A differenza delle nostre case occidentali, in Giappone, ogni sala da bagno è come una Spa dove le donne orientali conservano i loro segreti di bellezza: si tratta di device tecnologici che si prendono cura della pelle nel profondo. Ecco quali sono e quali avere per una pelle splendida.

L’intervista all’esperta: parla Catherine David
autrice della pagina Facebook BeautyBuzz by 50+

Basta guardare un film o sfogliare una rivista specializzata per capirlo: le donne giapponesi hanno una marcia in più. Pelli bianche, lisce, lucide e dall’aspetto incredibilmente sano fino a tarda età. Ma come fanno?

Il loro segreto, oltre una indubbia predisposizione genetica, sembra risiedere nella maniacale attenzione che pongono – per cultura e abitudine – al loro skincare. Proprio per questo motivo, nell’isola del Sol Levante sono molto diffusi particolari device tecnologici, delle “macchinette” per la cura del viso, che possono realizzare veri e propri trattamenti professionali e profondi per la cura del viso e della pelle.

Abbiamo chiesto spiegazioni all’esperta di bellezza over 50, Catherine David, non a caso appassionata di cultura giapponese.

Chi fa da sé, fa per tre. Perché lo skincare over50 deve essere una pratica quotidiana

“Mi piacerebbe molto andare in una Spa di lusso due o tre volte a settimana, tutte le settimane, per fare trattamenti profondi per la cura della pelle del viso, ma per farlo ci vuole molto tempo e molto budget. Così come me, la maggior parte delle donne non ha questa possibilità, ma per fortuna la tecnologia ci è venuta incontro creando dei beauty device hi-tech che sono alla portata di tutte e che tutte possono avere a casa propria.

In Giappone, da questo punto di vista, sono davvero avanti anni luce rispetto all’occidente e all’Europa dove a livello di skin care personale e device per la cura della bellezza della pelle siamo al medioevo. Questo significa che non è comune, in Italia, trovare apparecchi elettrici per la cura della pelle nelle farmacie o nei negozi di cosmesi così come avviene in Oriente. Come fare? Con un po’ di impegno possiamo trovarli online o da fornitori specializzati.

La cosa positiva di questi strumenti è che possiamo portarli con noi ovunque e rispettano a pieno la mia filosofia che è quella di lavorare per il mio skincare quando e dove voglio, senza rispettare appuntamenti dal facialist oppure noiose attese dall’estetista.

Io porto il mio device preferito nella borsetta e quando sono in piscina oppure in un momento di relax durante il giorno eseguo il mio trattamento che dura una decina di minuti. È breve ma molto efficace, a patto di eseguirlo con costanza ogni giorno”.

Bellezza della pelle in menopausa: quali sono gli apprecchi hi-tech da avere e quanto costano

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Abbiamo parlato di apparecchi hi-tech per la cura della pelle o device, come li chiama Catherine. Ma quali sono quelli che dovremmo avere?

“Partiamo dal presupposto che si tratta di un mondo inesplorato per molte donne italiane e, ribadisco, per vedere degli effetti e dei risultati soddisfacenti bisogna fare questi trattamenti con costanza: deve diventare una routine. Solo così possiamo apprezzare il beneficio.

Innanzitutto consiglio di procurarsi un device per la pulizia del viso. Si tratta di apparecchi che puliscono la pelle in profondità e che contemporaneamente fanno un leggero massaggio, molto piacevole. Sconsiglio di acquistare un apparecchio per la pulizia del viso di base, perché è un passaggio cruciale per preparare la pelle ai trattamenti successivi. Consiglio dunque di acquistare un device professionale, più costoso ma sicuramente più efficace.

Un altro strumento molto utile ed efficace è un anti-aging a impulsi elettrici che serve a dare tono ai muscoli del viso e che si usa con una specie di gel. Questo tipo di strumento va utilizzato almeno 3 volte a settimana per un risultato apprezzabile”.

Questo apparecchio agisce come un elettrostimolatore: attraverso piccole scariche di corrente fa contrarre ritmicamente i muscoli del viso ed effettua così una vera e propria ginnastica passiva. È un metodo indolore e non pericoloso e può essere utilizzato senza particolari contravvenzioni. Anche in questo caso, trattandosi di un vero “allenamento per i muscoli del viso”, va fatto con costanza. L'Atrofia Vulvo-Vaginale interessa una donna su 2

“Stiamo parlando dell’unico modo per limitare i danni dell’invecchiamento, visto che va ad agire profondamente nel derma e non lavora solo in superficie. Una caratteristica fondamentale di questi trattamenti, anche perché i danni, il decadimento, avvengono a livello profondo, non sulla superficie della pelle.

Dopo gli elettroimpulsi, possiamo rilassarci con un massaggio. In questo caso io uso un roller molto particolare e molto usato in Giappone, realizzato con un cristallo di giada. Si mette nel frigo o nel freezer ed effettuano un vero massaggio linfatico sull’ovale e sul contorno occhi aiutando a sgonfiare e migliorare la circolazione.

Nel mio ultimo viaggio in Giappone ho acquistato invece un roller che dà anche impulsi elettrici: è fatto da due palline che ruotano e che massaggiano profondamente la cute unendo anche l’efficacia dell’elettrostimolazione. Praticamente questo strumento replica alla perfezione un massaggio professionale e attiva la microcircolazione. Io ne ho acquistato uno “da borsetta”, in formato mini e lo trovo pratico.

Acquistare tutti e 4 questi device certamente è un piccolo investimento, che però viene ripagato in poco tempo. Basta fare due conti e immaginare un ciclo di cure e massaggi in una Spa di livello. Costa molto di più. Oltre ciò, fare massaggi una tantum non serve a nulla. Lo skin care per essere efficace deve essere eseguito con costanza e nel tempo”.

Le donne giapponesi credono nella costanza, non nei miracoli

Parlando con Catherine, ciò che appare evidente – e che lei non perde occasione di rimarcare – è l’importanza di adottare stili di vita sani e la routine della cura: “Senza queste accortezze non si va da nessuna parte.

Le donne italiane spendono un sacco di soldi in creme antirughe e cercano costantemente il miracolo in barattolo che invece non esiste. La crema può essere utile, ma non è efficace contro il tempo. Questi device e qualche esercizio di face yoga eseguito con costanza, aiutano a limitare i danni del tempo, a rallentarlo. Sognare di tornare indietro, levigando le rughe che si hanno già, significa credere alle favole. Non è possibile.

In Giappone ho visto ragazze di 30 anni utilizzare questi device per lo skin care. Troppo presto? Non credo: solo così si possono ottenere risultati davvero incredibili. L’uso tra le giovanissime è talmente diffuso che fanno apparecchi anche personalizzati per le ragazze, magari rosa o con stampe di manga famosi.

È molto diffuso anche l’uso di integratori per la pelle, oltre a rituali meravigliosi e affascinanti, come quello dell’Onsen, una stazione termale dove tutti vanno in Giappone. Insomma l’attenzione alla cura personale è altissima, sembra che le giapponesi abbiano capito che il nostro aspetto e il nostro invecchiamento dipendono solo da noi, per questo si impegnano: il sole invecchia la pelle? Niente sole. Appena viene fuori, aprono l’ombrellino. Un po’ estreme, ma funziona”.

(*) Referenze

  • Nappi RE, Climacteric 2015; 18: 233-240
  • Nappi RE and Kokot-Kierepa M. Climacteric 2012; 15:36-44
  • Nappi RE, et al. Maturitas 2013; 75:373-379

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