Un’indagine rivela aspetti inattesi sui trattamenti per la secchezza: ecco cosa preferiscono le donne per curare la propria intimità in menopausa.
La sindrome genito-urinaria, conosciuta anche come atrofia vulvo vaginale è una condizione progressiva che riguarda l’area intima, la sfera sessuale e il tratto urinario inferiore. È caratterizzata da una serie di disturbi generati principalmente dalla carenza di estrogeni normale e fisiologica dopo la menopausa uno dei quali, molto frequente, è la secchezza vaginale.
- Sessualità più difficile dopo la menopausa per il 47% delle donne
- Secchezza vaginale
- Trattamento della secchezza vaginale
- Primo passo: parlare con il ginecologo
- Per la secchezza non ci sono solo i trattamenti locali
- Le donne preferiscono i trattamenti orali
- Quindi: sì, esistono trattamenti orali sia ormonali che non ormonali. Parlane con il tuo ginecologo!
Sessualità più difficile dopo la menopausa per il 47% delle donne
Il numero di donne che segnala problemi legati alla sfera sessuale aumenta significativamente durante la menopausa. Un recente studio (Levine KB, Williams RE, Hartmann KE. Vulvovaginal atrophy is strongly associated with female sexual dysfunction among sexually active postmenopausal women. Menopause 2008;15:661–6.) ha raccontato come si passi dal 3% di donne che segnala difficoltà nella vita sessuale prima della menopausa al 47% dopo tre anni dall’ingresso in menopausa. Un numero enorme di fronte al quale non si può restare indifferenti.
Dolore ai rapporti
Il 59% delle donne in post-menopausa evita l'intimità sessuale.
I sintomi frequenti dell’atrofia vulvo vaginale includono infatti: secchezza intima, prurito, bruciore o persino dolore che può comparire sia durante la minzione ma anche – ed è la parte senza dubbio più fastidiosa – durante o dopo i rapporti sessuali. In questo caso si chiama dispareunia, ed è stata riconosciuta come una significativa causa di disfunzione sessuale femminile al livello mondiale.
Secchezza vaginale
Il sintomo più comune riportato dalle donne in menopausa e che può far pensare all’Atrofia Vulvo Vaginale, è proprio una fastidiosa e spesso severa secchezza vaginale, accompagnata da dolore durante i rapporti sessuali (dispareunia). Insieme a questi possono comparire prurito e bruciore e disuria, cioè una minzione fastidiosa e urgente, come per una cistite.
Quando si presenta la secchezza vaginale però, la donna non pensa quasi mai che questa può essere affrontata e trattata in modo soddisfacente.
Trattamento della secchezza vaginale
Primo passo: parlare con il ginecologo
Ricorda che il tuo ginecologo è il tuo miglior alleato nella gestione della tua vita in menopausa e dovresti imparare a instaurare un dialogo aperto, schietto e sincero. Se non sei soddisfatta del professionista che ti segue, sei libera di chiedere un secondo parere. Esistono ginecologi e ginecologhe specializzati in menopausa che sapranno guidarti verso il trattamento per te migliore.
Per la secchezza non ci sono solo i trattamenti locali
Forse la cosa alla quale si pensa più velocemente è usare un prodotto locale: “visto che il problema è lì, proviamo ad agire lì!” Tuttavia, le ragioni della tua secchezza sono molto più ampie del semplice risultato finale e questo può spiegartelo bene anche il tuo ginecologo.
In questi ultimi anni la scienza si è molto concentrata sulle necessità delle donne in menopausa, anche perché oggi rappresenta una fase che copre quasi la metà della vita di ogni donna occidentale. Anche per questo è importantissimo viverla al meglio continuando ad avere una quotidianità attiva e una vita sentimentale partecipata.
Le donne preferiscono i trattamenti orali
Esistono trattamenti di vario tipo, anche orali, quindi discreti e semplici da assumere. In proposito una recente ricerca ha mostrato che tra un campione di donne in menopausa in cura per la secchezza e l’atrofia vaginale, il punteggio di soddisfazione più alto è stato proprio per i trattamenti orali (rif. Fonte Sanchez-Borrego).
Anche i motivi di questo risultato sono interessanti: le donne hanno riportato una maggiore aderenza al trattamento, un minor numero di dosi dimenticate e in definitiva lo hanno giudicato più facile da usare.
Quindi: sì, esistono trattamenti orali sia ormonali che non ormonali. Parlane con il tuo ginecologo!
Dolore, secchezza, difficoltà a continuare ad avere una vita sessuale attiva e soddisfacente. Se sai cosa tutto ciò vuol dire perché lo stai affrontando in questi mesi, allora fa’ che la lettura di questo articolo possa aiutarti a recuperare il benessere.
Parla con il tuo ginecologo, racconta quel che provi senza imbarazzi e chiedi informazioni sui vari trattamenti disponibili, scegliendo insieme a lui quello che pensi possa essere più idoneo a te se dovesse proporti un percorso per l’Atrofia Vulvo Vaginale.
Referenze:
1. R. Sánchez-Borrego, M. V. de Diego Pérez de Zabalza, M. J. Alfageme Gullón, M. L. Alija Castrillo, M. Sánchez Prieto, S. Palacios, A. J. González Calvo, J. J. Quijano Martín & M. J. Cancelo (2023): Satisfaction and medication adherence in women with vulvovaginal atrophy: the CRETA, Climacteric, DOI: 10.1080/13697137.2023.2190508;
2. Murina, Di Francesco, Oneda: Vulvar vestibular effects of ospemifene: a pilot study, Lower Genital Tract Disease Unit, V. Buzzi Hospital, University of Milan, Milan, Italy