Dopo la chiusura di un rapporto di coppia o di un matrimonio le donne spesso attraversano un periodo di rifiuto nel quale il solo parlare di coppia fa male. Questo accade soprattutto se la storia precedente è “finita male” e con sofferenza. Altre volte capita, invece, che l’amore colga all’improvviso e l’età non è assolutamente rilevante. Capita a 30 come a 60 anni ed è sempre bellissimo. La predisposizione a innamorarsi dipende da noi: tu sei pronta a rimetterti in gioco?
“Rifiutarsi di amare per paura di soffrire è come rifiutarsi di vivere per paura di morire”
(J. D. Morrison)
Rabbia, delusione, voglia di vendetta, angoscia e poi forse odio – sì – odio vero, quello che sa di amaro, quello che strozza la gola come un nodo e che fa asciugare lacrime fredde e dolorose.
Quando una storia d’amore “finisce male”, senza che ci sia stato il tempo di maturare e di considerare la decisione, senza avere il tempo di abituarsi all’assenza, senza capirne il motivo, per molte donne si apre un momento profondamente buio, nel quale la voglia di isolarsi è tanta, così come quella di voltare pagina e reagire.
Due forze contrapposte che generano una sensazione di instabilità e di malessere, a volte di determinazione e di reazione, per poi tornare a quietarsi e a desiderare di cancellare quel che è stato.
Chi ha attraversato la bufera di un rapporto finito sa di cosa parlo.
C’è nascosta da qualche parte la voglia di dire “basta”, di ricominciare, che però viene fuori dapprima come sfiducia in se stesse, come attribuzione di colpe o di errori, con una colonna sonora sorda, di spugne gettate a terra.
Un atteggiamento comprensibile, ma che va “guarito” con tutto l’impegno del quale siamo capaci, con convinzione e caparbietà.
La fase del rifiuto: dopo il dolore, torna la quiete e la ferma decisione di mantenerla
Dopo una crisi, per qualcuna, c’è un periodo fisiologico di “riambientamento”, durante il quale alle abitudini che erano proprie della vita in coppia, si sostituiscono giocoforza nuove abitudini, nuovi orari, nuovi scenari che regolano la quotidianità. Pian, piano si esce dalla crisi e si torna alla quiete, al controllo, ritrovando un proprio equilibrio. La rabbia non è ancora passata, forse. Oppure al suo posto è arrivata una nuova consapevolezza, quella che è meglio stare da sole.
Spesso le piccole e rassicuranti routine ritrovate reggono le basi per la nuova vita, quella da donna single, che inizia anche ad avere un senso: le uscite con le amiche, la palestra, i libri ai quali dedicare tutto il weekend senza orari, la semplicità di scegliere cosa vedere in tv, i viaggi anche da sola; piccole e “facili” soddisfazioni che segnano la riconquista dei tuoi tempi e che adesso, ora che sei capace persino di godertele fino in fondo, non lasceresti per nulla al mondo.
Sei una donna matura, hai superato i 50 e tornare a innamorarsi adesso è fuori discussione, dopo tutta la fatica che hai fatto per uscire fuori dalla tua storia precedente…
È la fase del rifiuto, quella che dopo aver sofferto impedisce di fare i conti con il proprio bisogno reale di stabilire delle nuove connessioni con il mondo, con l’amore, con i sentimenti che “sconvolgono” e ti costringerebbero a ricominciare tutto da capo.
È come se avessi predisposto un tuo piano perfetto: lasciarsi coinvolgere emotivamente da qualcun altro? Neppure per idea! La paura di perdere la faticosa e riconquistata quiete ti fa scuotere la testa. L’amore è il contrario di questa quiete, sia esso all’inizio o alla fine e tu ora hai imparato a tue spese: ne sei immune.
Solo una domanda: sei sicura?
Il coraggio di chiudere, il coraggio di ricominciare
Ci vuole coraggio per determinare con consapevolezza che è finita, indipendentemente dalle cause, dalle colpe, dai capri espiatori. Ci vuole coraggio – tanto coraggio – per decidere che c’è ancora un pezzo di strada da fare e che val bene la pena di vivere, con la più incosciente delle pienezze.
Sei ancora padrona del tuo corpo e della tua mente e puoi disporne per un nuovo amore, anche se non lo credi, anche se non cerchi, anche se l’imbarazzo e la paura ti frenano.
Vedi? Ci vuole coraggio anche a ricominciare.
Perché può accadere di innamorarsi di nuovo. Non c’è motivo da spiegare, non c’è perché al quale dare risposta, niente colpe da espiare o vergogne da nascondere. Può accadere, anzi, accade e basta e può essere bellissimo, come tutte le altre volte.
L’età non conta e la tua capacità di fascinazione sarà sempre lì, pronta a fare capolino in compagnia delle farfalle nello stomaco, dei bei sogni la notte, delle voglie improvvise di sentire la sua voce e dei dubbi che ti bloccano là con il telefono in mano, come un corollario sempreverde di ogni fase di innamoramento.
“L’amore, che può aver cambiato tonalità e modalità espressive, è un sentimento spesso immutato nella sua intensità ma più maturo, elaborato e continuo rispetto all’intermittenza e ai tormenti della gioventù – spiega la psicoanalista Adelia Lucattini, presidente della SIPSIeS, Società Internazionale di Psichiatria Integrativa e Salutogenesi di Roma in una intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica – […] si parla di problemi naturalmente legati a cambiamenti fisiologici, alla percezione realistica della propria età e della vita vissuta, senza però mettere l’accento sugli aspetti positivi, per certi versi completamente nuovi, che le donne over 50 si trovano a poter vivere attualmente, anche nell’amore”.
L’amore dopo i 50: i cambiamenti fisiologici che non devono bloccare né spaventare
“Mettere l’accento sugli aspetti positivi”, consiglia la psicoanalista Lucattini, anziché bloccarsi nel pensiero che sarà più difficile, solo perché qualche piccolo fastidio legato alla menopausa c’è.
Secondo le ricerche che abbiamo più volte citato, una donna su due avverte prurito o addirittura dolore che, se trascurati, possono anche diventare molto limitanti per le attività “normali”, compreso il rapporto con il partner.
Specie nel caso in cui il rapporto sentimentale è appena iniziato, questi fastidi intimi possono diventare un vero e proprio elemento di turbamento, un segreto da tener nascosto e che impedisce di vivere serenamente e senza remore il tuo nuovo amore.
Nella maggior parte dei casi si tratta delle prime avvisaglie dell’AVV, estremamente comune e che non deve spaventare, ma deve solo essere tenuta nella giusta considerazione e curata. La prima cosa da fare è senza dubbio parlarne con il tuo ginecologo di fiducia che saprà spiegarti di cosa si tratta e del perché non dovresti sentirti in imbarazzo o in difetto, e se vuoi una seconda opinione visita la pagina Trova L’esperto.
Solo in questo modo potrai vivere con totalità e con la pienezza che merita il tuo nuovo rapporto, finalmente senza imbarazzi e senza limitazioni, senza tabù o sacrifici, con la consapevolezza che:
“L’elemento centrale della felicità di una donna over 50 – conclude Lucattini – è senz’altro l’equilibrio, la capacità di conciliare le proprie esigenze con i cambiamenti personali e familiari, mantenendo una gioiosità, un interesse, una curiosità e un entusiasmo modulati e incastonati in ogni aspetto della propria vita, nella vita quotidiana, nelle prospettive future, nei progetti a queste collegate. L’amore non ha età e dopo i cinquant’anni può essere addirittura migliore“.
Sei pronta a ricominciare?
(*) Referenze
- Nappi RE, Climacteric 2015; 18: 233-240
- Nappi RE and Kokot-Kierepa M. Climacteric 2012; 15:36-44
- Nappi RE, et al. Maturitas 2013; 75:373-379