Normalmente non si fa differenza fra i termini vulva e vagina, che vengono usati più o meno indifferentemente per indicare l’intimità femminile. In realtà i due termini indicano due zone diverse.
I genitali femminili sono comunemente indicati con il nome di vagina o vulva. In realtà non si tratta di sinonimi bensì di due termini diversi e distinti che si riferiscono ad altrettante componenti del ben più complesso apparato genitale femminile.
Quante donne, però, sanno esattamente a cosa si riferiscono i termini “vulva” e “vagina” e conoscono la distinzione tra queste differenti parti genitali? Potrà suonarti strano ma non è così scontato che ognuna conosca con esattezza il proprio corpo.
In questo post parleremo di:
Qual è la differenza tra vulva e vagina
Con il termine “vulva” si indica la parte esterna dei genitali femminili, quella che è visibile proprio sotto il cosiddetto “Monte di Venere”. Al contrario, il termine “vagina” si riferisce alla parte interna dei genitali femminili, quella nascosta. La vagina è proprio il “canale” che collega la vulva (esterna) all’utero, collocato molto più in profondità nell’addome.
A “marcare” il confine tra l’organo esterno e quello interno c’è una membrana molto sottile, l’imene, destinato a lacerarsi durante i primi rapporti intimi.
Com’è fatta la vulva
La vulva è composta da:
- le grandi labbra (quelle più esterne)
- le piccole labbra (quelle più interne)
- il clitoride, un piccolo organo formato da tessuto erettile.
Della zona vulvare fa parte anche il cosiddetto “Monte di Venere”, la regione a forma di triangolo, leggermente sporgente, che si trova in corrispondenza del pube.
Com’è fatta la vagina
La vagina indica generalmente il canale che dalla vulva conduce sino alle ovaie, alle tube e all’utero, l’organo centrale del sistema riproduttivo femminile, perché è il canale che consente di instaurare una gravidanza e di partorire per via naturale. Come tale, è composta da un fascio di muscoli e membrane la cui elasticità è, per l’appunto, funzionale al passaggio e all’espulsione del feto durante il parto.
La vulva e la vagina sono solo una parte dell’apparato genitale femminile
La vulva e la vagina sono soltanto due delle componenti anatomiche dell’apparato genitale femminile, che comprende anche:
- le ovaie: si trovano ai lati dell’utero(sono collegate ad esso mediante le tube) e producono gli ormoni sessuali, fondamentali per assicurare un regolare ciclo mestruale.
- l’utero: è collegato alla vagina tramite la sua parte inferiore, chiamata “collo dell’utero”. Si trova tra lavescica e il retto. Insieme a questi due organi, l’utero è sostenuto da un fascio di muscoli chiamato, proprio per la sua funzione di sostegno, pavimento pelvico.
Si tratta di una fascia muscolare fondamentale per il benessere della donna, che è importante mantenere tonica, con degli esercizi specifici per il pavimento pelvico, soprattutto in menopausa.
- le tube di Falloppio: sono simili a due tubicini e collegano l’interno dell’utero con lo spazio circostante le ovaie. Ogni mese accolgono l’ovulo liberato nel corso dell’ovulazione che, se non sarà fecondato e non instaurerà una gravidanza nella cavità uterina, si romperà dando luogo alla mestruazione.
Come si modificano vulva e vagina in menopausa
Così come è fisiologico che con il passare del tempo, e anche in conseguenza delle variazioni ormonali legate alla menopausa, i muscoli del pavimento pelvico possano perdere tonicità, allo stesso modo l’apparato genitale femminile si modifica dopo i 50. Con esso, anche la vulva e la vagina vanno incontro a delle modificazioni.
Come cambia la vulva:
- Le grandi e piccole labbra si assottigliano: il progressivo assottigliamento dei tessuti intimi è un processo naturale che riguarda sia i genitali femminili esterni che quelli interni
- Il clitoride tende a rimpicciolirsi: questa involuzione, insieme ad altre concause, potrebbe rendere più difficile la ricerca del piacere
Come cambia la vagina:
- Diminuisce la lubrificazione naturale dei tessuti, quel meccanismo di produzione di secrezioni gelatinose che conferisce alla vagina la capacità di auto-idratarsi.
Questa condizione è legata al calo nella produzione di estrogeni ed ha come conseguenza più comune la secchezza vaginale, che a sua volta può comportare dolore durante i rapporti, perdite ematiche e infezioni.
Per 1 donna su 2 in menopausa questi disturbi sono “spia” di una condizione patologica che può determinare lesioni sia alla vulva che alla vagina: l’Atrofia Vulvo Vaginale. Questa è la nostra pagina per saperne di più sull’Atrofia Vulvo Vaginale.
- Si modifica il pH: normalmente acido, compreso tra 4 e 4,5, in menopausa il pH vaginale può aumentare fino a diventare neutro (pari a 7). Questa alterazione del normale livello di acidità, che rappresenta un fattore di protezione dai batteri, diminuisce la capacità di fare da “barriera” e può rendere l’ambiente vaginale più esposto al rischio di infezioni.
Come conservare la salute dell’apparato genitale in menopausa
I controlli periodici dal ginecologo rappresentano uno strumento potentissimo di prevenzione per prenderti cura della tua salute, intesa anche come salute intima e sessuale.
Farti seguire da un ginecologo negli anni, in particolare a ridosso della menopausa, è ancora più importante. Un rapporto costante con lo specialista, infatti, ti consente di tenere sotto controllo il tuo stato di salute (come è auspicabile che tu abbia fatto per tutta la durata della vita fertile) ma anche di conoscere le linee guida specifiche per prenderti cura di te in un momento della tua vita di donna in cui custodire il tuo benessere è ancora più importante.
Al ginecologo puoi chiedere anche consigli sull’igiene intima ma soprattutto puoi, senza alcun imbarazzo, riportare qualunque cambiamento, disagio o fastidio. Soltanto il medico, infatti, può effettuare una diagnosi precisa sullo stato di salute delle tue parti intime e, se necessario, individuare i trattamenti più adatti a te.