La secchezza intima è un problema molto sentito dalle donne in menopausa che per differenti motivazioni possono soffrirne e avere difficoltà nella vita di coppia ma anche nella vita quotidiana.
La secchezza vaginale e la secchezza vulvare sono una condizione molto frequente in menopausa quando le pareti vaginali e vulvari possono soffrire per le conseguenze tipiche del tempo che passa: la fine dell’età fertile può infatti portare con sé alcuni disturbi che possono minare l’integrità dell’ambiente vaginale.
Secchezza vaginale in menopausa: ne soffre il 47% delle donne
Secondo una ricerca, già a 3 anni dall’ultimo ciclo, circa la metà delle donne soffrirebbe di secchezza vaginale.
Se il problema non viene preso in considerazione con l’aiuto di un ginecologo specializzato in problematiche della menopausa sin dalle prime avvisaglie, l’incidenza di questo disturbo aumenta al 63%.
A 10 anni dalla menopausa la maggioranza delle donne soffre di secchezza vaginale e l’unica contromisura efficace sembra essere quella di recarsi dal ginecologo al più presto, possibilmente prima che pruriti, bruciori, infiammazione o dolore diventino la ragione di un disagio personale e psicologico – o peggio – di un problema di coppia.
Secchezza vaginale: quali sono le cause?
I cambiamenti ormonali che investono il corpo della donna in particolar modo dalla perimenopausa fino alla postmenopausa si rivelano per lo più attraverso una serie di segnali tipici.
Nel primo periodo si può avvertire stanchezza, aumento di peso, difficoltà a riposare, oltre alle classiche vampate di calore, delle quali tante donne si lamentano. Contestualmente a questi disagi possono cambiare anche altre cose: talvolta i capelli si assottigliano e possono diradarsi, possono comparire macchie scure sul dorso delle mani e anche la pelle, in qualità di organo più esteso del nostro corpo, racconta del tempo che passa, non soltanto attraverso le rughe (per le quali oramai sono alla portata di chi lo desidera efficacissime ‘contromisure’), ma anche attraverso una sostanziale e generalizzata disidratazione dell’epidermide e delle mucose.
Anche le pareti vaginali risentono dunque di questa disidratazione che va a limitare – a volte in modo sensibile – la naturale lubrificazione.
Quando le pareti vulvari non sono umide e idratate, compaiono dapprima fastidi e pruriti che possono peggiorare con il passare del tempo. I rapporti intimi diventano più difficili e, a volte, addirittura dolorosi: lo sfregamento meccanico “a secco” provoca microlesioni che durante o dopo l’amore bruciano, si infiammano, possono addirittura arrivare a sanguinare o infettarsi.
Secchezza vaginale: è un segnale di Atrofia Vulvo Vaginale?
L’infiammazione persistente dell’area vulvare, unita all’assottigliamento delle pareti vaginali, è la conseguenza di un disturbo estremamente comune – molto più di ciò che si pensa – noto come Atrofia Vulvo Vaginale (AVV) o Atrofia Vulvare.
Le ragioni sono sempre legate ai cambiamenti ormonali associati alla menopausa.
Dunque la risposta alla domanda posta nel titolo è sì: la secchezza è spesso associata all’AVV.
Si tratta di una patologia, che deve essere presa in considerazione e comunicata al ginecologo al più presto, chiarendo sintomatologia e disturbi.
Non fermarti al fatto che la secchezza vaginale è un disturbo che hai già provato altre volte, magari come conseguenza di una vaginite o di una candida, o come effetto di una cura farmacologica.
In menopausa la secchezza vaginale va presa sul serio e comunicata al più presto al ginecologo.
Secchezza vaginale durante i rapporti: non trascurarla
Dopo la menopausa, la vita intima può e deve continuare serenamente: molte coppie raccontano di sperimentare un rinnovato vigore, anche in virtù del tempo a disposizione – che aumenta – o del fatto che i figli, ormai grandi, hanno trovato una vita autonoma.
Tuttavia la secchezza vaginale potrebbe minare la tranquillità e il piacere di un incontro intimo con il partner a causa del fastidio o del dolore (dispareunia) che l’Atrofia Vulvo Vaginale può provocare.
Il miglior amico della tua salute intima e sessuale è il tuo ginecologo, e anche in questo caso può fare molto: chiamalo per un appuntamento oppure, se vuoi un secondo parere, cercane uno nella tua zona fra gli esperti in menopausa.
(*) Referenze
- Nappi RE, Climacteric 2015; 18: 233-240
- Nappi RE and Kokot-Kierepa M. Climacteric 2012; 15:36-44
- Nappi RE, et al. Maturitas 2013; 75:373-379