Dopo i 50 anni, spesso c’è la sensazione che ci si possa ammalare più spesso, ma è davvero così?
Oltre a determinare la cessazione definitiva delle mestruazioni e quindi la menopausa, il cambiamento nei livelli ormonali influisce su tutto l’organismo. In particolare, la carenza di estrogeni assolutamente fisiologica in menopausa, può avere ripercussioni su altri organi e distretti del tuo corpo.
Negli ultimi anni la scienza sta indagando la relazione tra ormoni, in particolarequelli sessuali, e sistema immunitario. È scientificamente dimostrato, infatti, che “un ruolo importante nella regolazione del sistema immunitario è sicuramente affidato agli estrogeni, i principali ormoni sessuali femminili, che, per esempio, sono in grado di stimolare maggiormente la risposta contro i virus, rispetto a quanto avviene nell’organismo maschile” (fonte Fondazione Veronesi).
Ciò potrebbe dunque tradursi nel rischio di ammalarsi di più in menopausa? Se con questo ti viene in mente che potresti prendere con maggior probabilità febbre e raffreddori, no, non è questa l’osservazione che devi fare. Leggi questo articolo: ti diciamo cosa realmente può succedere al sistema immunitario in menopausa (e cosa può comportare).
Come cambia il sistema immunitario in menopausa
Gli estrogeni hanno un ruolo importante nella regolazione delle difese corporee. Questo, però, non deve spingerti a dedurre che nelle donne in menopausa la progressiva diminuzione dei livelli di questi ormoni possa compromettere il sistema immunitario con conseguente aumento del rischio di ammalarsi.
Tutto ciò, infatti, non è scientificamente dimostrato.
Bisogna però tenere presenti due fattori, questa volta dimostrati:
- Con il passare del tempo il sistema immunitario va incontro in modo fisiologico ad una perdita di efficacia della sua attività. Accade un po’ come per il metabolismo: con l’avanzare dell’età, esso rallenta le sue reazioni
- Il sistema immunitario della donna è geneticamente “iperattivo” per via dell’ancestrale necessità di dover potenziare i meccanismi immunitari allo scopo di proteggersi dalle infezioni conseguenti il parto. Questo spiegherebbe la maggior tendenza delle donne (rispetto agli uomini) a soffrire di malattie autoimmuni, quelle cioè derivanti dal proprio sistema immunitario che, anziché svolgere un ruolo di difesa, riconosce come estranei elementi del suo stesso organismo e li “attacca”
- In menopausa, più che ammalarsi di più o più spesso, c’è il rischio di risentire delle conseguenze di un’influenza – anche banale – più a lungo. Questo perché il corpo ci impiega di più a ristabilire equilibri e forze. Ecco perché bisognerebbe stare più attenti a non ammalarsi e a preservare la salute del corpo.
Come rinforzare il sistema immunitario in menopausa
Quando ci si sente a terra il più delle volte si dà la colpa allo stress, che è effettivamente un nemico del nostro sistema immunitario perché indebolisce le difese dell’organismo. Lo stress può essere più impattante in menopausa, nel senso che potresti risentirne di più. La perimenopausa non è così lontana e sei probabilmente ancora nella fase dell’irritabilità: molte cose ti danno fastidio più che mai e ti provocano nervosismo e insofferenza. Ecco perché lo stress può effettivamente essere più impattante rispetto ad altri momenti della vita.
Il corpo e la psiche vivono dei cambiamenti che per alcune donne possono essere particolarmente faticosi su entrambi i fronti. Non dimenticare, però, che la menopausa non è una malattia ma un passaggio del tutto fisiologico e naturale. Quindi va compresa e metabolizzata, accettando innanzitutto i cambiamenti che essa comporta e che genereranno una nuova, meravigliosa fase della tua vita.
Puoi assecondare e agevolare questi cambiamenti con uno stile di vita sano, i cui effetti si ripercuotono a 360 gradi sull’organismo, sistema immunitario compreso.
Ecco dunque alcune linee-guida per rafforzare il sistema immunitario:
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- Segui un’alimentazione equilibrata
ma soprattutto appropriata per la tua età: ora hai bisogno di pasti più leggeri, di aumentare le porzioni di frutta e verdura per mantenere una buona regolarità intestinale e per un apporto sostanzioso di vitamine e minerali. La tua nuova fase di vita deve essere tale anche a tavola: limita i cibi ricchi di grassi e zuccheri; il tuo corpo ha bisogno di semplicità. Prevenire alcune infiammazioni (come una colite, ad esempio) significa godere di più benessere quotidiano.
- Segui un’alimentazione equilibrata
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- Pratica attività fisica all’aria aperta
anche se leggera (purché costante), aiuta a tenere sotto controllo la fisiologica tendenza all’aumento di peso e migliora il tono dell’umore, ma contribuisce anche a potenziare il sistema immunitario perché stimola la produzione di immunoglobuline. Quindi fare sport, specialmente all’aperto, ti può aiutare non solo ad avere un umore migliore ma anche a proteggerti dalle più comuni influenze di stagione. Naturalmente cerca di scegliere un posto dove l’inquinamento sia ridotto al minimo come un parco, una pista pedonale o la riviera della tua città se hai la fortuna di abitare sul mare.
- Pratica attività fisica all’aria aperta
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- Passa più tempo possibile alla luce naturale
e cerca di approfittare di ogni pausa dal lavoro o della tua giornata per esporre gambe, braccia, viso e collo al sole o quantomeno alla luce naturale. Le nostre vite sono sempre più dentro luoghi chiusi e questo non aiuta a stimolare la produzione di vitamina D, fondamentale per la salute delle ossa e per il tuo umore. L’esposizione al sole ti aiuta anche a regolare il ritmo sonno-veglia, un altro fattore molto importante per mantenere uno stato di salute generalmente buono.
- Passa più tempo possibile alla luce naturale
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- Stop al fumo e all’abitudine all’alcol
tra tutte le mille ragioni per cui è bene, a qualunque età, smettere di fumare c’è anche l’indebolimento delle difese immunitarie in conseguenza dell’aumento degli stati infiammatori provocato dalla nicotina. Allo stesso modo il consumo di alcol va ridotto: mai fuori pasto, ogni tanto è concesso un buon bicchiere di vino durante una cena o un pranzo. L’alcol contiene molte calorie, è complesso da metabolizzare e può seriamente incidere sulla salute del fegato.
- Stop al fumo e all’abitudine all’alcol
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- Cerca di dormire a sufficienza
se per effetto delle variazioni ormonali legate alla menopausa (prossima o conclamata) soffri di disturbi del sonno, sai quanto la carenza di un adeguato riposo notturno indebolisca il tuo organismo, con il risultato di farti cadere in un circolo vizioso legato alla stanchezza cronica, allo stress e alla conseguente difficoltà a riposare bene. Cerca di recuperare il buon sonno attraverso una routine rilassante prima di andare a letto. Evita gli schermi e i monitor di TV, tablet o cellulare e opta per un buon libro. Se proprio non riesci a leggere, scarica un audiolibro e ascoltalo con le cuffiette: ti concilierà sicuramente un buon riposo.
- Cerca di dormire a sufficienza
Menopausa e infezioni: quelle vaginali possono essere più frequenti
I cambiamenti ormonali che caratterizzano la menopausa possono indebolire l’ambiente vaginale e modificarne le condizioni. Questo non c’entra con il sistema immunitario in sé, ma sicuramente ti potrebbe portare a più frequenti necessità di consultare il medico (o meglio il ginecologo) per aiutarti a risolvere dei piccoli disturbi.
Durante la vita fertile l’ambiente vaginale è infatti protetto da batteri endogeni e da un pH naturalmente a tendenza acida (compreso tra 3,5 e 4,5) che rendono “inospitale” l’apparato genitale per agenti patogeni esterni. In menopausa invece il pH aumenta fisiologicamente (fino a 7) e tende a diventare neutro: una condizione che espone ad un maggior rischio di infezioni vaginali.
Quando si verificano questi disturbi è d’obbligo consultare sempre il ginecologo per indagarne la natura e individuare trattamenti personalizzati. Spesso, in questi casi, la via più breve sembra quella del passaparola tra amiche ma, ricorda, il fai-da-te può essere molto dannoso per la salute. Le infezioni vaginali più frequenti sono:
- la cistite: è un’infiammazione delle vie urinarie, tanto comune quanto frequente in menopausa (più che nella vita fertile).Si manifesta con difficoltà, bruciore e dolore nella minzione, ma anche perdite. È causata spesso dai batteri di Escherichia Coli, presenti nella flora intestinale e nelle feci che, per effetto dell’alterazione del pH vaginale che abbiamo appena illustrato, riescono a risalire fino alla vescica senza trovare il naturale “ostacolo” di un ambiente vaginale acido.
Per saperne di più puoi cliccare qui per leggere l’articolo dedicato all’argomento.
- la Candida: è una forma di vaginite causata da un fungo (Candida albicans) già presente nella vagina (ma anche nell’intestino e nella bocca). È più frequente in età fertile ma può presentarsi anche in menopausa, quando può avere spesso una forma recidivante. Il sintomo caratterizzante è la comparsa di perdite biancastre e caseose, dalla consistenza grumosa. Si manifesta anche con bruciore, prurito, irritazione delle parti intime e dolore durante i rapporti sessuali.
Leggi qui l’articolo che ne illustra sintomi, cause, conseguenze e strategie di prevenzione.