Di sicuro provocano apprensione: le perdite genitali, di natura ematica o mucosa, possono essere frequenti e vanno osservate e controllate. Non per forza segno che qualcosa non va, ecco quello che devi sapere per stare tranquilla.

Il fatto che tu abbia notato delle perdite è un buon segnale: significa che sei attenta a ciò che accade al tuo corpo. Anche il fatto che tu sia qui è un bene: tutte le informazioni su questo sito web sono verificate e scritte in collaborazione con uno staff di medici, ginecologi e specialisti, per cui non troverai indicazioni scorrette o imprecise.

Le perdite vaginali possono essere una normale manifestazione dell’attività della mucosa vaginale e della cervice uterina. Così come accade per la saliva nel cavo orale, anche la vagina produce naturalmente muco, generalmente trasparente e pressoché inodore, che contribuisce a tenere l’ambiente intimo umido e con un pH leggermente acido: la nostra arma di protezione naturale contro le infezioni, visto che proprio questa acidità rende l’ambiente inospitale per la maggior parte dei batteri e dei funghi che possono attaccare le basse vie urinarie.

Perdite vaginali non normali, come riconoscerle

Qual è il colore delle tue perdite vaginali? Le cause più frequenti

A volte le perdite assumono colorazioni atipiche, che ti potrebbero  insospettire o addirittura preoccuparti: non sono più trasparenti ma ti accorgi che sono meno limpide e potrebbero assumere una colorazione atipica.  Per questo motivo abbiamo elaborato questa pagina, per rispondere ai tuoi dubbi sulle perdite vaginali.

Perdite vaginali che danno cattivo odore

Le perdite vaginali possono avere un odore diverso dal solito: ecco i motivi

Almeno una volta nella vita, ti sarà capitato di sperimentare la sensazione di sentire uno strano odore intimo, diverso dal solito. È una situazione che ti fa sentire a disagio, fuori posto e che può preoccupare. Forse ti solleverà sapere che è molto frequente e, per di più, connessa a una serie molto diversificata di cause.

Una delle cause può essere proprio l’ingresso in menopausa che può determinare una modifica dell’odore intimo, in relazione agli equilibri ormonali che pure cambiano dopo la fine dell’età fertile. In questo caso non c’è nulla di preoccupante perché si tratta di un evento fisiologico. Generalmente, in questi casi, si modifica l’odore ,ma non la consistenza e il colore delle perdite vaginali che possono diminuire rispetto al solito (da cui la secchezza vaginale).

Se però, in concomitanza con l’odore che cambia, noti anche una modificazione nel colore e nella consistenza delle perdite, potrebbe trattarsi delle conseguenze di una infezione vaginale.

Purtroppo solo il 33% di coloro che fanno i conti con queste problematiche, si rivolge a un ginecologo (lo dice la ricerca del NAMS); la maggior parte non considera questa manifestazione come qualcosa di risolvibile, come una situazione di interesse medico, come un indicatore di salute intima.

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Perdite vaginali: quando c’è sangue

A volte le perdite vaginali sono ematiche, ovvero ci sono tracce di sangue. Ecco le cause

Se si hanno delle perdite vaginali mucose o schiumose , questepotrebbero essere riconducibili  ad una infezione, infatti anche in età fertile è facile averle sperimentate. Quando invece le perdite contengono tracce di sangue, oppure sono costituite per lo più da sangue, potrebbero provocare apprensione.

L’unico che può esprimere una diagnosi precisa è il ginecologo che deve eseguire una visita specifica per determinare qual è la causa scatenante delle perdite. Prenotare una visita dallo specialista ti tranquilllizzerà, e ti eviterà di perdere tempo architettando rimedi casalinghi spesso controproducenti.

È abbastanza importante fare mente locale, però, e ricordare in che situazione e condizione si sono manifestate queste perdite:

Perdite vaginali come sintomo dell’Atrofia Vulvo Vaginale

Quando le macchie possono essere significative di una condizione da indagare

L’Atrofia Vulvo Vaginale può essere responsabile di perdite di varia natura, principalmente ematiche (rosse, rosa o marroni) che possono diventare costanti durante la giornata.

Questo accade perché le pareti vaginali colpite da atrofia si assottigliano progressivamente e diventano più fragili, ovvero più sottoposte a microlesioni, abrasioni e piccoli tagli che possono derivare anche da semplice sfregamento con la biancheria intima.

Ecco perché l’Atrofia Vulvo Vaginale, che interessa circa il 50% delle donne in menopausa e post menopausa può essere uno dei principali fattori scatenanti delle perdite ematiche. Allo stesso modo l’Atrofia vulvo vaginale può scatenare una sensazione pruriginosa dovuta principalmente alla secchezza che aumenta l’irritazione specialmente se si cede alla compulsione di grattarsi. È bene sapere che, anche se lavaggi con acqua fresca possono dare sollievo, un’igiene intima troppo frequente può essere controproducente e peggiorare le irritazioni e la disidratazione delle mucose aumentando tutta la sintomatologia, perdite comprese.

Per questo motivo è fondamentale che, ai primi segni di perdite, di qualunque natura esse siano, tu ti rivolga a un ginecologo specializzato in menopausa per una visita di routine che sveli la reale situazione delle tue mucose, delle pareti vulvari e vaginali e che possa consigliare un trattamento adeguato.

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