Uno dei timori maggiori delle donne è che il calo del desiderio o i piccoli disturbi intimi che possono rendere difficile l’amore dopo la menopausa, possano condurre il partner verso “altri lidi”. C’è da preoccuparsi?

Le coppie di lungo corso dimostrano – per definizione – di essere le più solide. Ciò che le rende affiatate è sicuramente la capacità di dialogo, di affrontare insieme situazioni difficili e cambiamenti repentini nella quotidianità che possono arrivare dal lavoro, dalle finanze, ma anche da situazioni personali come l’arrivo della menopausa.

Non bisogna prendere con sufficienza questo momento, seppur normalissimo e fisiologico, perché durante questo lungo periodo, il corpo della donna subisce vere e proprie trasformazioni. E non parliamo qui solo di trasformazioni fisiche, come la secchezza o il dolore durante il rapporto intimo, , ma anche di quelle psicologiche.

Così, può capitare  che insieme a qualche disturbo tipico del periodo come secchezza vaginale, dolore dopo i rapporti, perdite, infezioni ricorrenti, compaia anche una certa distanza intima, cioè una ritrosia ai rapporti sessuali con il partner che può nascere da un calo del desiderio oppure anche da una certa indisponibilità personale, che può sorgere da un mix di vergogna, imbarazzo, insoddisfazione, senso di rassegnazione.

Quando succede questo però il cervello non riposa e molte donne si pongono domande e dubbi che diventano persino assillanti. Uno su tutti: “il mio compagno cercherà soddisfazione sessuale altrove?” Più esplicitamente: una vita sessuale più blanda nella coppia può realmente aumentare il desiderio di tradimento?

Menopausa, sesso, tradimento e consapevolezza

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Tradimento. Una parola che riassume la rottura di un patto, la delusione per averlo infranto, la perdita di fiducia nei confronti di chi ha mancato, l’incapacità – forse – di essere costanti, forti, sinceri. Chi ha tradito sa, così come sa chi è stato tradito. Ma in amore il tradimento assume una veste ancor più viscerale, perché non è solo il “momento”, l’atto pratico, mentale e circoscritto, ma è anche tutto ciò che questo comporta nel futuro della coppia. La sensazione di aver condiviso, senza alcuna intenzione di farlo, e di sentire e vedere quel segno là dove è stato lasciato da qualcun altro; la sensazione di non aver fatto di tutto per tenersi stretta quell’esclusività.

Il tradimento in amore può arrivare in qualunque momento, ma molte donne in menopausa temono questo evento in relazione alla situazione che si è fatta realtà negli ultimi tempi: la fine della vita fertile, la difficoltà di avere piacere dall’intimità come prima, i piccoli disagi intimi che possono rendere più ruvido il momento dell’incontro amoroso. Insomma: non si fa sesso come prima, a volte non si fa più per niente e i dubbi si fanno insinuanti.

“Cercherà ciò che non gli do più io da qualche altra parte?”, “Ha bisogno di sfogare i suoi istinti sessuali e li scarica altrove?”, “Sarà attratto ancor più di prima da donne più giovani?”. E arriva il senso di colpa per non riuscire, nonostante questi pensieri, a restituire vigore a una vita intima sopita e diluita. Arriva una riduzione dell’autostima che può contribuire a spingere  giù l’umore già provato dai cambiamenti ormonali e può innescare un circolo vizioso nel quale la coppia si ingrigisce.

Prima però potrebbe arrivare la consapevolezza a limitare o evitare questo processo. La consapevolezza è quella che ogni donna dovrebbe avere rispetto al proprio corpo (e parliamo solo di donne, visto che siamo tra di noi!) e ai cambiamenti che sta attraversando, perché solo questa fa sì che non si accettino passivamente i disturbi e i disagi, ma che si prendano provvedimenti adeguati e tempestivi. Quali? Lo spieghiamo nel prossimo paragrafo.

Il miglior amico della coppia è il ginecologo, soprattutto in menopausa

È stato così per tutti i momenti più importanti della vita, come la gravidanza o i primi rapporti, e deve continuare ad essere così: il ginecologo può realmente aiutare le donne a mantenere intimità e menopausaequilibrio e benessere pur in un momento tanto delicato come la transizione alla menopausa.

Così il tuo specialista può aiutarti non solo a superare disagi e disturbi tipici, ma può indicarti anche se questi sono le avvisaglie di patologie che possono essere trattate più specificamente, come nel caso dell’Atrofia Vulvo Vaginale o contribuire a migliorare il tuo benessere psicologico e fisico quotidiano indicando delle buone pratiche o delle strategie per ritrovare la centratura e affrontare la vita di nuovo con il sorriso sulle labbra.

Ecco perché prendere un appuntamento con il tuo ginecologo di fiducia o con uno specialista in menopausa per avere un secondo parere è sempre un’ottima idea. In questo modo puoi persino recuperare la tua intimità. Grazie all’aiuto del ginecologo puoi fare tanto per te stessa e per la tua salute, al di là delle probabilità di subire un tradimento, al di là della possibilità che sia per via di una relazione intima che non va più. Non deve essere questo il principio a guidarti. Ciò che deve muoverti è la voglia di stare bene, per te stessa innanzitutto, e per la coppia poi. Se tu stai bene sta bene anche la coppia.

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