Da un po’, anche senza performances particolarmente focose, ti ritrovi con delle fastidiose perdite dopo un rapporto. Cosa possono essere?
Secchezza vaginale, bruciore e prurito intimo, dolore e perdite di sangue durante e dopo i rapporti: quando la vita fertile giunge al termine, queste possono essere le scomode conseguenze delle variazioni ormonali.
In questo articolo parliamo delle perdite ematiche in menopausa, piuttosto frequenti in questa stagione della vita di una donna, e nello specifico di quelle che si verificano dopo un rapporto. I sanguinamenti possono avere cause diverse, il più delle volte legate a patologie benigne, che possono essere risolte con l’aiuto di un ginecologo. Ma finché non se ne conosce la natura, possono essere fonte di ansia e preoccupazione.
Per questo motivo quando si verificano sanguinamenti anomali la cosa più sensata da fare è quella di rivolgersi al ginecologo. Indagare le cause delle perdite è l’unico modo per tutelare la propria salute e rasserenare il proprio stato d’animo.
Perdite di sangue dopo un rapporto: perché?
La menopausa non va sempre d’accordo con un’intimità soddisfacente. Per effetto del calo nella produzione di estrogeni e progesterone, infatti, potresti avvertire una fastidiosa sensazione di secchezza vaginale o sentire dolore durante i rapporti. Molte volte è lo sfregamento meccanico sulle pareti vaginali troppo asciutte (per l’assenza di lubrificazione naturale) a provocare microtraumi, da cui possono derivare i sanguinamenti.
Si tratta di situazioni fastidiose e disagevoli per la donna, a volte imbarazzanti che possono essere vissute con vergogna perché, magari sul più bello possono spezzare la magia del momento trasformandosi, in alcuni casi, in rifiuti mal digeriti dal partner. Malumori ed equivoci possono accrescere il senso di disagio e inadeguatezza.
Per questi motivi può essere una buona idea quella di condividere con il proprio compagno queste difficoltà, in modo da renderlo partecipe dei cambiamenti nei rapporti intimi in menopausa e, al tempo stesso, rinsaldare la complicità di coppia.
Perdite di sangue dopo un rapporto: cosa possono essere?
gli specialisti, hanno individuato una serie di cause comuni che possono essere all’origine di perdite ematiche dopo un rapporto intimo.
- Atrofia Vulvo Vaginale: è la causa più frequente di perdite dopo un rapporto intimo. Il 50% delle donne in menopausa, ovvero 1 su 2, soffre di questa condizione patologica. Eppure se ne parla ancora poco, spesso per vergogna e imbarazzo. Se vuoi saperne di più, continua a leggere: all’Atrofia Vulvo Vaginale abbiamo dedicato un intero paragrafo più avanti.
- Polipi endometriali: si tratta di alterazioni cellulari, di natura benigna, che si verificano nell’area dell’endometrio (il tesssuto posizionato all’interno dell’utero). I polipi uterini sono in genere asintomatici, ma possono causare sanguinamenti. Tipici della fase pre-menopausale (40-50 anni), i polipi sono più rari in menopausa.
- Endometriosi: si tratta di una patologia del tessuto posizionato all’interno dell’utero (l’endometrio, per l’appunto), che cresce al di fuori della sua sede naturale. L’endometriosi si manifesta perlopiù in età fertile (e può provocare infertilità), può causare dolori acuti, sanguinamenti, irritazioni e infezioni, disagi soprattutto durante il ciclo mestruale e durante i rapporti intimi. L’endometriosi può essere anche asintomatica. Tuttavia è estremamente raro accorgersi dell’endometriosi solo in menopausa quando la mancanza di ciclo mestruale dovrebbe alleviarne i sintomi più fastidiosi.
- Iperplasie endometriali: si tratta della proliferazione del tessuto endometriale, che ha come conseguenza perdite ematiche intime.
Questa condizione patologica è più frequente dopo i 45 anni, ovvero in fase perimenopausale, e può essere legata a fattori di rischio come:
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- obesità
- diabete
- trattamento ormonale massiccio e prolungato a base di estrogeni
- assenza di gravidanze nel corso della vita
- lunga età fertile(sia per la comparsa precoce delle mestruazioni sia per una menopausa tardiva).
A differenza dei polipi, l’iperplasia endometriale può non essere sempre una patologia benigna .
Perdite di sangue dopo un rapporto: quando la causa è l’Atrofia Vulvo Vaginale
L’Atrofia Vulvo Vaginale è una condizione patologica e progressiva (fino a diventare cronica) che causa un assottigliamento dei tessuti vulvari. Più secchi e fragili, questi diventano meno elastici: da questi fattori derivano fastidio, dolore e sanguinamenti nella normale vita quotidiana ma anche, e soprattutto, durante i rapporti intimi.
I disturbi caratteristici dell’Atrofia Vulvo Vaginale sono principalmente 4:
- prurito intimo
- secchezza vaginale
- dolore durante i rapporti ( fino a due giorni dopo)
- perdite ematiche
Si tratta di problematiche che possono essere così fastidiose da avere un impatto negativo sulla qualità di vita della donna e, in più, creare disagio e imbarazzo nel rapporto di coppia. Come dicevamo, l’Atrofia Vulvo Vaginale è una condizione patologica progressiva (vuol dire che peggiora con il passare del tempo se non opportunamente trattata), quindi la diagnosi precoce è fondamentale.
La soluzione migliore, ancora una volta, è quella di rivolgersi al ginecologo esperto in menopausa: è possibile trattare con successo l’Atrofia Vulvo Vaginale e recuperare il proprio benessere di donna, ma per farlo è necessario un dialogo diretto e sincero con lo specialista.
Perdite di sangue dopo un rapporto: cosa fare?
C’è molto che si può fare per tenere sotto controllo i disagi legati alla fine dell’età fertile, recuperare la serenità quotidiana e ritrovare il sorriso sotto le lenzuola, ma sta a te fare il primo passo. Lo specialista potrà individuare la giusta terapia personalizzata dopo alcuni esami diagnostici come un’ecografia transvaginale, un pap test (la migliore arma di prevenzione dei tumori dell’utero) o l’isteroscopia diagnostica, necessaria per escludere la presenza di polipi .
Da parte tua, ci sono semplici accorgimenti che puoi adottare per non peggiorare la situazione in caso di perdite:
- Cura l’igiene intima utilizzando detergenti delicati, specifici per la menopausa, che rispettino l’acidità della vagina (il calo nella produzione di estrogeni cambia il pH dell’ambiente intimo,che può aumentare.
- Indossa biancheria intima in cotone (preferibilmente bianca): no ai tessuti sintetici, non solo per gli slip ma anche per i pantaloni. In ogni caso, evita di indossare indumenti troppo aderenti e stretti.
- Se hai bisogno di protezioni igieniche per le perdite scegli i prodotti in puro cotone idrofilo, senza filtranti sintetici.