Se c’è un tabu probabilmente parliamo di questo: i giocattoli per adulti, anche detti sex toys, oggetti che si usano durante pratiche sessuali per curiosità oppure per accrescere il piacere. Ebbene: non solo hanno una storia lunga migliaia di anni, ma se li leggi diversamente potrai scoprire un mondo molto interessante.
Oddio, ma veramente? Cioè, davvero parleremo di sex toys? Certo.
E non solo: ti aiuteremo a scoprire che pur essendo ancora purtroppo un argomento tabu, nella realtà fa parte della vita privata di molte più donne di quel che pensi.
Non facciamo riferimento soltanto a oggetti che imitano forme e funzioni dell’organo maschile, ma di un’altra serie di strumenti che possono rendere la sessualità più giocosa e divertente.
Se vorrai leggere questo post con la mente sgombra da pregiudizi e convinzioni, sono certa che potrai scoprire come – in un momento nel quale l’intimità potrebbe diventare più difficile per i disagi della menopausa – ritrovare la dimensione giocosa può essere una maniera di far ritrovare l’intesa.
Sex toys nella storia: la ricerca del piacere viene da lontano
Nell’ultimo libro della sessuologa Roberta Rossi (Vengo prima io. Guida all’orgasmo e al piacere femminile, Fabbri Editori 2019) c’è un intero capitolo dedicato all’argomento sex toys e non a caso: sono un elemento fondamentale per ricostruire ciò che c’è intorno alla vita intima di coppia, sia nel caso di un legame di lunga durata che nel caso di una storia di passione “senza programmi”.
Già nell’antica Grecia, secondo quanto emersoda diversi studi archeologici, si trovavano oggetti di forma fallica utilizzati per scopi di piacere. Tuttavia sappiamo bene che il mondo greco ha rappresentato un panorama incredibilmente avanzato da questo punto di vista e che i popoli successivi sono stati molto più restrittivi con tutto ciò che riguardava l’argomento “sessualità”, specialmente in riferimento alla sfera femminile.
Nel libro della dottoressa Rossi si chiarisce come, nell’epoca moderna e contemporanea, fino agli inizi del ‘900, non c’era una vera consapevolezza del piacere femminile. Infatti quelli che oggi potrebbero essere concepiti come “sex toys” avevano in realtà uno scopo terapeutico contro l’isteria (oggi fuori da qualunque quadro clinico), una definizione psichiatrica che veniva attribuita a disfunzioni ovariche. Per la terapia di queste manifestazioni di agitazione e nervosismo, venivano praticati dei massaggi pelvici da parte dei medici per condurre a ciò che veniva chiamato “parossismo isterico”, una manifestazione esasperata, acme di un processo che era considerato patologico.
Inizialmente i medici praticavano questi massaggi con le mani, poi però venne realizzato un macchinario a vapore del tutto simile a un vibratore che poi ebbero una evoluzione tecnologica che li portò a diventare prima elettrici e poi a batteria, ma sempre per uso medico.
“Il quinto elettrodomestico” entra nelle case americane e britanniche
Nel 1903, negli USA e in Inghilterra i vibratori entrarono nella grande distribuzione, venduti come massaggiatori anche se le pubblicità che accompagnavano le vendite, specie sui giornali
femminili, li descrivevano come strumenti piacevoli, che davano sensazioni di piacere.
La scienziata Rachel Maines, storico della tecnologia e docente universitario della Cornell University, racconta in una delle sue ricerche di come questi oggetti furono il “quinto elettrodomestico” ad entrare nelle case delle donne americane e inglesi per essere utilizzati nel privato e per scopi che nulla più c’entravano con la medicina.
Fu l’industria del porno che trasformò questi oggetti in qualcosa di legato a pratiche sessuali considerate “sporche”, o “estreme” oppure semplicemente cose che dovevano restare fuori da ogni buona famiglia borghese. Ma le cose erano destinate a cambiare di nuovo.
La metà delle donne usa sex toys: sono anche le più attente alla salute sessuale
Fin quando a capo delle aziende produttrici di sex toys ci furono gli uomini, non c’era molto altro che oggetti fallici color carne che riproponevano più o meno fedelmente il membro maschile.
La vera svolta ci fu quando le donne iniziarono a salire a capo di queste industrie, scegliendo di produrre oggetti che non erano più progettati esclusivamente per la penetrazione ma anche – e soprattutto – per la stimolazione in diversi modi.
Così siamo arrivati all’ampio catalogo e panorama di giocattoli erotici che oggi c’è a disposizione.
Secondo una ricerca del 2009, citata nel libro della dottoressa Roberta Rossi, “il 52,5% delle donne ha utilizzato almeno una volta nella vita un vibratore con un impatto positivo su diversi aspetti della propria sessualità (desiderio, eccitazione e lubrificazione, facilità nel raggiungere l’orgasmo, diminuzione del dolore)”.
Tutti aspetti molto importanti che possono aiutare a migliorare l’intimità personale – e anche nella coppia – quando a causa dei disturbi della menopausa (calo del desiderio in capo) o delle conseguenze dell’Atrofia Vulvo Vaginale (specialmente secchezza vaginale, dolore coitale e post-coitale) tutto può diventare più difficile.
Ma non solo: il fatto di aver provato un sex toy almeno una volta nella vita, sempre secondo lo studio citato, è sintomo di una maggiore confidenza con il proprio corpo e dunque anche di una maggiore cura. Questa porzione di donne è anche quella che fa controlli specialistici più costantemente, un aspetto estremamente importante per tenere sotto controllo la salute generale, ma anche e soprattutto quella genitale in un momento – la menopausa – nel quale è estremamente importante essere seguite da un ginecologo con frequenza e costanza per limitare al massimo le conseguenze che l’invecchiamento dei tessuti possono generare.
Provare i sex toys nella coppia? Possono migliorare l’amore, purché entrambi li gradiscano
Introdurre un giocattolo erotico nel ménage della coppia, specialmente quando è una coppia navigata, potrebbe essere un elemento che contribuisce a migliorare sia l’intesa che il piacere di passare del tempo insieme.
Naturalmente c’è bisogno di comunicazione, c’è bisogno di parlarne e di valutare (anche se giocosamente) l’argomento. Una volta scardinate le reticenze iniziali sarà divertente e molto positivo per la coppia. È un modo per divertirsi insieme Ve non c’è cosa migliore per cementare il rapporto e mantenere così la salute sessuale.