Negli ultimi anni, il dialogo aperto e sincero attorno alla menopausa precoce ha finalmente iniziato a guadagnare visibilità e a rompere il silenzio che per troppo tempo l’ha circondato.

Questa rinnovata consapevolezza è in gran parte dovuta alle attività di informazione, come quella che portiamo avanti su questo sito web, e al grande lavoro degli specialisti che sono oggi in grado di stimolare una conversazione con le donne che vada al di là degli aspetti di interesse puramente medico (dolori, fastidi) ma riguardano anche le sensazioni e i piccoli cambiamenti, solo apparentemente insignificanti, che si manifestano nel corpo della donna giàa partire dai 35 anni di età.

Nelle ultime settimane, però, si è parlato molto di menopausa precoce sui principali rotocalchi, anche perché una donna dello spettacolo come Paola Barale ha scelto di condividere la sua esperienza personale con la menopausa precoce attraverso un libro.

Paola Barale e il suo libro sulla menopausa precoce

Un libro che sta facendo parlare in Tv, sui social e in radio: perché quando è in ballo un Vip e un segreto disvelato allora se ne parla, nel bene e nel male.

E con il suo recente libro “Non è poi la fine del mondo. Il potere della fragilità”, Paola Barale è riuscita a far parlare di sé esplorando il viaggio delle donne attraverso la menopausa precoce, che l’ha colta impreparata. E l’opportunità di questo lavoro editoriale è nel fatto che il tema – assai poco conosciuto e dibattuto – diventa un’esperienza più accessibile e meno spaventosa.

Cos’è la menopausa precoce?

La menopausa precoce riguarda circa una donna su cento e può essere gestita in modo da mantenere il benessere quotidiano con un atteggiamento più informato. Come per tutte le donne, la menopausa precoce si può manifestare con una serie di disturbi abbastanza comuni e lievi come vampate, sonno disturbato, irritabilità e secchezza vaginale, ma in un’età in cui molte donne non si aspettano di doverci fare i conti.

Accade che precocemente i livelli di estrogeni diminuiscono, i cicli mestruali diventano irregolari e infine cessano completamente. Ma la menopausa precoce può portare con sé implicazioni emotive e psicologicheche spesso diventano più impattanti sul benessere quotidiano dei disturbi stessi. Spesso, può emergere un senso di ingiustizia, di rabbia o un senso di inadeguatezza, come per non essere più sincronizzate con altre donne, amiche e colleghe.

Ma non parliamo di una malattia: le donne che entrano in menopausa precocemente, se non ci sono motivazioni legate a provvedimenti medici, hanno con buona probabilità ereditato questa caratteristica dal codice genetico: può essere importante conoscere il periodo in cui mamme e nonne sono entrate in menopausa.  

Detto questo, se fai una buona prevenzione e ricordi di fare almeno una visita all’anno dal ginecologo, l’epoca della menopausa potrebbe essere già stata chiarita dallo specialista che può consigliare alcuni esami per verificare l’epoca nella quale entrerai in menopausa.

Nel frattempo, come ricorda anche Paola Barale nel suo libro “Non è poi la fine del mondo!”: è essenziale affrontare il tema della menopausa precoce con un dialogo aperto e onesto con il ginecologo, incoraggiando le donne a condividere le loro esperienze e a ricercare supporto. Dopotutto, la menopausa, sia essa precoce o meno è una tappa significativa e fisiologica nel viaggio di ogni donna. E grazie a donne coraggiose e aperte come la Barale, non è più un tabu, ma una parte accettata e discussa del dialogo sulla salute.

Affrontare la paura della menopausa precoce

Per Paola Barale è stata una telefonata del suo ginecologo, mentre si stava imbarcando su un aereo: gli esami confermavano la menopausa. Un momento di smarrimento, come quello che provano tante giovani donne quando viene loro confermato il termine della vita fertile in anticipo rispetto al momento atteso.

Lo sgomento per una menopausa precoce può essere più scoraggiante della condizione stessa.

Da un lato è normale provare apprensione quando ci confrontiamo con ciò che non ci aspettiamo e non conosciamo, e in particolare con l’irruzione inaspettata nella vita di una donna di un momento che si immaginava più avanti e che fa rima, inesorabilmente nella cultura che ci siamo costruite sulla menopausa, con la parola “invecchiamento”.

Ma come qualsiasi viaggio, l’approccio con cui lo affrontiamo può fare una grande differenza.

Innanzitutto, è importante capire che non sei sola in questo percorso. Condividere queste esperienze, timori e speranze aiuta a trovare rassicurazioni: la menopausa precoce non è una sentenza di condanna. Non segna la fine della tua femminilità o della tua vitalità. Al contrario, può essere un momento di rinnovato auto-conoscimento e accettazione. Come suggerisce Paola Barale nel suo libro, già dal titolo: “Non è poi la fine del mondo”. C’è forza e saggezza nell’abbracciare i cambiamenti, invece di temerli.

Infine, cerca l’aiuto di professionisti della salute, in primo luogo il ginecologo che può fornirti strumenti e consigli pratici per gestire i disagi fisici ed emotivi della menopausa precoce. Non c’è motivo di affrontare questa fase da sole quando esistono risorse e supporto. Ricorda, affrontare la paura della menopausa precoce è un passo importante verso il vivere pienamente ogni fase della tua vita.

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Disagi e disturbi della menopausa precoce ai quali fare attenzione

La menopausa precoce è un ospite inatteso che può arrivare quando non te l’aspetti. Spesso si manifesta in modo più repentino oppure forse non si attribuiscono quei piccoli disagi della fase precedente alla menopausa conclamata (la perimenopausa) ai cambiamenti ormonali.

Sta di fatto che possono manifestarsi piccoli fastidi o disagi da non sottovalutare.

Tra questi, la secchezza vaginale è uno dei segnali più comuni ma anche un segnale al quale le donne tendono a non fare molto caso, specie se lieve. Si può avvertire prurito, fastidio, e a volte può rendere i rapporti intimi meno piacevoli o addirittura dolorosi. Potrebbe essere un segnale scambiato per una infezione o per una irritazione, ma ricorda che solo il ginecologo può aiutarti a formulare una giusta valutazione.

Si tratta infatti di disturbi che in menopausa possono diventare via, via più marcati e portare a una condizione di atrofia vulvo vaginale caratterizzata da un progressivo assottigliamento dei tessuti intimi. Ecco perché è importante prestare attenzione a questi segnali e prendere l’iniziativa chiedendo chiarimenti al ginecologo.

Affrontare la menopausa precoce non è un viaggio da fare da sola, ricorda: in primis il tuo ginecologo, , le tue amiche, il tuo partner, sono pronti ad aiutarti a vivere questa fase della tua vita nel migliore dei modi. Da parte tua deve però esserci l’impegno di parlarne al più presto senza vergogna.

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