsa qualità del sonno, alla riduzione dell’energia vitale, alla stanchezza crescente. La terza area del cervello destinata a soffrire è quella deputata al pensiero, la corteccia cognitiva, con conseguente difficoltà a ricordare i nomi, a concentrarsi, a mantenere il filo del discorso”.

Quando le conseguenze emotive della menopausa interferiscono sulla vita quotidiana

Se ti senti giù di umore e la tentazione di cedere alle lacrime e passare la giornata chiusa in casa si fa ogni giorno più forte, è frequente poco alla volta anche chiudersi alle relazioni sociali.

Il corso di ginnastica, il caffè con le amiche, le attività pratiche relative alla gestione della casa e della famiglia, gli hobby ed i passatempi preferiti: niente sembra più avere appeal.

Questa chiusura in te stessa peggiora la situazione. Dovresti, al contrario, condividere con altre donne disagi e fastidi della menopausa può essere un toccasana per alleggerirsi l’animo e rinfrancare lo spirito, per capire che non si è sole…1 donna su 2 in post menopausa soffre di sintomi dovuti all’Atrofia Vulvo Vaginale. Anche fare sport può essere “terapeutico”: il movimento produce endorfine e migliora il tono dell’umore. In particolare, discipline dolci come lo yoga o il pilates possono favorire il rilassamento. E poi ci sono le relazioni con i figli e con il partner: la difficoltà più grande è quella di sentirsi capite.

Chi tra di loro può davvero sapere cosa significhi in certi giorni sentirsi gonfie e pesanti pur senza aver mangiato troppo, infastidite da sbalzi improvvisi della temperatura corporea o così stanche da fare persino fatica a ricordare le cose?

Quando le conseguenze emotive della menopausa interferiscono sulla vita di coppia

Tristezza, irritabilità, propensione al pianto sono stati emotivi nemici del benessere di coppia, in alcuni casi già minata da quei disturbi intimi che non remano a favore della serenità sotto le cos'è l'atrofia vulvo vaginalelenzuola.

Sai bene che il calo del desiderio, la secchezza vaginale, il dolore che può manifestarsi durante i rapporti sessuali (dispareunia) e l’Atrofia Vulvo Vaginale sono disturbi e patologie che possono rendere difficile la vita intima. E il “terremoto emotivo” che può derivare dalla menopausa può ulteriormente peggiorare le cose. Fino a che cedere alla rassegnazione può apparire la cosa più facile.

Niente di più sbagliato: è fondamentale conservare il proprio rapporto di coppia attivo e vitale e ritrovare il proprio benessere sessuale. Devi solo volerlo e, perché no, coinvolgere il partner in un colloquio aperto e sincero con il medico.

Cosa fare per  superare un periodo difficile e ritrovare la serenità

La menopausa è non soltanto un passaggio ma una lunga stagione della vita, che può essere ricca di aspettative, progetti e soddisfazioni (basta pensare che solitamente è proprio nel bel mezzo di questa fase che si diventa nonne o ci si gode la meritata pensione).

Fatte queste considerazioni, è evidente che la menopausa non va subìta: non darla vinta a certi stati emotivi e non cadere nella rassegnazione. Hai il dovere di recuperare la tua serenità (e di riflesso quella nel rapporto con le persone che ami) e soprattutto di ritrovare l’armonia con la tua nuova te. C’è un solo primo passo da fare: rivolgiti al tuoginecologo. Sarà lui ad indirizzarti, se lo riterrà opportuno, da uno psicologo.

(*) Referenze

  • Nappi RE, Climacteric 2015; 18: 233-240
  • Nappi RE and Kokot-Kierepa M. Climacteric 2012; 15:36-44
  • Nappi RE, et al. Maturitas 2013; 75:373-379

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