La nostra zona intima è come una pianta: va nutrita altrimenti soffre e può deperire in un processo che non si risolve spontaneamente.

La vita non va solo allungata, ma anche… allargata!
La qualità della vita è fondamentale
per una longevità serena e in salute.

Dottoressa Maddalena Mallozzi

Hai notato che ultimamente i rapporti intimi sono diventati più dolorosi? O magari avverti un fastidioso prurito e bruciore che non ti dà tregua? Se ti ritrovi in queste situazioni, sappi che si tratta di condizioni comuni a molte donne in menopausa, ma spesso restano un tabù. Molte donne pensano che questi problemi siano inevitabili e che l’unica soluzione sia “abituarsi”, ma non è così!

Ne abbiamo parlato con la dottoressa Maddalena Mallozzi, ginecologa esperta in menopausa, specialista e coordinatrice presso il centro Menopausa della Clinica Paideia di Roma, che ci ha spiegato come riconoscere questi disturbi e quali sono i trattamenti che possono migliorare la qualità della vita.

Quando la secchezza intima diventa un problema?

La secchezza vaginale può manifestarsi in modi diversi: da una lieve sensazione di poca lubrificazione naturale fino a dolore intenso, sia nei rapporti sessuali che nel semplice sfregamento con la biancheria intima. Alcune donne descrivono una sensazione simile a “carta vetrata”, altre lamentano bruciore, prurito e persino difficoltà nella minzione.

Ma attenzione: questi disturbi non arrivano subito in modo così severo.

La dottoressa Mallozzi fa un paragone molto efficace:

Immagina una pianta che non viene annaffiata. Non si secca totalmente da un giorno all’altro, ma ci manda segnali di sofferenza prima di arrivare al punto critico. Lo stesso vale per la nostra mucosa vaginale: il processo è lento, ma progressivo e se impariamo a prendercene cura, non arriveremo al punto critico.

Molte donne si accorgono del problema solo quando iniziano a sperimentare sanguinamenti anomali, un disturbo che spaventa e spesso porta a consultare il ginecologo. Ma aspettare il “campanello d’allarme” non è la strategia giusta: prevenire è sempre meglio che curare!

Perché tante donne non ne parlano?

Sebbene la consapevolezza intorno ai disturbi della menopausa stia aumentando, parlare di secchezza intima rimane ancora difficile.

Molte donne provano imbarazzo o pensano che sia un problema inevitabile, una sorta di prezzo da pagare per l’invecchiamento. Altre semplicemente non collegano questi disturbi al calo ormonale e non sanno che esistono soluzioni efficaci. Le donne che arrivano nel mio studio sono spesso già informate, ma c’è sempre un po’ di ritrosia a parlare di certi problemi – spiega la dottoressa Mallozzi – Eppure, una volta che capiscono che non devono convivere con il dolore, sono sollevate e motivate a trovare una soluzione.

Cosa fare se ci accorgiamo della secchezza intima?

La prima reazione di molte donne è provare rimedi da banco, lubrificanti, creme, rimedi generici per usare i quali non c’è necessariamente bisogno del consiglio del ginecologo, fanno pubblicità in televisione, sono cose che si conoscono. Se da un lato questi prodotti possono dare sollievo, almeno all’inizio, dall’altro lato non risolvono il problema alla radice. Ecco perché è importante rivolgersi a un ginecologo specializzato in menopausa per individuare un trattamento su misura che non solo possa dare sollievo, ma soprattutto possa aiutare davvero le donne a stabilizzare il problema della secchezza senza lasciare che il calo ormonale faccia peggiorare la condizione vulvo-vaginale.

Tra l’altro, un errore che le donne fanno comunemente è quello di concentrarsi solo sulla vulva quando il problema è anche sulla vagina e sull’orifizio vaginale che può andare incontro a stenosi e irrigidimento, compromettendo la qualità della vita sessuale.

Ogni donna è diversa e la strategia terapeutica deve essere personalizzata. Esistono molte opzioni, dalle terapie locali a trattamenti innovativi, anche non ormonali e orali, ma la scelta dipende dalle esigenze della singola paziente e non può essere generalizzata.

Come riconoscere l’Atrofia Vulvo Vaginale?

L’Atrofia Vulvo Vaginale è una condizione che si manifesta con un assottigliamento delle mucose vaginali, rendendole più fragili e meno elastiche. Ma come si riconosce? Il ginecologo può individuarla con una semplice visita e, se necessario, con un’analisi del pH vaginale.

Una diagnosi tempestiva è fondamentale, perché l’AVV non solo non migliora da sola, ma può peggiorare con il tempo. “La qualità della vita si abbassa notevolmente, e spesso anche la sfera sessuale ne risente. Ma con un trattamento adeguato si può stare bene, evitando un deperimento fisiologico”, rassicura la dottoressa.

La vita non va solo allungata, ma anche… allargata!

Se ti riconosci in queste parole, non rimandare la visita con il ginecologo. La secchezza intima e l’Atrofia Vulvo Vaginale non sono problemi con cui devi convivere: con il supporto di un ginecologo esperto, puoi trovare la soluzione giusta per te e vivere la menopausa con serenità.

Come suggerisce la dottoressa Mallozzi: “La vita non va solo allungata, ma anche allargata! La qualità della vita è fondamentale per una longevità serena e in salute”.

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