Parliamo di esperienze traumatiche, perdite, sconfitte, delusioni. Ma c’è tanto che possiamo imparare da questi momenti che possono servire a costruire una nuova te stessa.

Il dolore per la fine di un matrimonio dopo tanti anni di vita insieme, il lutto per la perdita di un genitore o del compagno, la sofferenza per una malattia, una delusione sul lavoro: nell’età matura possono essere tante le esperienze traumatiche che, tutt’a un tratto, costringono a riorganizzare la propria vita.

Se hai vissuto una di queste sai bene di cosa parliamo: non basterebbero mille parole per descrivere cosa si prova nel cuore e nella mente. Eppure, ti sembrerà una beffa sentirlo dire, anche da queste esperienze traumatiche si può trarre un insegnamento per la crescita personale.

Ti chiederai: è necessario lottare contro una malattia oppure ritrovarsi single o essere costrette a cambiare vita dopo tanti anni per “imparare” qualcosa in più dalla vita? Certamente non sarai d’accordo con tanta ingiustizia, ma ecco cosa dicono gli psicologi e come si può trasformare il dolore nell’opportunità di costruire una nuova sé.

Perché i traumi aiutano a crescere

Si parla di “crescita post-traumatica” sin dagli anni ’90 del secolo scorso. Il termine è stato coniato dagli psicologi Richard Tedeschi e Lawrence Calhoun le cui ricerche hanno dimostrato come il 70% dei sopravvissuti ad un trauma hanno poi sviluppato una crescita psicologica positiva. Una tesi confermata anche dal libro Wired to Create: Unravelling the Mysteries of the Creative Mindscritto dallo psicologo Scott Barry Kaufman.

Secondo gli studiosi il vuoto per la perdita, il senso di fallimento per la sconfitta, la frustrazione e l’amarezza per la delusione, qualunque sia il sentimento che dall’oggi al domani arriva a “mordere” giorno e notte una vita che si credeva costruita su solide basi, costringono a mettere in discussione la propria visione del mondo.

Il risultato è che, cadute molte delle certezze che per anni hanno retto convinzioni e opinioni, siamo costretti a ritrovare un nuovo equilibrio, nuove certezze e una nuova identità. Cercando di reincorniciare gli eventi e trarre forza da questi momenti difficili, secondo i due psicologi, è possibile imparare a:

  • avere maggiore empatia e altruismo verso gli altri, a tutto vantaggio del rapporto con il mondo esterno
  • migliorare le relazioni interpersonali
  • nutrire maggiore riconoscenza verso la vita e coltivare la spiritualità

Dunque, la vita deve continuare e, come vedi, non è detto che non possa prendere una piega inaspettata. Allora, ecco come si può affrontare questi cambiamenti.

I lati positivi di cambiare vita a 50 anni

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Da quando non sei più una ragazzina il cambiamento fa più paura. Rimettersi in discussione, tirare fuori coraggio e grinta, ritrovare stimoli e fissare nuovi obiettivi sembrano imprese impossibili. Tanto più se ci si mettono anche gli ormoni e la menopausa a ricordarti che la tua tenuta psicologica, diciamolo, non ti è proprio di aiuto nello sforzo di vedere le cose con obiettività e chiarezza.

Questo è tanto più vero nel caso in cui ci si lascia alle spalle una delusione d’amore, arrivata il più delle volte da una storia (matrimoniale o meno) durata una vita. Prova ad individuare i lati positivi nella necessità di ricostruirti un’esistenza nuova in piena età matura:

  • non è possibile vivere nella menzogna: se hai chiuso una storia d’amore perché i sentimenti erano svaniti non hai fatto altro che guardare in faccia la realtà. Probabilmente era l’unica cosa giusta da fare.
  • la verità non ha mai ucciso nessuno: se è stato il tuo partner a chiudere la vostra relazione, guarda le cose dal punto di vista inverso, e apprezza la fortuna di essere stata trattata con sincerità
  • l’amore maturo può persino essere migliore: trovarsi dopo i 50 anni, quando si hanno già esperienze di vita importanti alle spalle, e decidere di aprire un nuovo capitolo della propria esperienza insieme, può essere così bello e appagante da costituire un appiglio importante per superare dolori, traumi e delusioni
  • il lato positivo di avere 50 anni è la libertà di dire ciò che si pensa senza temere pregiudizi o giudizi altrui quindi, se effettivamente ti sei in qualche maniera spinta fino al bivio che ti ha portata in una nuova vita, non aver paura di dare corso al tuo bisogno di libertà.

L’amore è fondamentale per costruire una nuova vita dopo i 50 anni

Per un cuore che soffre, l’amore può essere meglio di una medicina anche dopo la menopausa. Non lo diciamo noi ma lo dice la scienza: una relazione felice in Fastidi intimi durante la menopausaetà matura influenza in modo positivo il funzionamento del cervello e le attività mentali in generale. E molto altro.

Ecco di seguito 3 buoni motivi per non aver paura di affrontare l’amore dopo i 50 anni, anche dopo un periodo buio:

  1. l’amore fa bene al cuore: il sentimento che può nascere in età matura, quello che fa sorprendere innamorate come ragazzine e fa battere il cuore quando si pensava di aver dimenticato anche cosa voglia dire lontanamente una simile emozione, sarebbe terapeutico per la salute del cuore in menopausa e, in particolare, per tenere sotto controllo la pressione e ridurre il rischio cardiovascolare
  2. l’amore riduce lo stress: una vita intima soddisfacente è un toccasana per allontanare le tensioni e lo stress, che in menopausa può essere anche un corollario dei disturbi legati alle fluttuazioni ormonali e, in generale, della fase “faticosa” che corpo e mente attraversano per prepararsi alla cessazione dell’attività ovarica. Per questo motivo è fondamentale mantenere una buona salute intima specialmente quando, proprio la menopausa, può essere causa di alcuni disagi come l’Atrofia Vulvo Vaginale. Una visita dal ginecologo può fare molto per farti tornare ad amare con serenità
  3. l’amore combatte la depressione: la novità di un rapporto a due, il gioco del corteggiamento e delle coccole, l’intimità, possono avere un ruolo fondamentale nel contrastare la tristezza e l’angoscia derivanti dalle esperienze negative. Stati d’animo da non sottovalutare mai perché, , quando magari ci mettono lo “zampino” le variazioni ormonali fisiologiche in questa età, possono sconfinare nella depressione.

L’amore dopo i 50: non farti spaventare dai cambiamenti fisiologici

La pelle non è più liscia, il corpo è meno tonico e qualche rotondità di troppo ha appesantito la tua silhouette: siamo realisti, non sono queste le cose che devono impedirti di vivere a pieno l’amore dopo i 50 anni.

Piuttosto può risultare difficile quando subentrano fastidi intimi legati alla riduzione dei livelli di ormoni, per effetto dei quali l’intimità in menopausa può cambiare. Facciamo riferimento a:

Non scoraggiarti: si tratta di disagi che possono essere facilmente gestiti con una semplice visita dal ginecologo. Per 1 donna su 2 questi sono i sintomi dell’Atrofia Vulvo Vaginale, una condizione patologica cronica che, per l’appunto, colpisce il 50% delle donne in età menopausale e che è fondamentale diagnosticare in tempi precoci.

Nonostante ci possano essere momenti in cui pensi che sia meglio rinunciare, sappi che spetta solo a te decidere di voler vivere a pieno, senza ombre, la tua nuova vita, con tutte le esperienze che ti hanno portato ad essere la donna che sei oggi. Parla, senza vergogna né imbarazzo, col tuo ginecologo di fiducia oppure trova uno specialista esperto in menopausa nella tua città.

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